Torta con noci pecan al caffè

Torta con noci pecan

Le noci pecan sono originarie del Nord America, ma da qualche tempo sono prodotte anche in Italia e si trovano in vendita anche nella grande distribuzione, sebbene con prezzi a dir poco esorbitanti..

Come la gran parte dei frutti secchi, hanno il vantaggio di essere antiossidanti e di abbassare il colesterolo, ma hanno anche lo svantaggio di essere molto, ma molto, caloriche.

E dunque, caloria più caloria meno, diamoci dentro, no? Continua a leggere “Torta con noci pecan al caffè”

Plumcake al caffè e cioccolato gluten free

Il plumcake al caffè è spesso presente nella mia cucina.

E’ ottimo per la merenda, o la colazione, e poi quando ti avanza, che so, uno yogurth, della frutta, un po’ di cioccolato dell’uovo di Pasqua, il plumcake al “qualcosa” è sempre una buona soluzione.

Però.

Mia madre è diabetica. Non ama i latticini. Ha una forte anemia di cui non si riesce a scoprire la causa. Ha gonfiori, dolori e problemi gastrointestinali. Ha eritemi pruriginosi diffusi. le hanno diagnosticato anche una diverticolosi. Insomma, ‘na frana.

Però.

Frequentare il mondo dei foodblogger, impegnarsi a studiare il cibo e tutto ciò che sta dietro ed intorno, parlare con colleghi, chef e professori, alla fine ti porta a capire molte cose. Così, un giorno, mi si è accesa una scintilla. Si, sembravo proprio Edy, la lampadina di Archimede Pitagorico. Ma tutti questi sintomi… sarà mica celiachia?

Un prelievo di sangue, due analisi specifiche ed il responso. Si, è celiachia, e anche grave.

Mia madre si è strappata i capelli, io invece l’ho convinta che è molto meglio così: sapere di cosa si tratta, ci darà modo di curarla e farla stare meglio.

“Ma non potrò mangiare più nulla!” piange.

E così, devo convincerla del contrario.

Ingredienti del plumcake al caffè e cioccolato:

  • 240 g di farina per dolci gluten-free
  • 125 ml di acqua
  • 125 ml di caffè leggero
  • 10 g di cacao amaro
  • 120 g di dolcificante adatto alla cottura
  • 40 ml di olio di semi di girasole
  • un pizzico di sale
  • una bustina di lievito per dolci
  • 100 g di cioccolato fondente purissimo 85%
  • 100 g di mandorle sgusciate
  • 100 ml di latte di mandorla

Preparazione

Sbattere con la forchetta l’acqua con  metà dell’olio. In un altro recipiente sbattere il restante olio con il caffè.

Setacciare insieme farina, lievito, dolcificante e sale.

Unire l’olio con l’acqua a metà impasto, usando un mixer ad immersione.

All’altra metà dell’impasto ottenuto, aggiungere il liquido al caffé

Imburrare e infarinare uno stampo da plumcake e versarvi l’impasto al caffé.

Lasciarlo depositare bene in fondo, poi versare delicatamente il restante impasto.

Infornare a 160° per 50 minuti.

Il risultato è morbido, soffice e profumato.

Io ho voluto esagerare, e per fare contenta la mia mamma l’ho pure farcito.

Sciogliere il cioccolato fondente e aggiungere un cucchiaino di latte di mandorle.

Tritare le mandorle a crema e aggiungere anche qui poco latte di mandorle, quanto basta per renderla spalmabile.

Con le due creme ottenute farcire il plumcake al caffé, per renderlo ancora più appetitoso.

Con un poco di crema al cioccolato fondente l’ho ricoperto.

Ora non piange più.

Plumcake al caffé

Seguitemi anche sulla mia pagina Facebook: EatParadeBlog

Caffè alle nocciole – indietro nel tempo

Il caffè alle nocciole mi riporta agli inizi degli anni novanta.

Avevo il pargolo piccino, ed era la scusa ideale per una gita ad Edenlandia, il parco giochi di Napoli, che mi tentava da tempo.

Mentre i genitori sconsiderati cercavano di trascinare il malcapitato infante tra vascelli del terrore, ruote vorticose e navicelle a testa in giù, l’ingrato fanciullo insisteva per restare sull’insulso funghetto della giostra per bimbi. Strani gusti.

Così, i due corresponsabili di tale recalcitrante essere si alternavano tra esperienze da brivido e sorveglianza del funghetto.

Tra un vortice e l’altro, incontrai, per la prima volta, il caffè alla nocciola. Non so dire se mi piacque. Da allora non l’ho più assaggiato e ne ho un ricordo vago. Mi è tornato in mente cercando una farcitura per il pan di Spagna alle nocciole di Leonardo di Carlo, per l’MTChallenge n° 47.

La ricetta del pds è sul blog di Caris, alias Maria Grazia: Cooking Planner e vi consiglio caldamente di leggere tutto l’articolo, perché è più esaustivo di una lezione con lo chef. Non c’è solo questa ricetta, ma anche il pds di Massari e tantissime dritte per una perfetta riuscita.

Io vi riporto qui la parte che riguarda il mio dolce.

Pan di Spagna alle nocciole di Leonardo di Carlo (io ho realizzato due dolcetti monoporzione ed ho utilizzato 1/5 delle dosi indicate)

Uova intere 500 g (io 100 gr.)

Zucchero semolato 235 g (47 gr.)

Zucchero invertito (anche miele delicato) 25 g (5 gr.) lo zucchero invertito l’ho trovato da un fornitore per pasticcerie

Buccia di limone grattugiato fine 2 g (non l’ho messa)

Sale fino 1,5 gr. (un pizzichino)

Farina debole W 170 (ho usato quella di Garofalo) 235 g (50 gr.)

Polvere di nocciole 150 g (difficilissimo trovarla molto fine: anche questa da un fornitore per pasticcerie, setacciata più volte. Per averne 25 gr. accettabili ne ho setacciati 200 gr.)

Burro fuso a 45°C 60 g (12 gr.)

Unire i primi cinque ingredienti, mescolare e scaldare tutto a 45°-50° C, mettere in planetaria e montare con la frusta fino a una massa voluminosa e stabile.

Incorporare delicatamente la farina setacciata (due volte) unita alla farina di nocciole, prelevare 1/10 della massa e unire a questa il burro fuso, quindi aggiungere delicatamente al resto della massa, mettere in stampi e cuocere subito a 180-170° per 20-25 minuti (per tortiere alte 4-4,5 cm), tenendo un cucchiaio di legno fra lo sportello del forno.

Devo dire che con l’aggiunta del burro, questo pds somiglia al classico dolce della nonna, quello che si mangia a merenda senza alcuna aggiunta.

Denso e compatto, si scioglie gradevolmente in bocca, ma è meno spugnoso di quello senza burro.

Consigliabile la bagna, non troppo dolce, se si utilizza farcito.

Io l’ho bagnato con poco caffè amaro, poi l’ho farcito con una crema alla nocciola.

pds nocciola di carlo

Crema alla nocciola 

  • 100 gr. di nocciole tostate
  • 100 gr. di panna fresca
  • 50 gr. di zucchero

Tritare nel mixer le nocciole, fino a quando inizieranno a rilasciare l’olio.

Continuare ad intervalli, per non surriscaldare l’apparecchio, raccogliendo con una spatola le nocciole che si attaccheranno alle pareti del contenitore e riportandole al centro.

Quando si sarà formata un pasta densa, passarla al setaccio (in alternativa, si può utilizzare la pasta di nocciole che si trova in commercio. In genere è già zuccherata, per cui eliminate lo zucchero dagli ingredienti).

Montate la panna con lo zucchero ed amalgamatela delicatamente alla pasta di nocciole.

Tagliate il pan di Spagna in due strati all’altezza di 2 centimetri circa, bagnateli con caffè amaro, farciteli con la crema preparata, poi spalmate con una spatola altra crema sui lati e sulla superficie del dolce.

Tritate grossolanamente una decina di nocciole e rivestite il bordo del dolce.

Mettete in frigo.

Ritagliate da un foglio di acetato un cerchio delle dimensioni del dolce e poggiatelo su carta forno.

Sciogliete a bagnomaria 30 gr. di cioccolato al gianduia con pochissimo burro e versatelo sul disco di acetato, livellandolo bene con una spatola.

Quando sarà raffreddato, staccatelo delicatamente e poggiatelo sul dolce.

Per tagliare il dolce senza rompere il disco di cioccolato, riscaldate leggermente la lama del coltello.

 

Caffè alle nocciole

Attendete il termine della digestione prima di andare sulle montagne russe.

Per l’MTC n° 47 banner1

Plumcake al caffelatte

Il plumcake è sempre gradito. A colazione, merenda, o come coccola serale.

Spesso è accompagnato dal latte o dal caffè. In questo caso, il caffelatte è incorporato. L’impasto è quello supersoffice e semplicissimo del famoso ciambellone all’acqua di Adelaide Melles, che non finirò mai di ringraziare per questa ricetta che ha sollevato le sorti di tanti dopopranzo, feste improvvise e richieste dolciarie dell’ultimo momento. Ne esistono varianti infinite, ma la base è sempre quella. In questo caso, io ho semplicemente sostituito l’acqua con il caffè, ed ho aggiunto una glassa al latte.

Se siete tra i pochi che non conoscono ancora questa ricetta, qui di seguito trovate dosi e procedimento:

  • 250 g di zucchero,
  • 250 g di farina,
  • 3 uova,
  • 130 g di olio di semi di girasole,
  • 130 g di caffè amaro, (la ricetta originale prevede solo acqua)
  • una bustina di lievito,
  • 300 gr. di zucchero a velo
  • 1/2 cucchiai di latte

Montate le uova con lo zucchero per almeno dieci minuti, fino a quando il composto diventerà gonfio e spumoso. E’ importante fargli incorporare molta aria, perché è questo che darà morbidezza al dolce.

Aggiungete l’olio, il caffè e la farina setacciata con lievito mescolando delicatamente con una spatola per non smontare troppo l’impasto.

Imburrate ed infarinate lo stampo da plumcake (o utilizzate, come me, quello in silicone come questo  ) e versatevi il composto, che sarà piuttosto liquido. Resistete alla tentazione di aggiungere farina: deve essere così.

Cuocete in forno già caldo a 180° per 40/45 minuti (fate la prova stuzzicadenti).

Miscelate a freddo lo zucchero a velo con il latte, aggiungendolo poco per volta. Il composto dovrà essere piuttosto denso.

Lasciate raffreddare bene il plumcake, poi rivestitelo con la glassa, aiutandovi con una spatola per lisciarla bene.

Lasciatela solidificare per un paio d’ore.

Il contrasto tra la glassa croccante e la morbidezza del plumcake è strepitoso!

E se vi piace, EatParade viene a prepararlo a casa vostra!

Bicchierini al caffe’

E’ partito tutto da questo stampo: mi piaceva troppo e volevo a tutti i costi utilizzarlo, così ho pensato ai bicchierini al caffe’.

Ammollare in acqua fredda un foglio di colla di pesce, preparare tre tazzine di caffè, lasciare raffreddare un paio di minuti, poi sciogliervi dentro la colla di pesce ben strizzata.

Unire 90 gr. di latte condensato ed amalgamare delicatamente 70 gr. di panna montata.

Mettere sul fondo del bicchierino un po’ di pandispagna (o biscotto, o brioche… quello che avete a disposizione) imbevuto di caffé, versare il semifreddo e mettere in freezer per 5/6 ore.

Togliere mezz’ora prima di consumarlo, guarnire all’ultimo momento con un ciuffetto di panna, un po’ di cacao e due bottoncini di cioccolato.

Fondamentale… il cucchiaino!!!

 

Seguitemi anche su Facebook