Si chiama sfoglia fillosa perché è una pasta sfoglia sottile come la fillo.
Parte da una classica pasta sfoglia, che viene poi tirata con la nonnapapera fino all’ultima tacca, poi spennellata di strutto (o burro, se lo strutto non piace) e tagliate in tre/quattro strisce che vengono sovrapposte.
Si riveste la teglia e si mette in frigo per un paio d’ore, oppure in freezer per mezz’ora.
Il risultato è friabile e croccante, l’ideale per essere farcito con gli asparagi che oggi vengono ricordati nel Calendario del Cibo Italiano.
Ecco, gli asparagi. Per me sconosciuti fino al viaggio di nozze. Vi ho già ripetuto fino alla noia che mia madre non sapeva cucinare, che il cuoco di casa era mio padre, ma non vi ho detto che entrambi avevano una marea di alimenti “no”.
Mia madre non mangiava formaggi (nessuna intolleranza, scafognava creme e budini a volontà, solo idiosincrasia).
Mio padre odiava il pesce e mal tollerava le verdure.
Vi lascio quindi immaginare la varietà e la fantasia che regnava sulla nostra tavola. Pastasciutta e cotolette con patatine, quando era festa grande. Asparagi, non pervenuti.
In viaggio di nozze ci fermammo dai miei parenti in Piemonte, ci arrivammo dopo una tirata di 14 ore su una Mini90 a tre cilindri.
Mia cugina ci accolse in casa sua, insieme ad una marea di parenti, con polenta, salsiccia e asparagi al burro. Dimenticammo all’istante la fatica del viaggio, tra abbracci, risate e ricordi.
Da allora li preparo, di tanto in tanto e penso alle felici riunioni di famiglia, quando eravamo in tanti. La mia linea di sangue nel tempo si è assottigliata al punto che oggi siamo in tre: io, mia madre e mio figlio. E gli asparagi piacciono solo a me.
Sfoglia fillosa con asparagi e speck
- 300 g di pasta sfoglia
- 300 g di asparagi
- 200 g di speck in fette sottili
- 100 g di besciamella piuttosto soda, non troppo salata e con abbondante pepe
Preparate la sfoglia fillosa come descritto in apertura del post e tenetela in frigo.
Lessate gli asparagi in acqua salata, con le punte verso l’alto (l’ideale è il pentolino apposito, ma se non l’avete cuoceteli in un tegame alto e stretto, legati in verticale).
Eliminate la parte finale, più legnosa e immergete i gambi nella besciamella, poi avvolgeteli con le fettine di speck.
Disponeteli nella teglia sulla sfoglia e spargetevi la restante besciamella e una spolverata di parmigiano grattugiato.
Cuocete in forno a 200 °C per 30 minuti circa, o comunque fino a doratura della sfoglia.