Risotto con asparagi selvatici e pesce misto

Risotto agli asparagi selvatici

Finalmente primavera e con la primavera arrivano i primi mazzetti di asparagi selvatici.

Una passeggiata all’aria aperta e… si fa la spesa. I prati traboccano di erbe spontanee commestibili e gli asparagi sono gettonatissimi.

Croccanti e saporiti, la morte loro è la frittata, Continua a leggere “Risotto con asparagi selvatici e pesce misto”

Sfoglia fillosa con asparagi e speck

Si chiama sfoglia fillosa perché è una pasta sfoglia sottile come la fillo.

Parte da una classica pasta sfoglia, che viene poi tirata con la nonnapapera fino all’ultima tacca, poi spennellata di strutto (o burro, se lo strutto non piace) e tagliate in tre/quattro strisce che vengono sovrapposte.

Si riveste la teglia e si mette in frigo per un paio d’ore, oppure in freezer per mezz’ora. Continua a leggere “Sfoglia fillosa con asparagi e speck”

Tagliorini alla bottarga con crema di asparagi alla colatura di alici

tagliorini

I tagliorini, una via di mezzo tra le tagliatelle e i tagliolini, li faccio sempre a mano.

Ho una particolare passione per la pasta fresca fatta in casa, e mi piace aromatizzarla in tanti modi diversi.

Oggi il Calendario del Cibo Italiano dedica la giornata alla colatura di alici e io ho deciso di utilizzarla in questo piatto insieme alla bottarga di muggine e agli asparagi (ahimé, surgelati. Ma li avevo ed ero sicura che stessero benissimo in questo piatto). Continua a leggere “Tagliorini alla bottarga con crema di asparagi alla colatura di alici”

Asparagi selvatici e tartare di capesante con salsa maltese

asparagi selvatici

Gli asparagi selvatici, più scuri e sottili di quelli coltivati, sono leggermente più piccanti.

Un istruttivo ed interessante approfondimento sull’asparago lo trovate oggi sul Calendario del Cibo Italiano, che gli dedica l’intera giornata, con ricette, notizie e contest.

Io li trovo molto più gustosi dei loro parenti “nobili“, in particolare di quelli bianchi, che sono invece molto apprezzati per la loro delicatezza.

Ho come l’impressione che la metodologia di coltivazione, ovvero il “trucco” di togliergli la luce per non farli colorire, gli tolga anche il sapore. Sarà che io, calabrese inside, amo i sapori decisi e rustici della mia Terra. Continua a leggere “Asparagi selvatici e tartare di capesante con salsa maltese”

Mafaldine, pomodoro e crema di asparagi

La crema di asparagi non è mica poi così facile da fare, sapete!

Tocca schiacciarli nel passaverdura, altrimenti rimangono tutti quegli antipatici sfilacci che la rendono simile, più che ad una crema, ad una matassa di canapa ammuffita. In effetti, andrebbero usate solo le punte, ma nella mia filosofia antispreco riutilizzo anche i fondi di bottiglia per decorare l’albero di Natale, sicché…

Ma partiamo dall’inizio. Sommersa da un mare di ricette dai titoli vagamente evocanti le formule del Necronomicon (cito a caso: “capasanta turgida con zuppa di lenticchie, topinambur e jamon iberico joselito” – Cedroni ti adoro, anche se mi fai il salmone con il Philadelphia – “Gnocchetti di acqua di patate affumicata, in brodo dashi di scorfano rosso addensato con amido di kuzu, con “caramelle” di scorfano ghiacciato e marinato con soia bianca e aceto di lamponi, e crescioni di ravanello viola” – Alfredo Iannaccone, e qui ci possiamo anche fermare), mi scervello per inventare una ricetta o, quantomeno, un titolo, originale, particolare, di quelli che fanno sbarrare gli occhi ed esclamare: “wow, figo, strepitoso, ma che roba è?”

Mentre al mercato, davanti al banco dei frutti esotici, mi chiedo come starebbe il litchi in una galantina di pollo, suona la sveglia sul cellulare. Si, avevo messo la sveglia. Dovrebbe esserci la nuova sfida dell’MTChallenge. Leggo: pasta al pomodoro. Ecco, il solito scherzo della Van Pelt. Uff, saranno in ritardo.

Prendo solo le patate e gli asparagi, anzi, visto che me lo hanno ricordato, anche i pomodori, che sono già belli cicciottelli e succosi, e saranno in tavola, da qui ad ottobre, quasi tutti i giorni. Chips di asparagi con sfere di patate e aria di… oddio, no, quella schiumetta mi fa sempre un po’ senso. Intanto, già che l’ho letto, stasera pasta al pomodoro e va là che vai bene.

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Epperò il computer dice che la sfida è proprio quella. E guardi, riguardi, strizzi gli occhi, rileggi attentamente, sollevi il pc, sia mai che ti sia scivolata sotto una faccina prendi-in-giro o un virgolettato importante, e invece no, proprio-pasta-al-pomodoro, così ha deciso Paola Sabino, del blog Fairie’s Kitchen, la vincitrice dello scorso MTC, ed io la bacerei, se l’avessi qui. Ti rilassi, sorridi, ti senti a casa. Poi cominci a leggere i vari post sull’argomento, e sorridi sempre meno. Girando in rete, ti vanno gli occhi su “Bottura e la sua ricetta degli spaghetti al pomodoro” e pensi ohibò, ma allora c’era il trucco: se anche un Bottura ha una sua personale ricetta, forse non è poi così semplice.

“Aììììììììtaaaaaaaa!” E il Doc, che ormai è addestrato: “che succede? Qual è l’oggetto della sfida?” “la pasta al pomodorooooooo!!!!!” “e allora? La prepari almeno due volta a settimana” “si, ma devo renderla un po’ diversa, no?” “ma si, dai, in fondo la fai anche con i piselli, con gli asparagi” “ma la pasta al pomodoro con gli asparagi NON E’ una ricetta da sfida!” “e perché no? E’ buona!”. Già, perché no? E’ buona!

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Ingredienti per 4 persone:

  • 500 gr. di asparagi
  • 500 gr. di pasta formato “mafaldine”
  • mezzo chilo di pomodori ciliegini
  • tre cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • due spicchi di aglio
  • un peperoncino piccante
  • sale

Pulire gli asparagi e lessarli per 10 minuti in acqua salata. Se non si possiede l’apposita pentola, legarli a mazzetto in modo che restino “in piedi”, con le punte verso l’alto, fuori dall’acqua.

Scolarli conservando l’acqua di cottura.

Staccare delicatamente le punte, e tagliare a rondelline la parte più tenera del gambo.

Soffriggere nell’olio l’aglio sbucciato e privato del germoglio interno, ed il peperoncino, poi schiacciare entrambi e toglierli.

Saltare nell’olio metà delle punte e rondelle di asparagi, e toglierle quando diventano quasi croccanti.

Tagliare grossolanamente a pezzi i pomodori ben lavati e metterli nell’olio, schiacciandone una parte con la forchetta, non appena saranno ammorbiditi. Lasciare asciugare il sugo.

Riportare a bollore l’acqua di cottura degli asparagi e cuocere le mafaldine al dente (11/12 minuti).

Tritare al passaverdure le punte e le rondelle di asparagi tenute da parte, e unire la crema ricavata alle punte precedentemente soffritte.

Scolare le mafaldine e passarle nella crema di asparagi.

Metterle nei piatti e versarvi il sugo di pomodoro.

Doc docet.

Per l’MTChallenge n° 48

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Canederli agli asparagi per il Recipe-tionist. Finalmente.

Canederli agli asparagi, già.

Anzi, inizialmente erano ai carciofi. E ci sbavavo dietro da gennaio, da quando li vidi sull’MTChallenge 44, (un contest assolutamente geniale, al quale ho subito aderito con entusiasmo).

Più o meno nello stesso periodo, avevo deciso di iniziare a partecipare a quello che, più che un contest, chiamerei una sorta di condivisione, collaborazione, società di mutuo soccorso, associazione a sdilinquire. Che poi è il “Recipe-tionist“, nato dalla fervida inventiva di Flavia Galasso.

Passa, un mese, un altro, un altro… tante cose da fare, viaggi, eventi, impegni professionali, il tempo scorre via ed anche le buone intenzioni contestiere vanno a ramengo.

Poi arriva maggio: stranamente, un po’ di respiro e mi sento persa ed inutile, devo trovare qualcosa da fare. Ripesco “Recipe-tionist” ed il blog designato è “Se cucino…. sorrido” di Giulietta Bodrito, che a gennaio aveva postato, per l’MTC 44, indovinate quale ricetta?

Ora, il regolamento prevede la sostituzione di un ingrediente. Carciofi come dico io non ne trovo più, nemmeno a piangere in sanscrito, perché fa troppo caldo. Però il contadino ha degli asparagetti che mangerei crudi, per quanto son teneri. Et voilà, le jeux sont fait!

Ricetta dal blog “Se cucino…. sorrido”, con gli asparagi al posto dei carciofi.

Ingredienti (per 2-3 porzioni)

Asparagi stufati
mezzo chilo di asparagi
olio
1 spicchio di aglio
maggiorana fresca
prezzemolo
sale
pepe bianco
Canederli (n. 9)
150 g pane raffermo
1 uovo
100 ml di latte
100 g di gambi di asparagi stufati
1 cucchiaio scarso di farina
10 g di pecorino romano
sale
pepe bianco
maggiorana secca
Brodo vegetale
2 l di acqua
2 porri
1 gambo di sedano
2 scalogni
3 grosse carote
sale
Salsa pecorino e maggiorana
4 g di burro
10 g di farina 00
150 ml di brodo vegetale
10 g di pecorino romano
sale
pepe
maggiorana
Asparagi  stufati (con un giorno di anticipo)
Lessare gli asparagi per 2/3 minuti in acqua acidulata con succo di limone, per mantenere il colore. Se non si possiede l’apposita pentola, utilizzarne una alta e stretta, dove possano essere sistemati “in piedi”, con le punte verso l’alto.
Lasciarli raffreddare e tagliare le punte.
Tagliare anche una parte di gambo, la più tenera, per 4/5 centimetri. Pulirli aiutandosi con un coltello, asportando la parte più dura e filamentosa esterna e tagliandoli a cubetti di 3-4 mm.
In una padella già posta sul fuoco, aggiungere poco olio e uno spicchio di aglio, abbassare il fuoco al minimo e lasciar rosolare quest’ultimo evitando che annerisca.
Togliere l’aglio ed unire i pezzetti e le punte di asparagi.
Farli rosolare per qualche attimo, sfumare con il vino e lasciarli ammorbidire aiutandosi anche con un po’ d’acqua.
Portarli a cottura insaporendoli con sale, pepe bianco ed un trito di prezzemolo e maggiorana, avendo l’accortezza di lasciarli leggermente croccanti.
Fare attenzione a che non resti troppo liquido sul fondo e comunque scolarli dal liquido di cottura e trasferirli all’interno di una ciotola, riponendo tutto in frigorifero sino al momento del loro utilizzo.
Brodo vegetale
Pulire le verdure e porle in una pentola con due litri di acqua. Far bollire sino alla riduzione del liquido alla metà.
Salare, far bollire ancora un minuto e spegnere il fuoco.
Canederli
In una terrina raccogliere il pane tagliato a cubetti della dimensione non superiore ad 1 cm.
In altro contenitore mischiare il latte e l’uovo, mescolandoli e slegando ques’ultimo. Versare il liquido sul pane.
Lasciar riposare per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto. Per nessun motivo aggiungere altro liquido,
Trascorso il tempo, versare nella terrina anche i gambi degli asparagi, ed insaporire con il pecorino romano grattugiato, poco sale, pepe bianco e una leggera spolverata di maggiorana secca.
Unire, in ultimo, un cucchiaio scarso di farina, mescolare e procedere ad assemblare i canederli
Bagnarsi le mani con acqua fredda e formare delle palline della dimensione di circa 4 cm.
Salsa pecorino romano e maggiorana
Prelevare, dal brodo vegetale già pronto, 200 ml di liquido.
In un pentolino che possa poi contenere il brodo prelevato, sciogliere il burro evitando di farlo
friggere, quindi unire la farina creando un roux.
Far tostare la farina per un minuto ed aggiungere il brodo.
Mentre la salsa sobbolle unire il pecorino romano ed una spolverata di maggiorana.
Aggiustare il sapore con pepe bianco e sale.
Portare il brodo a bollore, abbassare la fiamma ed inserire nel liquido 4 canederli per volta.
Il consiglio è quello di provarne uno e qualora dovesse sfaldarsi aggiungere al composto un cucchaio di pan grattato.
Far bollire i canederli agli asparagi per 5/6 minuti. Scolarli e condirli con la salsa e completare con le punte di asparagi
Ricetta per “The Recipe-tionist” di maggio
maggio 2015

 

Panini asparagi e semi di zucca

I panini asparagi e semi di zucca sono stati supergraditi e divorati in un attimo: l’abbinamento tra la dolcezza della zucca e l’amarognolo degli asparagi, con in più la croccantezza dei semi, è risultato vincente.

L’idea mi frullava in testa già da un po’, però non volevo utilizzare asparagi, o peggio ancora la zucca fuori stagione. Poi ho pensato ad una “farina” di semi di zucca, e si è accesa la scintilla. Continua a leggere “Panini asparagi e semi di zucca”

Asparagi e luganega in frittata

Una frittata di asparagi e luganega?

Si, ma di asparagi selvatici, o asparagina.

Lo confesso, non amo particolarmente gli asparagi. Li cucino, li mangio, ma non sono tra i miei alimenti preferiti. Però adoro gli asparagi selvatici, l’asparagina; nelle pizze rustiche, nelle quiche, ma soprattutto nella frittata.

Un piatto di una semplicità immensa, ed altrettanto buono. Bastano pochi ingredienti: Continua a leggere “Asparagi e luganega in frittata”