Premessa: il pane naan, in realtà, sarebbe quello cotto nel tandoori, il tipico forno d’argilla a cono rovesciato.
La versione cotta su piastra rovente, dovrebbe essere il “roti”, spesso non lievitato e preparato con una farina semintegrale. Noi, per non sbagliare, facciamo una via di mezzo.
Ca-naan, la Terra Promessa, era il paese dei Cananei, gran panettieri. Originariamente prodotto con lievito madre, oggi il pane naan viene realizzato anche con lievito in cubetti o bustine. Comunissimo nel sud dell’Asia ed in Medio Oriente, questo tipo di pane viene spesso arricchito con l’aggiunta di yogurt o latte di capra. Veloce da preparare, si presta a diverse farciture, fredde o calde.
Eccovi gli ingredienti:
- 300 gr di farina W260 Garofalo
- 12 gr. di lievito di birra
- un pizzico di sale
- un vasetto di yogurt bianco da 125 gr.
- 30 ml. di olio evo
- poca acqua tiepida
Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida.
Setacciate la farina ed impastate con lo yogurt ed il lievito sciolto.
Aggiungete il sale ed in ultimo l’olio.
L’impasto dovrà essere elastico e non appiccicoso.
Lasciatelo lievitare, coperto da uno strofinaccio, per un paio d’ore.
Suddividete l’impasto in sei pezzi e schiacciateli con il mattarello.
Arroventate una piastra in ferro (tipo il testo romagnolo) o una padella antiaderente, e cuocetevi il pane naan, due/tre minuti per parte.
Farcite, appena intiepidito, a piacere.