Le donne del pane. Io tra di loro.

Le donne del pane

Le donne del pane” è il titolo di un libro. Che non è un libro, ma un ricordo, un’emozione, un insegnamento, qualcosa da tenere stretto e caro perché trasmette calore, affetto, sapienza, umiltà, dolcezza.

L’ha scritto una persona la cui amicizia mi onora e mi riempie di orgoglio.

Ora, sapete bene che sono piuttosto autoironica, strafottente, leggera nelle mie esternazioni e probabilmente gelosa delle emozioni profonde. Però stavolta mi sento di esternare un sentimento intimo perché credo che vada conosciuto e condiviso: vale la pena di viverlo e lo consiglio a tutti.

Il libro è stato scritto da Pina Oliveti. Pina è la titolare di un antico panificio di Rogliano, paesino vicino Cosenza, dove utilizza, coccola e cura, con l’aiuto del marito , ricette antiche tramandate da generazioni.

le donne del pane
Panificio Cuti di Rogliano

Da poco ha inaugurato la nuova struttura. Bene, la struttura sarà nuova, ma i metodi sono sempre quelli, antichi, che garantiscono la genuinità e il rispetto della tradizione. Lievito madre, forni a legna, impasti a mano. Una meraviglia, credetemi.

Lei è presente in tutte le occasioni per parlare di questa sapienza antica, e ha raccolto nel suo libro le storie de “le donne del pane”che, come lei e prima di lei, compivano questo rito antico di creazione e condivisione.

C’è molto da imparare, da Pina e dal suo libro. Io ho avuto il piacere e l’onore di presentarlo questa estate nel corso della rassegna “Incontri silani” e mi sono letteralmente innamorata delle figure di donna descritte in questo libro.

Le donne del pane
Incontri Silani – Presentazione libro

Nella nuova struttura Pina ha voluto creare un museo del pane e delle attrezzature, e un percorso conoscitivo per le scolaresche e non solo. Oltre a laboratori, zone attrezzate per dimostrazioni e cooking show e… insomma, abbiamo progetti da realizzare e idee da sviluppare insieme nella sua nuova location, per cui… stay tuned!

Pane per bruschette

– 150 g di esubero di lievito madre
– 150 g di semola rimacinata di grano duro
– 150 g di farina 0
– 100 g di farina integrale
– 270 ml di acqua tiepida
– un cucchiaino di sale
– un cucchiaino di malto d’orzo

Questo pane lo realizzo espressamente per le bruschette. E’ impastato con il lievito madre non rinfrescato, quindi meno attivo, per cui il risultato è con alveoli piccoli e compatti. Le fette di questo pane sono ideali per essere poi leggermente tostate in forno ed utilizzate per gustosi antipasti o merende appetitose, spalmate di salse e paté, oppure coperte da una dadolata di profumati pomodorini al basilico.

Sciogliete il lievito madre nell’acqua con il malto d’orzo. Lasciate riposare per mezz’ora circa.

Aggiungete le farine ben setacciate e il sale. Lasciate riposare l’impasto per 20/30 minuti. Schiacciatelo con le mani e date un giro di pieghe prendendo i lembi esterni e portandoli verso l’interno. Giratelo sottosopra e formate una palla. Ripetete altre due volte a intervalli di 20/30 minuti.

Infornate a 190° statico, dopo dieci minuti abbassate a 180° e lasciate cuocere per 40 minuti. “Bussate” con le nocche sul fondo: se suona vuoto, proprio come quando si bussa ad una porta, il pane è pronto. La differenza è che nessuno vi risponderà “avanti!”, (sono siema, lo so) ma il risultato sarà ottimale.

Lasciate raffreddare, poi affettate e tostate in forno, magari dopo avere strofinato le fette con uno spicchio di aglio, che ci sta a pennello.

Il bellissimo libro “Le donne del pane” lo potete anche scaricare in formato ebook, seguendo QUESTO LINK.

La cucina al tempo dei Borboni

La cucina al tempo dei Borboni“, ovvero quando la cucina povera divenne un lusso. Un periodo di rivoluzioni culinarie, di scoperte e riscoperte gastronomiche: l’esaltazione dei sapori mediterranei e l’ascesa di quello che oggi chiamiamo “street food” alle tavole reali.

Tutto questo, e molto di più, è magistralmente raccontato da Bruno Di Ciaccio nel suo splendido libro che si intitola, per l’appunto, “La cucina al tempo dei Borboni“.

Chi mi conosce sa del mio amore per il libri, e intendo proprio il cartaceo: l’odore della carta stampata, il fruscio delle pagine sfogliate, il peso del volume tra le mani, il gusto amaro dell’inchiostro sull’indice inumidito e, ovviamente, quella sfilata di segni che nella loro monotona sequenza nascondono il mondo e anche di più. Continua a leggere “La cucina al tempo dei Borboni”

I buffet dell’estate, freschi, facili e veloci

i buffet

I BUFFET DELL’ESTATE: nuovo E-book gratuito di ricette e cultura

È online il nuovo e-book gratuito di LIBRICETTE.eu, la prima libreria online dedicata agli e-book di cucina, fondata dalla torinese Paola Uberti.

Where’s the Party” cantava Madonna nel 1986. La risposta la danno gli autori di LIBRICETTE.eu oggi: il party è qui!

Qui in questo e-book di ricette e approfondimenti dedicato ai buffet, pubblicato alle porte dell’estate, di quella stagione, cioè, che rende spontaneamente più sociali, aggreganti, conviviali, anche attraverso il cibo.

Che lo si scelga chic o informale, il buffet ha le sue regole per ottimizzarne organizzazione, preparazione e allestimento e il suo galateo per chi vi accede, come spiegato dettagliatamente nell’opera. Continua a leggere “I buffet dell’estate, freschi, facili e veloci”

Rubina Rovini e storie di sopravvivenza

rubina rovini

Rubina Rovini è la perfetta rappresentazione della famosa frase di Eleanor Roosevelt: “il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni“.

Rubina è una bella ragazza, aveva una vita tranquilla e un sicuro impiego in banca.

Però aveva anche un sogno. Bello, anzi bellissimo, anzi meraviglioso.

Tanto meraviglioso che per seguirlo ha rinunciato all’impiego sicuro e si è iscritta a Masterchef. Non ha vinto, almeno non ufficialmente. Ma di quella edizione è stata la vincitrice morale: la più amata, la più apprezzata, la più richiesta anche dopo. Continua a leggere “Rubina Rovini e storie di sopravvivenza”

Fuori dal guscio e Tra due fette di pane: gli ebook imperdibili

fuori

Fuori dal guscio” e “Tra due fette di pane” sono i titoli delle due più recenti creazioni di LIBRICETTE.eu, che è la prima libreria online dedicata agli e-book di cucina, fondata dalla food blogger torinese Paola Uberti del blog SLELLY.

In occasione della prossima Pasqua e del Lunedì dell’Angelo, il sito ha pubblicato due nuove opere gratuite per suggerire al pubblico idee golose e originali da mettere in tavola e da utilizzare per le tradizionali gite fuori porta.

Nell’e-book FUORI DAL GUSCIO – IN CUCINA CON LE UOVA, troverete proposte per cucinare in modo creativo uova ripiene, strapazzate, in camicia, frittate, crêpes, ma anche zabaione e deliziose creme dolci. Continua a leggere “Fuori dal guscio e Tra due fette di pane: gli ebook imperdibili”

Corte Italiana: food experience a Cosenza

corte italiana

Corte Italiana, ovvero quello che a Cosenza mancava.

Hamburger, kebab, sushi; nell’ottica della globalizzazione le città offrono cucine di ogni nazionalità. Per anni abbiamo iniziato la giornata con il breakfast a base di pancakes e french toast, abbiamo pranzato nei fast food, trascorso l’happy hour all’american bar per terminare la serata alla libanese, o un puro stile tex mex.

Mentre nel resto del mondo si apprezzava, sopra ogni altra, la cucina italiana.

Oggi, per fortuna, si sta verificando un’inversione di tendenza: complice l’informazione di medici, dietologi e nutrizionisti, oltre che per il mitragliamento derivante da trasmissioni, riviste, concorsi, siti e blog che parlano di food, anche noi stiamo finalmente riscoprendo la dieta mediterranea. Continua a leggere “Corte Italiana: food experience a Cosenza”

Lumache alla calabrese, riscoperta di una risorsa locale

Lumache: il loro allevamento si chiama “elicicoltura” ed è conosciuto e praticato da secoli.

Tracce fossili di lumache commestibili risalgono a 10.000 anni fa. E’ accertato che nell’antica Roma il loro consumo fosse frequente e le prime ricette sono citate nel famoso “De re coquinaria” di Apicio, nel I° secolo a.C.

Nel corso del tempo, pur restando una tra le più importanti risorse in altri paesi (cosa sarebbe la Francia senza les escargots à la Bourguignonne?) in Italia è stata un po’ accantonata, a seguito dei costi elevati e della scarsa richiesta.

Da qualche tempo è ritornata in auge, grazie anche alla spinta degli chef che l’hanno riproposta in tante versioni; delle nuove tecniche che permettono di ottenere una migliore resa; della scoperta della loro utilità anche in campo cosmetico. Continua a leggere “Lumache alla calabrese, riscoperta di una risorsa locale”

Pollo clementine e finocchi di Yotam Ottolenghi – il pollOtto

pollo clementine

Pollo clementine e finocchi con arak e spezie.

Potrebbe sembrare un accostamento un tantino azzardato.

Ma Yotam Ottolenghi è un indiscusso Maestro di questi abbinamenti e su “Jerusalem“, il terzo dei suoi cinque libri (per me, una Bibbia), questa è solo una delle meravigliose ricette proposte.

Israeliano, 48 anni, Ottolenghi è diventato famoso scrivendo di insalate sul Guardian.

Da lì è esplosa la sua carriera a Londra: ristoranti, shop on line, libri. Non è uno chef futurista, niente invenzioni spettacolari, niente cucina molecolare. Continua a leggere “Pollo clementine e finocchi di Yotam Ottolenghi – il pollOtto”