Di risotto alla parmigiana si parla, oggi, sul Calendario del Cibo Italiano. E la mente torna indietro nel tempo, MOLTO indietro…
Quando ero piccola io, non era ancora disponibile il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (si, sono COSI’ vecchia!). Ci si vaccinava con le spedizioni punitive a casa dei contagiati. Non tanto per orecchioni e morbillo che spaventavano un po’, ma la rosolia “si faceva fare”, soprattutto alle femminucce.
La cuginetta era ammalata? Partiva il tamtam delle mamme (l’equivalente da balcone delle chat di oggi) e la sera via, pigiama party a casa della sventurata e poi tutte a dormire da lei. In quelle occasioni le mamme preparavano biscotti e crostate a più non posso e io invece pregavo di trovare almeno una pizzetta o le patatine, non amando i dolci.
Di quei pigiama party ne ricordo tre o quattro, forse ero particolarmente refrattaria alla malattia, chissà. So che si partiva da casa già abbigliate per la notte, si portava chi un gioco da tavolo, chi le bambole e i vestitini. Io, maschiaccio, portavo le bilie o i burattini.
Fosse stato per i miei gusti alimentari (e per le capacità culinarie di mia madre) quando toccò a me il ruolo di untore, la mia rosolia me la sarei fatta in solitudine, difatti chiesi un piatto di pasta in bianco, grondante burro e con una montagnetta di parmigiano che è, da sempre, il mio comfort food, nonché uno dei pochi piatti che mia madre sapeva preparare.
Però contemporaneamente si ammalò anche la mia vicina di pianerottolo, di poco più piccola e dotata di madre cuciniera, così la reclusione forzata si trasformò in una vacanza di giochi, dolci e pasta al burro.
Oggi ripenso a quelle quarantene e vorrei avere un pizzico di quella spensierata incoscienza. O forse mi basterebbe trascorrere questi giorni in compagnia. Le bilie le ho ancora, da qualche parte.
Ma stavolta la questione è più seria, anche la compagnia ci viene negata. Rimane il comfort food, la mia amata pasta al burro. Ogni tanto la sostituisco con il risotto alla parmigiana, che è l’alternativa di quando ho tempo a disposizione. E oggi ne ho, altroché.
Risotto alla parmigiana
Per 4 persone
- 360 g di riso arborio
- 80 g di burro
- 50 g parmigiano reggiano
- olio extra vergine di oliva
- 1 cipolla bianca
- 1,25 litro brodo di carne, o di verdure
Tritate la cipolla molto fine e fatela appassire a fiamma bassa nell’olio con metà del burro, fino a quando diventerà semitrasparente.
Alzate la fiamma e mettete a tostare il burro per 3/4 minuti: sentirete un crepitìo, si dice che il riso “canta”. A quel punto aggiungete 4 mestoli di brodo bollente, date una rimescolata e lasciate cuocere per il tempo indicato.
Se necessario, aggiungete altro brodo.
Togliete dal fuoco, aggiungete il restante burro a pezzetti ed il parmigiano, mantecando bene il tutto.
Servite il risotto alla parmigiana, se vi piace, con una spolverata di pepe nero.