Filetto di maiale glassato all’uva

filetto di maiale

Il filetto di maiale è una parte che va trattata accuratamente, per non perderne tutte le qualità.

Miracolosamente, rimane sempre e comunque saporito e gustoso. Però riuscire a prepararlo in maniera da preservarne anche la morbidezza è un colpo da maestro. Anzi, da Maestra.

La Maestra, in questo caso, è la mia carissima Giuliana del blog “La gallina vintage“. La conosco, prima solo virtualmente, poi anche personalmente, da una dozzina d’anni e forse anche di più, e fin dall’inizio l’ho seguita con ammirazione e simpatia.

Ho realizzato molte sue ricette, soprattutto le bavaresi, la sua specialità, e quando ho letto che aveva vinto The Recipe-tionist di Flavia, ho pensato subito che era l’occasione giusta per farne un’altra. Ma poi…

Poi, spulciando il blog, ho visto questa splendida ricetta di filetto di maiale glassato all’uva, e gli occhi continuavano a vagare tra il congelatore, dove credevo di avere il filetto, e il cestino carico di uva bianca e nera appena raccolta.

Ho scritto “credevo” di avere il filetto, perché in realtà non l’ho trovato, disperso in quel temuto mondo parallelo dove vanno a finire anche i calzini che metti in lavatrice e le chiavi della macchina quando piove e sei carica di borse.

Così mi sono avvalsa della facoltà di variare UN ingrediente, ed ho usato un pezzo di arista, scampato alla sparizione.

La ricetta la riporto così come l’ha postata Giuli.

Filetto di maiale all’uva, glassato al Vinsanto

per due/tre persone

  • 1 piccolo filetto di maiale intero (arista)
  • 100 gr pancetta dolce, meglio se tesa (di suino Nero di Calabria)
  • 1 piccolo grappolo di uva Italia
  • 1 piccolo grappolo di uva rosé
  • 1 bicchiere scarso di Vinsanto
  • sale, pepe
  • poco olio e.v.
  • una noce di burro

Dal filetto di maiale ricavare dei medaglioni abbastanza alti, bardarli con la pancetta, legandoli con dello spago da cucina  per fare in modo che la pancetta non se ne vada in giro per la pentola. (Io ho lasciato il pezzo di arista intero, perché era piuttosto piccolo).
Sgranare l’uva, lavarla ed eliminare l’eventuale picciolo se rimane sul chicco, lasciarla sgrondare bene.
In una larga  padella scaldare l’olio e il burro, e quando questo comincia a spumeggiare, rosolare i medaglioni da tutti i lati finché son ben dorati.
Aggiungere l’uva, lasciar insaporire qualche secondo quindi sfumare con mezzo bicchiere di Vinsanto.
Coprire e cuocere per circa 10/15 minuti. Il filetto non deve cuocere troppo, altrimenti diventerà stoppaccioso, e l’uva dovrà  essere un poco appassita, senza sfarsi..  alla fine Il filetto dovrà essere leggermente rosato all’interno.
Una volta cotto, togliere dalla padella i medaglioni e l’uva, tenendoli in caldo.
Nel frattempo versare il resto del Vinsanto nella padella per deglassare il fondo. Lasciar restringere qualche minuto quindi  mettere i medaglioni del piatto di servizio, contornarli con l’uva e napparli col fondo ricavato.

Con questa ricetta partecipo a “The Recipe-tionist” di settembre-ottobre

QUI un’altra ricetta con l’arista di maiale

6 pensieri riguardo “Filetto di maiale glassato all’uva

  1. Carissima Anna Laura credo che questo mese avrò serissime difficoltà col mio stesso giochino, perchè ad ogni scelta da voi fatta che vedo ne imparo una e non parlo di ricetta, ma di lezione di cucina nel vero senso della parola, ma è come dici tu da una vera maestra c’è sempre e solo da imparare, e tu non sei assolutamente da meno, mia cara. Grazie anche per la scelta, perchè non ho ne filetto e nemmeno arista in freezer (ma quelli si recuperano sempre) … però giusto ieri ci hanno regalato uva bianca e nera e va consumata in modo eccelso… bacioni

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  2. Ed ero certa di averle aperte tutte. Però io le ho tirato le orecchiuzze, con i titoli senza il nome della ricetta. Dicevo, ero certa di averle lette tutte, ma questo maiale mi era sfuggito…. glassato all’uva poi, perfettamente in stagione…. e poi che mi perdonino i vegani, io amo la carne e il maiale sopra ogni cosa, la glassa all’uva deve essere divina. Va bene, vorrà dire che quando vincerai tu il Recipetionist, lo rifarò citando te e la giuly, come alla fiera dell’est 😀

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  3. e finalmente eccomi qui. Che bello il tuo piatto, succulento e invitante! Dovrò provare anche io con l’arista anche se è una carne che mi spaventa un po’ perchè ho sempre paura che resti troppo asciutta. Grazie per esserci sempre, per me. Ti voglio bene.

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