Gnocco fritto con esubero di lievito madre

Gnocco fritto

IL gnocco fritto in Emilia si sa, è un’istituzione e guai a modificarlo.

Allora, magari, cambiamogli nome: chiamiamolo rettangolo gonfiato o nastrino in olio: sempre buono è.

Oggi lo facciamo con l’esubero di lievito madre. Però, prima, chiariamo cosa si intende per esubero.

Vi faccio il mio esempio: io tengo in frigo 100 g di lievito madre e lo rinfresco ogni 2/3 giorni. Lo rinfresco tutto, per cui ne ricavo 250 g. 150 di solito li uso per panificare, o per la pizza e gli altri 100 tornano in frigo. Ma a volte la panificazione salta e mi avanza del lievito madre rinfrescato. Questo, per me è l’esubero. NON lievito madre non rinfrescato, quello è vecchio, stanco, stressato, magari anche un po’ inacidito e poco attivo. Perché mai dovrei usarlo? Mi faccio il lievito madre per avere prodotti gustosi e freschi e poi uso una roba scaduta e scadente? Che senso ha?

Quindi: lievito madre rinfrescato, ma in questo caso non aspetto il raddoppio per usarlo. Funziona egregiamente per il gnocco fritto, così come per i crackers, o per i grissini,

Oggi sul Calendario del Cibo Italiano è la giornata del gnocco fritto, così celebriamo con questa ricetta.

Gnocco fritto con esubero di lievito madre

Gnocco fritto

  • 150 g di lievito madre appena rinfrescato (non è necessario attendere il raddoppio
  • 100 g di farina 00
  • 50 ml di acqua
  • 50 g di strutto
  • un pizzico di sale

Sciogliere il lievito madre nell’acqua, aggiungere la farina setacciata con il sale e lo strutto.

Impastare bene e lasciare riposare per un paio d’ore.

Stendere con il mattarello o con la nonnapapera allo spessore più largo, ripiegando l’impasto e ripassandolo più volte.

Ritagliare dei rettangoli non troppo grandi e friggere in olio caldo.

Come potete constatare, è una ricetta semplicissima. Volendo, potete aromatizzare il gnocco fritto con erba cipollina, rosmarino, peperoncino, o ciò che più vi aggrada, aggiungendo al momento dell’impasto.

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