Carciofi con salsa di capperi

Carciofi con salsa di capperi

Nella prima parte della mia vita, gli unici carciofi con i quali mi sono trovata a tu per tu erano quelli sott’olio, sulla pizza quattro stagioni.

Poi la svolta: Firenze, università, scuola di cucina. Tra le prime lezioni, la pulizia dei carciofi (se vi torna utile, QUI trovate un tutorial).

Ok, pensai, li ho puliti anche abbastanza bene. E mò, che ci faccio?

Furono preparati in una miriadi di modalità diverse; fritti, impanati, impastellati, in umido, al forno, trifolati, a spicchi, a foglie, a fette, interi, farciti. Continua a leggere “Carciofi con salsa di capperi”

Frittedda, vignarola, garmugia. La minestra povera e ricca.

frittedda

Frittedda, vignarola e garmugìa sono tre piatti sostanzialmente molto simili, ma interpretati in maniera totalmente diversa.

E’ la perfetta rappresentazione di come la stessa ricetta possa raffigurare le differenti realtà italiane dell’epoca.

Parliamo del XVII secolo: la garmugìa era un piatto destinato all’aristocrazia lucchese. Freschi e teneri germogli (pare che il nome “garmugìa” voglia dire proprio “germoglio“), arricchiti da carne macinata, pancetta e crostini di pane abbrustolito e irrorati di olio limpido e aromatico, venivano serviti in porcellane di pregio negli opulenti saloni dei palazzi nobiliari. Un piatto completo e saporito, piuttosto asciutto, servito anche tiepido come accompagnamento. Continua a leggere “Frittedda, vignarola, garmugia. La minestra povera e ricca.”

Coniglio alle erbe con carciofi

Il coniglio, con le sue carni bianche e magre, è un alimento ricco di proteine e a basso contenuto calorico e di colesterolo.

Può essere mangiato da tutti, in qualunque regime dietetico.

Si trova facilmente già a pezzi, in vendita nei supermercati o nelle macellerie.

Non è ancora molto diffuso sulle nostre tavole, ma dovremmo abituarci a consumarlo di tanto in tanto, in alternativa ad altre carni bianche, come pollo o tacchino.

Si presta a molteplici preparazioni, dagli arrosti al ragù ed è adattissimo alla cottura con il sistema sottovuoto #sousvideAlladin.

Ho voluto provare questa ricetta e sono molto soddisfatta del risultato:

Coniglio alle erbe con carciofi.

Coniglio 3

Ingredienti per 4 persone:

  • un coniglio già pulito (circa 1,2 kg di peso totale)
  • 9 carciofi (potete anche usare i cuori di carciofo surgelati)
  • sale, pepe, prezzemolo, origano
  • rametti di rosmarino, salvia, timo, maggiorana
  • un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • sale, pepe e limone per i carciofi

Preparazione:

Pulite i carciofi eliminando il gambo, le foglie esterne e la peluria interna. Ricordatevi di proteggere le mani con i guanti: i carciofi macchiano).

Tagliate i cuori a metà e immergeteli in acqua acidulata con succo di limone.

Tagliate il coniglio in pezzi ed insaporiteli passandoli in sale, pepe, origano e prezzemolo.

Ungete con poco olio il fondo della vasca del #sousvideAlladin e sistematevi i carciofi, cospargendoli con sale e pepe.

Coniglio carciofi cotti

Aggiungete pochissima acqua (quella acidulata in cui sono stati immersi).

Posizionate la griglia di separazione in dotazione e disponetevi i pezzi di coniglio, cospargendoli con le erbe aromatiche.

Coniglio crudo in vasca

Chiudete bene il coperchio, fate il sottovuoto ed infornate a 150° in forno ventilato per un’ora.

Il risultato sarà sensazionale: sapori distinti ed inalterati, carciofi sodi e verdi, coniglio dalla consistenza quasi cremosa, con la carne che si staccherà da sola dalle ossa.

Coniglio cotto

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Risotto ai carciofi e una storia mancata.

Tra poco non si potrà più preparare questo gustoso risotto ai carciofi freschi, per cui approfittiamone!

Anche se, confesso, il risotto ai carciofi non è tra i miei piatti preferiti.

Forse perché il mio primo ricordo è legato ad un piatto preparato davvero male, con pezzi durissimi immasticabili, spine, tocchetti di gambo sfilacciati e assolutamente insapori.

Un disastro totale. E pensare che dovevano servire a far colpo su di me.

Erano gli anni a cavallo tra i ’70 e gli ’80, studiavo lontano da casa e eravamo tutti un po’ hippies, un po’ fricchettoni, molto convinti delle nostre idee controcorrente, e ritrovarmi un corteggiatore d’annata (aveva 10 anni più di me e mi sembrava quasi vecchio), professionista in carriera, con macchinone e bei vestiti e -udite, udite- perfino la cravatta, era una cosa che mi intrigava assai. Soprattutto quando mi invitò a cena all’Enoteca Pinchiorri, che non aveva ancora la sua prima stella Michelin, ma era già molto rinomato.

Tubino nero trafugato dall’armadio della mamma di un’amica, calze a rete, tacchi a spillo e un gran male ai piedi, la serata fu un fallimento totale. Non avevamo argomenti comuni di conversazione, mi sembrava che invecchiasse di un anno ogni minuto, e avevo spine di carciofo tra i denti che mi davano quasi più fastidio di lui. Fine di una storia mai iniziata, non l’ho più rivisto.

In compenso, sono tornata all’Enoteca Pinchiorri, stavolta in ottima compagnia, e ho cambiato radicalmente la mia opinione sulla loro -eccezionale- cucina.

E, con la ricetta di oggi. mi sono rappacificata anche con il risotto ai carciofi.

Ingredienti per 4 persone:

  •  2 carciofi tondi
  • 300 gr. di gamberetti lavati e sgusciati
  • 240 gr. di riso arborio
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di burro
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • sale, pepe, prezzemolo

Pulite bene i carciofi (QUI trovate il tutorial) ed immergeteli in acqua e succo di limone.

Lessateli in acqua salata per 15 minuti, poi scolateli e tagliateli a pezzetti.

Mantenete l’acqua in bollore.

Nella stessa acqua cuocete per 5 minuti i gamberetti, poi toglieteli e teneteli da parte insieme ai carciofi.

In un tegame capiente fate tostare il riso per 2/3 minuti a secco, senza soffritto e senza condimento.

Versate il vino bianco e fate evaporare.

Aggiungete 3/4 mestoli di acqua bollente e date una veloce rimescolata.

Continuate a mescolare spesso: questo libererà l’amido contenuto nel riso e regalerà cremosità al risotto.

Se si asciuga troppo prima della fine della cottura, potete aggiungere altra acqua.

Appena il riso è al dente, unite i carciofi, i gamberetti ed il pepe.

Portare a fine cottura e aggiungete, fuori dal fuoco, una nocciolina di burro.

Servite il risotto ai carciofi con una spolverata di prezzemolo.

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Carciofi gratinati al forno

I carciofi mi richiamano invariabilmente alla mente il datato liquorino “contro il logorio della vita moderna”.

Molti di voi sono troppo giovani per ricordarlo, ma i carciofi per noi cinquantenni-o-su-di-lì erano indissolubilmente legati alla pubblicità del “Carosello”.

In quella scenetta, il protagonista era seduto ad un tavolino piazzato in mezzo alla strada e, indifferente al traffico, agli strombazzamenti, ai rumori e agli schiamazzi, sorbiva imperturbabile il suo amaro a base di cinarina.

La cinarina è la sostanza contenuta nel carciofo, che lo rende un potente disintossicante epatico. E se già cinquant’anni fa c’era bisogno di curarsi il fegato, figuriamoci oggi!

Diamoci dentro, quindi, con i carciofi. Oggi vi suggerisco di prepararli in forno con una ricetta molto saporita.

Carciofi crudi O

Potete consumarli come contorno, come secondo piatto, ma anche come piatto unico per un intervallo lavorativo breve. Vi soddisferanno senza appesantirvi.

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 grossi carciofi
  • 100 g di mollica di pane raffermo
  • 80 g di pecorino crotonese
  • due cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 50 g di acciughe sott’olio
  • una manciata di capperi sotto sale
  • un pizzico di prezzemolo
  • una spolverata di pepe rosso

Procedimento:

Pulire i carciofi (cliccando QUI trovate un utile tutorial)

Sciogliere le acciughe nell’olio extra vergine di oliva, poi aggiungere la mollica di pane sbriciolata e farla insaporire per due/tre minuti, poi toglierla dal fuoco.

Sciacquare bene i capperi sotto l’acqua corrente, poi tritarli ed aggiungerli alla mollica.

Unire il pecorino grattugiato, il pepe ed il prezzemolo.

Sistemare i carciofi, con le foglie ben aperte, in quattro stampi individuali, o in un’unica teglia.

Carciofo aperto V

Farcire i carciofi con il composto ottenuto, aggiungere un dito d’acqua sul fondo e ricoprire con alluminio per alimenti.

Cuocere in forno già caldo a 180° per 40 minuti.

Togliere l’alluminio e accendere il grill per altri 5 minuti.

Servire caldi.

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Crostata salata di verdure miste

Per questa crostata salata ho preparato una sorta di frolla salata, utilizzando l’esubero di LiCoLi.

Questo l’ha resa particolarmente morbida e leggermente alveolata.

L’ho riempita con verdure, e l’ho portata al picnic domenicale: sparita in un lampo!

Provatela, qui c’è la ricetta per uno stampo da 24 cm:

per la frolla:

  • 200 gr. di esubero di LiCoLi (lievito madre in coltura liquida: idratazione 100%),
  • 150 gr. di farina 00,
  • un tuorlo,
  • 30 gr. di maltitolo (ma va bene anche lo zucchero),
  • 20 gr. di sale,
  • 100 gr. di burro

per il ripieno:

  • una zucchina,
  • un peperone,
  • una patata,
  • un carciofo,
  • olio,
  • uno spicchio d’aglio,
  • un peperoncino se piace il piccante,
  • prezzemolo, sale, pepe,
  • un albume,
  • 50 gr. di parmigiano grattugiato,
  • qualche cucchiaio di besciamella (QUI la ricetta).

Fare ammorbidire il burro, impastarlo con il maltitolo (o lo zucchero), poi aggiungere il LiCoLi.

Unire anche il tuorlo e la farina setacciata con il sale.

Stendere l’impasto nella teglia, lasciandone un po’ per le strisce di copertura,  e mettere in frigo per un paio d’ore almeno.

Pulire le verdure e tagliarle in pezzetti piccoli. Lessare per dieci minuti i tocchetti di patata e di carciofo.

Soffriggere nell’olio l’aglio ed il peperoncino, poi schiacciarli e toglierli. Mettere le verdure e lasciare insaporire per un quarto d’ora circa, aggiungendo poca acqua se necessario. Poi aggiungere sale, pepe e prezzemolo.

Quando saranno intiepidite, amalgamare con la besciamella, il parmigiano e l’albume montato a neve.

Riempire la crostata con il composto, guarnire con le strisce di impasto lasciato da parte ed infornare a 200° per 40 minuti.

Ottima anche tagliata a quadratini per un buffet fingerfood, questa crostata salata il giorno dopo è ancora più buona.

Da EatParade con gusto!

Pacchetto di panpizza ai carciofi

Pacchetto di panpizza

Questo originale pacchetto di panpizza ai carciofi è realizzato con il lievito di birra fresco in panetto. Dal momento che non amo utilizzarne molto, ho iniziato la mattina, allungando i tempi di lievitazione, per avere il mio pacchetto pronto per cena.

Ecco gli ingredienti:

  • 500 gr. di farina (200 di 00, 200 di Manitoba e 100 di 0),
  • 6 gr. di lievito di birra fresco,
  • 300 ml. di acqua,
  • 2 cucchiai di olio,
  • un cucchiaino di sale,
  • 50 gr. di prosciutto cotto a fette,
  • olive nere snocciolate,
  • cuori di carciofi sbollentati per dieci minuti (QUI è descritto come pulirli),
  • 100 gr. di mozzarella di bufala.

Sciogliere il lievito in 50 gr. di acqua tiepida ed impastarlo con 100 gr. di farina Manitoba. Formare un panetto e lasciarlo lievitare per 7/8 ore.

Fare la fontana con il resto della farina, mettere al centro il panetto lievitato, l’olio e metà dell’acqua rimasta, ed iniziare ad impastare (se si fa con la planetaria basteranno pochi minuti).

Aggiungere altra acqua, poco per volta, ed il sale. Si dovrà ottenere un impasto della consistenza del… lobo dell’orecchio! Ebbene si, è il parametro migliore per capire se l’impasto va bene. Impossibile sbagliare!

A questo punto raccogliere l’impasto a palla e mettere in forno con la luce accesa, in una ciotola capiente e leggermente unta, coperta da un canovaccio, fino al raddoppio (un paio d’ore).

Insaporire per cinque minuti i carciofi in un tegame con olio, aglio, sale e peperoncino. Farli raffreddare e tagliarli a tocchetti.

Scolare, strizzandola bene, la mozzarella e tagliarla a pezzetti insieme alle olive ed al prosciutto.

Prendere l’impasto lievitato e dividerlo molto delicatamente in 6 pezzi. Stenderli in forma il più possibile quadrata.

Farcire i quadrati di pasta con il ripieno preparato e richiudere due lembi opposti uno sull’altro. Prendere gli altri due lembi ed unirli al centro pizzicandoli (se li inumidite con un po’ di acqua tengono meglio).

Lasciare riposare il tempo di portare il forno a 220° di temperatura, poi infornare il pacchetto di panpizza ai carciofi. Dopo dieci minuti abbassare la temperatura a 190° e cuocere per un’altra mezz’ora. Se si dovesse scurire troppo, copritelo con un foglio di alluminio.

Volendo accorciare i tempi, potete usare tutto il cubetto di lievito (25 gr.) e saltare il preimpasto. Si può impastare direttamente il tutto (lasciando il sale sempre per ultimo) e basteranno un paio di ore di lievitazione.

Da EatParade con gusto!

Panzerottini ripieni ai carciofi

I panzerottini ripieni ai carciofi con il loro interno morbido e saporito, non richiedono condimenti particolari.

E’ sufficiente del burro aromatizzato a piacere, o un sugo leggero di pomodoro fresco.

Ovviamente, consiglio di prepararli con i carciofi freschi, quando sono di stagione, ossia in primavera. Nulla vieta di utilizzare i cuori di carciofo surgelati, ma non è certo la stessa cosa.

Gli ingredienti per 4 persone: due carciofi di media grandezza, freschi e teneri, due patate piccole, o una grande, due spicchi di aglio, uno scalogno, prezzemolo, mentuccia o timo, sale, peperoncino, olio evo, 300 gr. di farina 00, un uovo, un bicchiere di acqua.

Preparate l’impasto per i panzerottini: setacciate la farina sulla spianatoia, fate la fontana e versate l’albume dell’uovo e metà del bicchiere d’acqua.

Iniziate ad impastare con forza, avvolgendo e sbattendo la pasta ed aggiungendo poco per volta altra acqua, fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso.

Lasciatelo riposare coperto da un canovaccio. Nel frattempo, preparate il ripieno.

Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti. Pulite e tagliate a pezzetti i carciofi (QUI è spiegato come fare).

Lessate i panzerottini ripieni ai carciofi per dieci minuti in acqua bollente.

Soffriggete in olio evo l’aglio ed il peperoncino; schiacciateli e toglieteli.

Aggiungete all’olio lo scalogno tritato fine. Appena inizia a dorare aggiungete patate e carciofi.

Versate un bicchiere di acqua , salate e coprite con un coperchio.

Lasciate cuocere per quindici minuti, poi scolate bene, aggiungete il prezzemolo, la mentuccia (o il timo) e passate tutto nel mixer. Lasciate raffreddare.

Riprendete l’impasto, stendetelo sottile e ritagliate dei dischi. Farciteli con il ripieno, spennellate i bordi con il tuorlo dell’uovo e chiudeteli bene.

Se non avete l’apposito stampo, potete usare un bicchiere e sigillarli con i rebbi di una forchetta.

Lasciateli asciugare per un’ora circa, poi cuocete i panzerottini ripieni in acqua bollente poco salata.

Da EatParade con gusto!