Krapfen golosi alla crema di nocciole

Per la giornata che il Calendario del Cibo Italiano dedica a krapfen e bomboloni, ho rispolverato una ricetta che a suo tempo mi è piaciuta molto.

I krapfen si sa, sono buoni al naturale, anche se non proprio leggerissimi, dal momento che sono fritti.

Esistono anche le varianti al forno, ma chiaramente “perdono” un po’. Ed allora, se dobbiamo trasgredire, facciamolo come si deve, rendendoli ancora più golosi con la farcitura! La ricetta l’ho presa tempo fa dalla Enciclopedia della Cucina Italiana, e trovo che sia tra le migliori tra tutte quelle che ho sperimentato.

Ingredienti:

  • 400 gr. di farina,
  • 100 gr. di burro,
  • 4 uova,
  • 150 gr. di zucchero,
  • 15 gr. di lievito di birra,
  • strutto (o olio) per friggere, sale.

Sciogliere il lievito in 1 dl. di acqua tiepida e lavorarlo con 100 gr. di farina fino ad ottenere un impasto consistente. Coprire con un canovaccio e tenere il lievitino nel forno con la lucina accesa per 60 minuti.

Sciogliete il burro e lasciatelo intiepidire.

Fate la fontana con la farina rimasta, miscelata a 100 gr. di zucchero ed un pizzico di sale, e rompetevi dentro le uova.

Versate anche il burro ed impastate energicamente, unendo anche il lievitino.

Raccogliete l’impasto a palla e sistematelo in una terrina infarinata. Coprite e fate lievitare per circa due ore in luogo tiepido.

Quando l’impasto sarà raddoppiato, lavoratelo per qualche minuto, poi dividetelo in palline grosse come un uovo. Appiattitele, disponetele su un telo infarinato, coprite con un altro telo e lasciate riposare per un’ora.

Friggete i krapfen uno/due per volta in abbondante strutto (o olio) bollente, girandoli una volta sola.

Sgocciolateli e posateli su un foglio di carta assorbente.

Farcite i krapfen con crema alla nocciola, aiutandovi con una siringa da pasticceria.

Spolverateli con lo zucchero rimasto e divorateli caldi: è un consiglio da EatParade con gusto! 

 

Frittelle di acacia al miele

Le frittelle di acacia al miele mi ricordano la mia infanzia, e la mia amata nonnina che le preparava di nascosto, perché altrimenti non le avrei dato il tempo: i fiori di acacia mi piacevano anche crudi, presi direttamente dall’albero.

Adesso, appena si affaccia la primavera, sorveglio attentamente l’acacia sotto casa, in attesa che facciano la loro comparsa quei profumatissimi grappoli bianchi. E poi li preparo con l’esubero di LiCoLi, o con una pastella di acqua e farina. Continua a leggere “Frittelle di acacia al miele”

Castagnole in bagna di rhum

Non c’è Carnevale senza castagnole, ma confesso che le preparo anche in altri periodi dell’anno: mi piace sperimentare nuovi sapori, come l’aggiunta di un pizzico di cacao nell’impasto, o la copertura di glassa al cioccolato o caramello.

In questa variante, le ho immerse in una bagna di rhum. Ottime!

Ingredienti:

  • 150 gr. di farina,
  • 50 gr. di fecola,
  • 1 uovo e 1 albume,
  • 50 gr. di zucchero,
  • la scorza grattugiata di un limone,
  • un cucchiaino raso di lievito per dolci,
  • un cucchiaio di olio evo,
  • un pizzico di sale,
  • olio per friggere.

Per la bagna: un bicchiere di rhum, un bicchiere di acqua, due cucchiai di zucchero.

Sbattete leggermente l’uovo e l’albume con lo zucchero, unite la farina e la fecola setacciate con il lievito, poi la scorza grattugiata ed impastate bene aggiungendo l’olio ed in ultimo il sale.

Lasciate riposare l’impasto per mezz’ora, poi formate delle palline della grandezza di una noce e friggetele in abbondante olio.

Portate a bollore l’acqua con lo zucchero; se volete eliminare parte dell’alcool, unite anche il rhum, diversamente aggiungetelo allo sciroppo freddo.

Mettete la bagna in una ciotola che contenga le castagnole di misura, ed immergetele nella bagna rigirandole ogni tanto.

Sono veramente molto buone, queste castagnole, ma attenzione: una tira l’altra!