Per preparare le quaglie glassate attendevo l’occasione giusta.
E’ arrivata con la giornata della piccola cacciagione, che si celebra oggi sul Calendario del Cibo Italiano.
Non è una ricetta semplicissima, ma la difficoltà sta tutta nel disossare le quaglie, piccole e difficili da maneggiare senza combinare disastri.
Più sotto vi indico anche la procedura del disosso, ma se trovate petti e cosce già puliti, o avete un macellaio amico disposto a farlo per voi, approfittatene.
Alla fine il risultato è davvero squisito, perché è una carte delicata e leggera, nonostante sia selvatica. O almeno, lo era, visto che oramai anche le povere quaglie vengono allevate in cattività.
E passiamo alla ricetta.
Quaglie glassate al miele con pomodori secchi
Ingredienti x 4 persone
- 4 quaglie pulite
- 30 g di miele di castagno “La Margherita“
- Un gambo di sedano, una carota, una cipolla, un ciuffo di prezzemolo, qualche bacca di ginepro tritati insieme
- Due cucchiai di olio extra vergine di oliva
- Un peperoncino piccante (se piace)
- Un pizzico di sale
- Due cucchiai di gin
- 1 pizzico di sale
- 120 g di pomodori secchi
Preparazione
Disossare delicatamente le quaglie, ricavandone il petto e le cosce (con la pelle). Per il procedimento vedere QUI.
Mettere gli scarti in acqua fredda con metà del trito di aromi e portare a bollore.
Soffriggere nell’olio il peperoncino, poi schiacciarlo e toglierlo.
Stendere i petti di quaglia e farcirli con il trito rimasto, arrotolarli e legarli con uno spago, o chiuderli con uno stuzzicadenti.
Passare nell’olio i petti e le cosce aggiungendo un pizzico di sale e rosolarli velocemente, poi versare il gin e lasciare evaporare.
Trasferire il fondo di cottura in una teglia da forno, spennellare bene petti e cosce di quaglia con il miele e infornare il tutto a 200° per 40 minuti, bagnando dopo i primi 15 minuti con il brodo ottenuto dagli scarti.
Negli ultimi cinque minuti aggiungere i pomodori secchi, per insaporirli ed ammorbidirli.
Servire cospargendo con il fondo di cottura .
Se volete preparare questa ricetta per un ospite o un familiare celiaco, seguite queste regole
Ecco, a disossarle non ci penserei nemmeno (mi è bastato il pollo della Patty) ma le mangeri mooolto volentieri! Grazie per il tuo contributo, un abbraccio!
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Il disosso della quaglietta è un’esperienza da fare una volta nella vita. Ma una volta basta 😀 E comunque qualche ossicino confesso di averlo lasciato 😉
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che bella ricetta AnnaLaura, la farò sicuramente, l’uomo di casa ama le quaglie e a me piace cambiare sempre il modo di cucinarle! Grazie!
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Dai su, un disosso si può anche sopportare. Le Quagliette poi non richiedono neanche tanto sforzo, solo parecchia attenzione a non rompere la fragile pelle. Per il resto la ricetta è meravigliosa, quella glassatura al miele una vera favola, e a dirla tutta mi sederei volentieri alla tua tavola, mia cara.
Un forte abbraccio
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