Formaggio spalmabile casalingo

Anche il formaggio spalmabile

da oggi lo autoproduciamo! Era da un po’ che ne sentivo parlare ed ero molto tentata. Ho letto ed esaminato svariate ricette, diversi procedimenti, ed ho scelto di cominciare con quello che mi è sembrato il più semplice.

L’occasione si è creata quando, dovendo preparare una mousse salata, mi sono accorta di non avere formaggio morbido in casa. Però avevo il latte. Così ho deciso. Ed il risultato è stato superiore alle aspettative! Provate anche voi, con questa ricetta semplicissima:

  • 1/2 lt. di latte fresco intero
  • un cucchiaio di succo di limone o aceto

Scaldiamo il latte in un pentolino di acciaio inox, portandolo alla temperatura di 38/39°. Se non avete un termometro da cucina, potete utilizzarne uno comune da farmacia, che quasi tutti abbiamo in casa, e che è in grado di misurare questa temperatura. Oppure regolatevi immergendovi il dito: dovete percepirlo come leggermente più caldo della vostra temperatura. Formaggetta1

A questo punto spegnete il fuoco ed aggiungete il limone o l’aceto, rimescolando con un cucchiaio di legno. Io ho utilizzato l’aceto di mele, ma va bene anche quello di vino.

Mettete il coperchio, avvolgete tutto in una coperta di lana e lasciate riposare in luogo tiepido per un paio d’ore.

Disponete un colino sopra una scodella e sopra il colino poggiate l’apposita fiscella o un telo di lino o cotone.

Versate delicatamente il contenuto del pentolino: i piccoli fiocchi di latte che si saranno formati resteranno nella fiscella (o nel telo), mentre il siero colerà nella scodella. Formaggetta2

Lasciate scolare il formaggio spalmabile in frigo per almeno dodici ore, poi premetelo delicatamente per asciugarlo completamente, ed il vostro formaggio è pronto.

Potete utilizzarlo così al naturale, oppure aromatizzarlo con sale, erbe, spezie, o addirittura zucchero.

Se volete un prodotto più denso, lasciatelo asciugare all’aria per qualche ora.

Potete conservare il vostro formaggio spalmabile casalingo in frigorifero per un paio di giorni.

EatParade consiglia: non gettate via il siero raccolto (può essere congelato): a breve vi spiegherò come utilizzarlo!

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