Preparare le provviste di la salsa di pomodoro per l’inverno, in Calabria è una tradizione irrinunciabile.
Anche perché in questa terra miracolosa, con questo sole brillante, il pomodoro è d’oro per davvero.
Certo, quei pentoloni di sugo in ebollizione per ore, sotto il sole cocente d’estate, non sono proprio il massimo del divertimento. Riempire in pieno agosto “buttiglie e buccacci” (QUI trovate la descrizione di una giornata-tipo, se volete farvi due risate) è una specie di tortura cinese, ma la tradizione è tradizione e non si scappa.
E poi, vogliamo parlare della soddisfazione di assaporare, magari a febbraio, il gusto dolce e succoso della passata di pomodoro? O dell’acquolina che scorre a rivoli alla vista dei vasetti con i pomodori essiccati, e l’acciughina che fa capolino tra un cappero e un rametto di finocchietto selvatico?
Io non ne preparo molta, di solito. Poche bottiglie per noi due, e qualcosa da mandare al pargolo ormai romanizzato.
Ma di stare ore ed ore a rimestare nella pentola no, non ce la facevo proprio, in questa torrida estate da 50 gradi.
Però, io ho il #souvideAlladin, no? E allora, ci ho provato.
- un kg. di pomodori sammarzano
- qualche foglia di basilico
- un cucchiaino di sale
- olio extravergine di oliva
Lavare e tagliare a pezzettini i pomodori e metterli nella teglia del #sousvideAlladin .
Fare il sottovuoto, infornare a 160° per un’ora e andare a farsi una passeggiata o un pisolino, tanto se ci restano un po’ di più non gli succederà nulla: con questo sistema non possono bruciare, né attaccarsi al fondo.
Passare i pomodori al setaccio per eliminare bucce e semi, aggiungere il sale e mettere sul fuoco il tempo di portarli a bollore. Non sarà necessario farli cuocere ancora, poiché la salsa sarà già sufficientemente densa.
Versare nelle bottiglie, o nei vasetti, precedentemente sterilizzati facendoli bollire per una ventina di minuti, aggiungere una o due foglie di basilico e coprire con un giro d’olio.
A questo punto, si possono capovolgere e lasciare raffreddare, oppure, per maggiore sicurezza, avvolgere in uno strofinaccio per evitare rotture e fare nuovamente bollire in acqua per ulteriori venti minuti.
Dunque, mi sono risparmiata un paio d’ore di prima bollitura a vista (quindi, davanti alla pentola con il mestolo in mano), e altrettanto di seconda bollitura per fare asciugare la salsa. E scusate se è poco.
In più, vorrei farvi partecipi del sapore paradisiaco di questa salsa: non ha perso nulla della dolcezza e dell’aroma originari dei pomodori nati e cresciuti, ricchi e succosi, al sole di Calabria.
Devo dire che da quando ho questa apparecchiatura sto sperimentando tante ricette, e quello che più mi colpisce è proprio come questo sistema di cottura riesca a salvaguardare completamente tutte le caratteristiche di gusto, di aroma, di consistenza, degli alimenti.
Gli esperimenti continuano…
Buonasera che sacchetto usa per arrivare a 160 gradi ? Grazie Stefano
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Buongiorno, Stefano. Non uso sacchetti, ma il sistema di cottura sottovuoto “sousvideAlladin”. Per maggiori informazioni puoi visitare il loro sito: http://www.sousvidealladin.com. Buona giornata!
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