Di calamari ripieni ci parla, in maniera esauriente e precisa, Claudia Primavera del blog “La Pagnotta Innamorata“.
Oggi nel Calendario del cibo italiano è la giornata dedicata a questa squisita preparazione e non poteva esserci, quindi, momento migliore per raccontarvi la mia ultima interpretazione dei calamari ripieni.
Da quanto ho scoperto la cottura sottovuoto la applico a diverse preparazioni, ma i molluschi e la carne sono gli ingredienti che mi danno maggiore soddisfazione.
Sarà che per azzeccare la cottura dei calamari ci vuole un’abilità che io probabilmente non ho, o qualche trucco che non conosco; fatto sta che non ero mai del tutto soddisfatta.
Con il sottovuoto, invece, si sciolgono letteralmente in bocca.
La cottura sottovuoto si può realizzare con i sacchetti comunemente usati per la conservazione e successivamente immersi in acqua a temperatura controllata con un rooner, oppure con la teglia alla quale si applica una pompa aspirante.
Ovviamente, nulla impedisce a “quelli bravi” di cuocere i calamari in maniera tradizionale. Io vi regalo la ricetta!
Ingredienti:
- due calamari da 150 g l’uno circa
- una patata media
- 80 g di tonno sott’olio
- Un pizzico di prezzemolo tritato
- un cucchiaio di capperi sott’aceto
- un cucchiaino di pasta d’acciughe, o 4/5 acciughe sott’olio
- un cucchiaino di olio extra vergine di oliva
- un pizzico di pepe nero
Pulite i calamari, eliminando le interiora e tenendo da parte i ciuffi di tentacoli e le ali.
Grattugiate la patata (QUI trovate un trucchetto per facilitare l’operazione) e amalgamatela al tonno sgocciolato e al prezzemolo.
Tritate nel mixer le ali dei calamari insieme ai capperi ben strizzati ed alle acciughe.
Miscelate i due composti e farcite i calamari.
Riempiteli generosamente, tanto con la cottura sottovuoto non si ritirano come normalmente avviene, e chiudeteli con uno stuzzicadenti, poi sistemateli nella teglia, fate il sottovuoto e mettete in forno a 160° (ventilato) per 40 minuti.
Lo sai che mi intriga questa cottura sottovuoto? La sento nominare di tanto in tanto ma ancora non l’ho sperimentata. Brava Anna Laura.
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Grazie Walter! Io lo trovo un ottimo sistema. Se vuoi qualche dritta, sono a disposizione 😉
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