Quattro chiacchiere con Iginio, un libro non perduto

Carnevale = chiacchiere con zucchero a velo, da sempre.

Ora: tutti parlano della loro “solita” ricetta, di quella storica, di quella tramandata, di quella di sicura riuscita. Io non ce l’ho e mi sento in difficoltà. Nel senso che ogni anno sperimento una ricetta nuova, ma alla fine non ricordo quale sia stata la migliore. Quello che so per certo è che a) le chiacchiere fritte sono più buone di quelle al forno b) ripiene, sono ancora più buone c) se cerchi bene, trovi tutto.

Anche il libro “Non solo zucchero – vol. 2” di Iginio Massari che avevi dato per disperso e che il marito aveva utilizzato come supporto da ginocchia per smanettare con il pc sul divano, e poi era finito sotto il plaid.

Santa pace.

Ingredienti

  • 500 g di farina manitoba
  • 60 g di zucchero
  • 60 g di burro morbido
  • 175 g di uova
  • 5 g di sale fino
  • 50 g di marsala
  • la buccia grattugiata di un limone
  • i semi di un baccello di vaniglia (ho usato l’estratto)
  • olio di arachide per friggere q.b.
  • zucchero a velo per spolverare q.b.
  • un uovo sbattuto
  • crema di nocciole
Con la sac à poche ed un beccuccio largo, formate delle strisce di crema alla nocciola su un foglio di carta forno, lunghe un paio di centimetri, poi sistemate il foglio su un vassoietto e mettetelo in freezer.
Fate la fontana con la farina, mettete al centro tutti gli altri ingredienti ed impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo, liscio e vellutato.
Copritelo con pellicola alimentare e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per circa un’ora.
Stendete l’impasto molto sottilmente, penultima tacca della macchina per tirare la sfoglia e tagliate dei rettangoli lunghi 4/5 centimetri e larghi 3.
Su metà dei rettangoli sistemate una striscetta di crema fredda.
Spennellate i bordi con l’uovo sbattuto e sigillate con l’altra metà.
Immergete poche chiacchiere alla volta in abbondante olio di arachide bollente. Sono sufficienti pochi secondi di cottura.
Rigiratele una volta sola, poi toglietele e fatele scolare su carta assorbente per togliere l’eccesso di olio.
Cospargetele, ancora tiepide, con abbondante zucchero a velo.
Interessante l’uso della manitoba, che assorbe meno olio e fa gonfiare le chiacchiere con crema velocemente.
Io le ho tenute una tacca più spesse, per paura che si rompessero in cottura, e son venute ugualmente buone.
Che dire? Massari è un Maestro, e le sue ricette sono di sicura riuscita, nonostante le modifiche di una incompetente.
Potrei decidere che questa sarà la mia “solita” ricetta, da qui in avanti.

Chiacchiere con lievito madre

La presenza del lievito nella ricetta delle chiacchiere (o frappe, che dir si voglia) è oggetto di molte discussioni. Probabilmente dipende dalla tradizione locale di questi dolci fritti, tipicamente carnevaleschi. Io ho elaborato una variante con l’utilizzo del LM.

Chiacchiere con lievito madre

Ingredienti:

  • 100 gr. di LM (idratazione 50%) rinfrescato,
  • 435 gr. di farina,
  • 50 gr. di zucchero,
  • un uovo e due tuorli,
  • mezzo bicchiere di vermouth o vino bianco,
  • un pizzico di sale,
  • olio per friggere,
  • zucchero a velo per decorare.

Impastare bene tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.

Lasciare riposare il panetto su un piano infarinato, coperto da un canovaccio, per 2/3 ore.

Tagliare il panetto in pezzi e stendere le sfoglie, piuttosto sottili, con la macchina per la pasta.

Tagliare le sfoglie con la rotella dentata a strisce di circa 4/5 cm. di larghezza.

Lasciare riposare per un’altra mezz’ora, poi friggere in abbondante olio bollente, fino a doratura.

Lasciare raffreddare le chiacchiere con lievito madre su carta assorbente e cospargerle  di zucchero a velo.

In alternativa, si può utilizzare cacao zuccherato, glassa colorata o al cioccolato, glassa bianca e monpariglia.

 

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