“Saranno serviti allora dei funghi trifolati, pomposamente elogiati dal solito cacciatore maniaco: — «Li ho raccolti io stesso tutti, tra una pernice e una lepre, nei boschi pistoiesi inzuppati di pioggia. Sono funghi di ogni specie, eccettuata quella velenosa… A meno che la mia miopia mi abbia giuocato un brutto scherzo. Ad ogni modo sono così ben cucinati che vi consiglio di addentarli audacemente. Io non esito, pur temendone alcuni qui dentro assolutamente mortali». Scoppia naturalmente una gara eroica. — «Sono tanto buoni» — dice la sposa. — «Non hai paura, amore?» — «Li temo meno dei tuoi probabili tradimenti, brutto!» Allora, certo un po’ presto, si mette a urlare tenendosi la pancia il solito bellimbusto di tutti i pranzi di nozze. Farà finta di soffrire o realmente sarà torturato da dolori di origine misteriosa lontana o vicina?
E’ una delle più o meno improbabili ricette citate da Filippo Tommaso Marinetti nel suo libro “Cucina futurista“, per un pranzo di nozze. Continua a leggere “Cucina futurista: il pranzo di nozze e i funghi avvelenati”