Nel bel mezzo di un’estate torrida, con temperature che in città sfiorano i 50 gradi, il suggerimento di accendere il forno potrebbe essere considerato “istigazione al suicidio”.
A dire il vero a) sono in montagna e non fa tutto questo caldo. b) preferisco di gran lunga accendere il forno e andarmene in un’altra stanza, piuttosto che stare davanti al fornello infuocato a controllare la cottura.
Detto questo, confesso che anch’io, in estate, prediligo i piatti freddi; ma ho ricevuto dall’orto di famiglia tre bei peperoni colorati, grossi e carnosi, qualche bel pomodoro succoso, e vuoi non farci una peperonata?
Aggiungo una cipolla di Tropea, un po’ di aromi e… mi viene un’idea.
Come sapete, sto sperimentando il sistema di cottura #sousvideAlladin della ditta Tecla. Ricordate il couscous di pochi giorni fa? Quanto erano belli quei peperoni dopo la cottura? Ecco,appunto…
Ingredienti:
- 3 peperoni di diverso colore
- 1 cipolla di Tropea
- 2 pomodori tipo “cuore di bue”
- 1 peperoncino piccante
- due cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale, finocchietto selvatico, basilico, prezzemolo
Ora dovrei descrivervi la preparazione: soffriggi di qua, cuoci di là, dopo 10 minuti aggiungi questo, a fine cottura quell’altro.
Semplifichiamo: tagliate tutto a pezzi, mettete nella teglia del #sousvideAlladin con un mestolino di acqua, fate il sottovuoto ed infornate a 160 gradi per 45 minuti (vi ricordo che io sono temporaneamente munita di solo forno statico: con il ventilato bastano 35 minuti a 150°).
Nel frattempo, guardate la TV, fate la manicure, o quel cruciverba difficile che non vi riesce da una settimana. Oppure cercate di capire il funzionamento del nuovo decoder (è quello che ho fatto io, ma 45 minuti non mi sono bastati).
Al termine, dopo aver sollevato la valvola e fatto uscire il vapore, troverete questo:
Non c’è bisogno di commenti, direi. Bisogna solo provare!
Gnam
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