Coniglio con olive e pomodori ciliegini in umido

Coniglio con olive

Quando frequentavo le scuole elementari, a volte andavo a fare i compiti da una compagna che abitava vicino a me. Aveva un coniglio che adorava, si chiamava Fuffi.

Era bianco e grigio, non particolarmente bello anzi, a me puzzava un po’ e una volta mi morse un dito, ma Lucia impazziva per quella bestiola. Gironzolava liberamente per casa e te lo ritrovavi tra i piedi all’improvviso, a rischio inciampo. Continua a leggere “Coniglio con olive e pomodori ciliegini in umido”

Coniglio in umido con olive, noci e pinoli.

Il coniglio in umido con olive e pinoli è generalmente definito “alla ligure”.

Ma, per essere davvero ligure, si dovrebbero utilizzare olive taggiasche, olio locale, conigli provenienti dagli innumerevoli allevamenti del ponente ligure, da cui ha avuto origine la ricetta.

In Calabria, terra ricca di prodotti di eccellenza, abbiamo la fortuna di avere grandi estensioni di oliveti, che, oltre a olive dal sapore intenso e stuzzicante, regalano anche un ottimo olio.

I pinoli ci sono; aggiungiamo anche le noci che sono dolci e squisite; per la cipolla non spendiamo troppe parole, abbiamo la nostra rossa di Tropea che è sempre vincente.

Con l’aggiunta di erbe aromatiche e sapori decisi, abbiamo tutti gli ingredienti.

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Ecco che il nostro coniglio in umido diventa automaticamente “alla calabrese”.

Il coniglio ha una carne bianca e tenera, con pochissimo grasso, adatta a quasi tutti i regimi dietetici.

Queste sue caratteristiche la rendono tuttavia anche difficile da cucinare: è una carne che tende ad asciugarsi e diventare stopposa, proprio per l’assenza di grasso.

La difficoltà sta quindi nell’indovinare i tempi di cottura, che sia in forno, in padella, o in umido come nel nostro caso.

Anche tagliarlo non è semplicissimo, ma l’importante è cercare di avere dei pezzi pressappoco della stessa grandezza. Utilizzate una mannaietta e regolatevi sulla misura delle zampe posteriori, che andranno lasciate intere.

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La soluzione migliore è comunque comprarlo già in pezzi, o farlo tagliare dal macellaio.

E adesso passiamo agli ingredienti e al procedimento.

CONIGLIO IN UMIDO CON OLIVE, NOCI E PINOLI

Per 4 persone:
– un coniglio da 1,2 kg circa, pulito e tagliato in pezzi
– 100 g di olive verdi e nere snocciolate
– 50 g di pinoli
– 30 g di noci tritate
– una cipolla di Tropea
– due spicchi di aglio
– un peperoncino piccante (a piacere)
– salvia, alloro, timo, rosmarino, maggiorana
– due cucchiai di olio extravergine di oliva
– un bicchiere di vino rosso Cirò
– un bicchiere di brodo di carne (potete ricavarlo dagli scarti del coniglio, fatti bollire con sedano, carota, cipolla e sale)
– due cucchiai di semola di grano duro rimacinata

Mettete i pezzi di coniglio a macerare in frigo per qualche ora immerso nel vino, con le erbe aromatiche.
Pulite e tritate l’aglio e la cipolla.
Soffriggeteli nell’olio con il peperoncino a pezzetti.
Passate i pezzi di coniglio ben asciugati nella semola e dorateli nell’olio caldo.
Aggiungete le olive, i pinoli e le noci e attendete qualche secondo, il tempo di rigirare i pezzi di coniglio un paio di volte.
Versate il vino ben filtrato e lasciate evaporare.
Aggiungete il brodo, coprite e fate cuocere a fuoco lento per 30 minuti.

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Coniglio alle erbe con carciofi

Il coniglio, con le sue carni bianche e magre, è un alimento ricco di proteine e a basso contenuto calorico e di colesterolo.

Può essere mangiato da tutti, in qualunque regime dietetico.

Si trova facilmente già a pezzi, in vendita nei supermercati o nelle macellerie.

Non è ancora molto diffuso sulle nostre tavole, ma dovremmo abituarci a consumarlo di tanto in tanto, in alternativa ad altre carni bianche, come pollo o tacchino.

Si presta a molteplici preparazioni, dagli arrosti al ragù ed è adattissimo alla cottura con il sistema sottovuoto #sousvideAlladin.

Ho voluto provare questa ricetta e sono molto soddisfatta del risultato:

Coniglio alle erbe con carciofi.

Coniglio 3

Ingredienti per 4 persone:

  • un coniglio già pulito (circa 1,2 kg di peso totale)
  • 9 carciofi (potete anche usare i cuori di carciofo surgelati)
  • sale, pepe, prezzemolo, origano
  • rametti di rosmarino, salvia, timo, maggiorana
  • un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • sale, pepe e limone per i carciofi

Preparazione:

Pulite i carciofi eliminando il gambo, le foglie esterne e la peluria interna. Ricordatevi di proteggere le mani con i guanti: i carciofi macchiano).

Tagliate i cuori a metà e immergeteli in acqua acidulata con succo di limone.

Tagliate il coniglio in pezzi ed insaporiteli passandoli in sale, pepe, origano e prezzemolo.

Ungete con poco olio il fondo della vasca del #sousvideAlladin e sistematevi i carciofi, cospargendoli con sale e pepe.

Coniglio carciofi cotti

Aggiungete pochissima acqua (quella acidulata in cui sono stati immersi).

Posizionate la griglia di separazione in dotazione e disponetevi i pezzi di coniglio, cospargendoli con le erbe aromatiche.

Coniglio crudo in vasca

Chiudete bene il coperchio, fate il sottovuoto ed infornate a 150° in forno ventilato per un’ora.

Il risultato sarà sensazionale: sapori distinti ed inalterati, carciofi sodi e verdi, coniglio dalla consistenza quasi cremosa, con la carne che si staccherà da sola dalle ossa.

Coniglio cotto

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Coniglio alla melagrana

Coniglio alla melagrana:

ricetta leggera, adatta ad ogni età. La carne di coniglio è povera di calorie e colesterolo, ma ricca di proteine. Indicata in ogni tipo di dieta. E’ una carne asciutta, i pezzi sono piccoli, pertanto non adatti a lunghe cotture. Da prediligere, quindi, arrosti o ricette in umido. E’ una carne bianca, come il pollo ed il tacchino, ma ha un retrogusto selvatico che va rimosso con un paio di giorni di frollatura. La melagrana (o granata), frutto di inizio inverno, è poco diffuso e non apprezzato come merita. Aldilà di qualche sciroppo, o come decorazione di insalate, non appare spesso sulle nostre tavole. In effetti il suo consumo è alquanto laborioso: la buccia è dura, l’estrazione nei semi lunga e noiosa; i semi stessi a volte sono legnosi ed aspri, vanificando gli sforzi fatti. Però, quando se ne trova uno buono… ah, che piacere! Si può utilizzare per una ricetta così, aggiungendo un ingrediente che darà un tocco orientaleggiante, richiamando l’India, che è tra le terre d’origine di questo frutto brillante.

Fate imbiondire in olio e burro una cipolla tritata. Passate i pezzi di coniglio in farina miscelata a sale, rosmarino tritato ed un pizzico di …ecco il tocco in più: il curry. Ma attenzione: quello dell’India del Sud, con il peperoncino! Darà un lieve sentore piccante ed aromatico, in contrasto con il dolce del coniglio e della melagrana! Rosolate i pezzi nel condimento, facendoli dorare bene da tutti i lati. Spremete i chicchi di due melagrane (conservate qualche chicco per guarnizione) ed un limone, ed aggiungete il succo al coniglio. Coprite con un mestolo di acqua e lasciate asciugare (una ventina di minuti circa). Togliete il coniglio ed aggiungete un cucchiaio della farina insaporita al fondo di cottura. Appena il sugo comincia a rapprendersi, versatelo sui pezzi di coniglio e guarnite con i chicchi di melagrana rimasti.