Tagliatelle al finocchietto con cannolicchi e perle di bergamotto

Tagliatelle al finocchietto con cannolicchi

Secondo la leggenda, nacquero a Bologna nel 1487, ad opera di un certo mastro Zefirano, cuoco personale del Signore della città, che si ispirò ai biondi capelli di Lucrezia Brogia, in occasione del suo pranzo di nozze con il duca Alfonso I d’Este.

Ora, se fossi stata Lucrezia Borgia e mi avessero detto che i miei capelli sembravano tagliatelle, gliele avrei avvelenate. Continua a leggere “Tagliatelle al finocchietto con cannolicchi e perle di bergamotto”

Scampi in tempura alla birra

Scampi in tempura

Si avvicina la fine dell’anno, cominciamo a pensare al menu per chi, prudentemente, deciderà di festeggiare in casa, con parenti e amici.

La gioia di stare insieme senza correre rischi compensa la fatica di cucinare. E poi presentare un piatto come questo, dai, è una soddisfazione!

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Mini pudding al limone e ribes nero per il Club del 27

mini pudding

Questi mini pudding, budini, muffin, dolcetti, (chiamateli un po’ come volete, qui non siamo fiscali) li ho scelti tra tante altre bellissime ricette proposte per l’ormai arcinoto “Club del 27″.

Lo strepitoso banner, opera della mitica Mai Esteve

Quest’anno il Club ha cambiato impostazione: parliamo di libri, e che libri! Iniziamo subito alla grande. Continua a leggere “Mini pudding al limone e ribes nero per il Club del 27”

Risotto zafferano, stocco e bergamotto

risotto zafferano

Risotto zafferano, stocco e bergamotto. Un poker d’assi per partecipare al contest del Calendario del Cibo Italiano, in occasione della giornata del risotto alla milanese con il profumato e colorato zafferano dell’azienda Bramante.

Le ricette saranno valutate da una giuria di esperti, della quale fanno parte Anna Zerbi dell’Azienda Agricola Bramante, Sara Preceruti del ristorante Acquada e Simona Sansonetti dell’Associazione Maestro Martino Continua a leggere “Risotto zafferano, stocco e bergamotto”

Vellutata di coste agli agrumi per the Recipe-tionist

vellutata di coste

La vellutata di coste, vista la primavera ancora incerta e qualche giornata un po’ troppo freddina per la fine di maggio, va ancora bene come comfort food.

Con la scusa del Recipe-tionist (bellissima idea di Flavia Galasso del blog “CuociCuciDici“), al quale ho partecipato finora molto meno di quanto avrei voluto, sono andata a spulciare sul blog “Chicche di Kika”, vincitore dell’ultimo Recipe-tionist e ho trovato, tra le tantissime appetitose ricette, proprio questa invogliante vellutata di coste, di cui vi riporto pari pari la ricetta.

La mia unica variante è stata utilizzare prodotti del mio territorio, oltre ad aggiungere un tocco di bergamotto. Continua a leggere “Vellutata di coste agli agrumi per the Recipe-tionist”

Bergamotto: il risotto più amato dagli stranieri

Bergamotto, il tesoro di Calabria.

Eh già, il bergamotto l’abbiamo solo noi. E pare addirittura che, secondo fonti attendibili (QUI ce n’è una, ad esempio), il risotto al bergamotto sia tra i piatti più apprezzati dai turisti stranieri, insieme al pesto alla genovese.

Immagino che i recenti studi che dimostrano quanto il succo di bergamotto sia salutare e curativo abbiano il loro peso su queste scelte. C’è da dire, però, che per noi che l’abbiamo in casa è sempre stato una grande risorsa, non solo per l’industria profumiera, ma anche in gastronomia.

La scoperta delle sue qualità del benefiche per noi è antica: da sempre si usa aggiungerlo ovunque possibile e si consumano regolarmente marmellate, sciroppi, preparazioni di ogni tipo.

I coltivatori si orientano essenzialmente sull’industria dei profumi, in quanto più remunerativa, ma ultimamente il bergamotto si trova molto più spesso anche nel commercio alimentare.

A livello più familiare, invece, è frequente trovare alberi di bergamotto svettanti rigogliosi nei giardini privati. E’ bello, è profumato, è pieno di qualità. In Calabria lo sappiamo da tanto tempo.

E da tanto tempo io ho la mia ricetta del risotto al bergamotto. Hai visto mai che qualche straniero mi paghi per venire a gustarlo?

risotto bergamotto or

Ingredienti per 4 persone:

  • 240 g di riso arborio
  •  60 g di burro
  •  un cucchiaino di olio extra vergine di oliva
  •  un cipollotto di Tropea
  •  un pizzico di pepe nero
  •  un cucchiaino di sale
  •  un cucchiaio di succo di bergamotto
  •  50 g di parmigiano grattugiato
  •  scorza di bergamotto biologico grattugiata
  •  1 lt di brodo di verdure

Preparazione:

Tagliuzzate il cipollotto e fatelo appassire nell’olio senza fargli prendere colore.

Aggiungete il riso e mescolatelo fino a quando inizia a scricchiolare (si dice che il riso “canta”).

Unite il sale ed il succo di bergamotto (vi consiglio di aggiungerlo un po’ alla volta, regolandovi durante la cottura – in base al vostro gusto e in base all’intensità del sapore del frutto utilizzato – se per voi sia o meno il caso di usare l’intera dose da me indicata) e lasciate evaporare per far dissolvere il retrogusto amarognolo.

Versate due mestoli di brodo bollente e portate il riso a cottura, aggiungendo, se necessario, altro brodo.

A cottura ultimata aggiungete il burro ed il parmigiano mescolando fino a quando si forma una cremina.

Grattugiate finemente e direttamente nel piatto poca buccia, ben lavata, di bergamotto non trattato, e spolverare con poco pepe.

Nel grattugiare la buccia, evitate la parte bianca amara e non esagerate con la quantità perchè rischiate di ottenere un gusto troppo acre.

Potete infine decorare il piatto con alcune julienne di buccia fresca tagliate sottili.

Volendo potete usare queste ultime in alternativa alla buccia grattugiata, ma in tal caso dovrete aver prima cura di sbollentarle per qualche minuto in modo da eliminarne il gusto troppo amaro.

Per ottenere un piatto ancora più delicato e light, fate appassire il cipollotto in acqua ed aggiungete poco olio solo alla fine, al posto del burro.

Questa ricetta è pubblicata nel libro “Cucina Calabrese – ricette sapori sagre” – Ed. Affinità Elettive

Marmellata di agrumi e zenzero – Calabria di profumi

Una marmellata di agrumi ha sempre una marcia in più.

Tanto per cominciare, non viene due volte uguale. Ogni inverno, puntualmente, mi arrivano le richieste: “ma quella marmellata dell’anno scorso, perché non la rifai?” “sai, vorrei tanto un vasetto di quella marmellata dell’anno scorso…”. Bene, non illudetevi. La marmellata dell’anno scorso non esiste più, non esisterà più, fatevene una ragione. Potrete avere la marmellata di quest’anno, e magari più di una versione, dipende da quante volte la preparerò. Sarà sempre diversa. L’arancia sarà più o meno grande, il pompelmo più o meno aspro, lo zenzero più o meno pungente, il bergamotto più o meno profumato. Ma sarà comunque squisita, con gli inconfondibili sapori ed aromi che la mia amatissima Calabria ci regala. Si vede che amo la mia Terra? Se ne volete un pezzetto anche voi, qui c’è la ricetta:

  • due o tre arance tarocco (circa 600 gr. pulite)
  • un pompelmo (300 gr.)
  • un bergamotto (100 gr.)
  • un pezzetto di zenzero
  • 800 gr. di zucchero

Pelate al vivo gli agrumi, conservando le bucce delle arance, senza la parte bianca.

Tagliate a striscioline sottili le bucce delle arance e mettetele a bagno in acqua fredda.

Tagliate a pezzi la polpa degli agrumi e mettetela in una pentola dai bordi alti.

Aggiungete lo zucchero e portate a bollore.

Spegnete il fuoco, aggiungete lo zenzero grattugiato e mettete a riposare in luogo fresco per almeno 12 ore.

Nel frattempo, fate bollire le bucce di arancia tagliuzzate in acqua leggermente zuccherata. Appena prendono l’ebollizione spegnete e lasciatele raffreddare. Ripetete il procedimento altre 3/4 volte.

Mettete le bucce di arancia nella pentola insieme al resto, riportate a bollore e lasciate cuocere per un’ora circa, asportando con un colino la schiuma che si forma in superficie.

Intanto fate bollire i vasetti con relativi coperchi per una ventina di minuti.

Controllate la densità della marmellata depositandone un poco su un piattino inclinato. Se scende a fatica, è pronta.

Versate la marmellata ancora bollente nei vasetti (attenti a non scottarvi), chiudeteli bene e capovolgeteli. Quando saranno freddi potrete rigirarli e conservarli; nel frattempo si sarà formato il sottovuoto.

Tarocchi e pompelmi hanno un gusto dolce-amaro delizioso, ma il valore aggiunto dello zenzero e, soprattutto, l’aroma del bergamotto, sono ineguagliabili. E se non trovate il bergamotto? Che posso dirvi: la marmellata di agrumi non sarà la stessa cosa. Questa sfera d’oro profumato l’abbiamo solo qui.

 

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Straccetti di tacchino al bergamotto

straccetti

Il bergamotto ha un gusto molto particolare: è più aspro del limone, ma più aromatico, tant’è vero che fino a poco tempo fa se ne utilizzava esclusivamente la sua essenza per la produzione di profumi. Nel meridione se ne ricavavano anche ottime confetture ed un liquore prelibato. Ultimamente comincia ad essere conosciuto dappertutto, anche per le sue molteplici qualità benefiche, e se ne sta diffondendo l’utilizzo nella cucina quotidiana. Ecco un esempio:

Straccetti di tacchino al bergamotto

Ingredienti:

  • un petto di tacchino tagliato a listarelle,
  • due cucchiai di farina 00,
  • una grossa noce di burro,
  • sale,
  • pepe bianco,
  • rosmarino tritato,
  • il succo e la scorza grattugiata di un bergamotto,
  • un mazzetto di rucola.

Unire il rosmarino, il sale, il pepe e la scorza grattugiata alla farina.

Passarvi più volte le listarelle di petto di tacchino.

Sciogliere il burro in un tegame capiente e fare dorare gli straccetti.

Togliere gli straccetti e versare il succo di bergamotto con un cucchiaino della farina aromatizzata.

Mettere nel tegame la rucola ad appassire brevemente, poi toglierla e tenerla in caldo con gli straccetti.

Lasciare rapprendere il condimento alla consistenza voluta (evenutalmente aggiungere altra farina) e versarlo nei piatti con gli straccetti e la rucola.

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