Ho sperimentato un’infinità di ricette di crema pasticcera, ma alla fine torno sempre al primo amore: la crema pasticcera del Carnacina.
Questa raccolta di ricette è stata, per molto tempo la mia Bibbia gastronomica.
Eravamo alla fine degli anni 80, non avevo Internet, non c’erano forum di cucina o foodblog.
E la libreria delle cuoche alle prime armi conteneva, invariabilmente, il Carnacina, il Cucchiaio d’Argento e i Jolly della Buona Cucina…
Vi copio la ricetta così com’è:
- 175 gr. di zucchero fine,
- 6 tuorli d’uovo,
- 50 gr. di farina setacciata,
- 1/2 litro di latte.
- Un poco di vaniglina (ovviamente adesso usiamo le bacche che ordiniamo on line in Madagascar. O tempora, o mores)
Versare il latte in una casseruola, ritirarlo dal fuoco ad ebollizione e mettervi la vaniglia in fusione, per 1/4 d’ora e a recipiente coperto. Battere con una frusta in una casseruola di rame non stagnato, i tuorli con lo zucchero; appena sono ben montati incorporarvi la farina ed un pizzico di sale. Passare la casseruola sul fuoco a calore moderato e, battendo senza interruzione, versarvi, poco alla volta, il latte facendo attenzione che il composto non si attacchi al fondo della casseruola; la crema si addenserà gradatamente. Darle qualche minuto di cottura, versarla in una terrina e farla raffreddare. Imburrare leggermente la superficie per evitare che vi si formi una crosta (e questa è una genialata!!!)
In alternativa alla vaniglia, utilizzo spesso un po’ di buccia grattugiata di limone, sopratutto se devo utilizzare la crema pasticcera con dolci a base di frutta.