Spatzli, o spätzle, è un termine del dialetto svevo che significa “passerotti“.
Questi gnocchetti di uova e farina sono originari della Germania e della Svizzera, ma da tempo sono entrati a far parte della tradizione gastronomica del Trentino Alto Adige.
La caratteristica degli spatzli sta nella preparazione: tagliati abilmente a mano, spremuti da uno schiacciapatate a fori larghi, o realizzati con l’apposito strumento, simile ad una grossa grattugia con un carrellino scorrevole, prendono la forma di grosse gocce irregolari.
La cottura è piuttosto veloce ed il condimento è lasciato all’estro personale: dai saporiti ragù tedeschi di cacciagione, al più classico burro e parmigiano alla svizzera cottura in brodo.
Ulteriori approfondite informazioni sono disponibili sul Calendario del Cibo Italiano, che dedica agli spatzli la giornata odierna.
Io ho utilizzato la ricetta stampata sull’involucro dell’apposita grattugia, acquistata tempo fa e mai utilizzata.
QUI li avevo fatti con lo schiacciapatate, ma effettivamente con l’attrezzino è un’altra cosa. Molto più divertente, tra l’altro.
Spatzli al tartufo con funghi trifolati al burro
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di farina 0
- 3 uova
- acqua q.b.
- sale
- tartufo grattugiato a piacere
- 200 g di funghi porcini freschi, o 150 g di porcini secchi
- 30 g di burro
- 20 g di olio
- uno spicchio di aglio
- prezzemolo fresco
Procedimento:
Sbattete le uova con il sale e aggiungere poca acqua.
Unite la farina continuando ad amalgamare con la frusta e continuate ad aggiungere altra acqua fino ad ottenere una pastella densa. Fate la prova nastro: sollevando un po’ di impasto deve fare fatica a scendere, ma senza stracciarsi.
Grattugiatevi il tartufo, mescolate bene e lasciate riposare qualche minuto.
Soffriggete l’aglio scamiciato in un ampio tegame con l’olio ed il burro, poi schiacciatelo e toglietelo.
Mettete nel tegame i funghi puliti e tagliati a pezzi se freschi, ammollati e ben strizzati se secchi e lasciate cuocere versando, se serve, poca acqua.
Posizionatevi con l’apposito attrezzo su una pentola di acqua bollente salata alla quale avrete aggiunto un cucchiaino di olio, versate l’impasto nel cestellino sulla grattugia e con un movimento lento e costante, fatelo scorrere avanti e indietro sulla grattugia, facendo scendere gli spatzli direttamente nell’acqua.
Cuocete per 6/7 minuti, poi scolateli direttamente nel tegame con i funghi, amalgamandoli al condimento.
Spolverate con prezzemolo fresco e servite.
ma che e’? vi siete messi d’accordo per farmi morire di nostalgia e di fame, con questi spatzle rafinatissimi- e tutti con ingredienti preziosi e introvabili, a queste latitudini?
Gomplotto 🙂
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Venghi, siora, venghi, che le facciamo trovare una vagonata di robe goduriose!
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che dire della tua versione? Mi piace, la trovo raffinatissima. E se a me, lo confesso, il tartufo non piace, conosco chi, in casa, intonerà l’alleluja inviandoti ringraziamenti virtuali. Mio marito, lui e il tartufo sono in sintonia assoluta. Un bacione
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Io adoro il tartufo, mio marito non ne sopporta l’odore. Ci diamo allo scambio di coppia? 😀
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Che bella questa versione, metetrei solo un sentore di tartufo perchè mio padre lo amava alla follia e lo faceva aggiungere in troppi piatti a mia madre, finchè un bel giorno non ho più sopportato il sapore. Però in compenso adoro i funghi. Bella bella la tua versione
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O amore, o odio, per il tartufo non esiste via di mezzo! Grazie per la visita 😉
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Bellissima e molto profumata la tua versione al tartufo arricchisce un piatto semplice ma sempre molto apprezzato grazie
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Pensa che non ricordavo nemmeno più l’esistenza degli spatzle. Per fortuna c’è il Calendario!
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Se il tuo obiettivo era di far sbavare la gente davanti al monitor, ci sei riuscita in pieno!
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In realtà l’obiettivo era, come sempre, magnà. E pure assai. 😀 😀 Grazie della visita!
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