Frittata tarassaco e pancetta

Frittata tarassaco e pancetta

FRITTATA DI TARASSACO E PANCETTA

PER 4 PERSONE

  • 600 g di tarassaco
  • 6 uova
  • 80 g di pancetta tesa in un solo pezzo
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine d’oliva
  • sale
  • pepe

Mondate il tarassaco e sciacquatelo sotto acqua corrente.

In una pentola scaldate abbondante acqua salata, tuffatevi il tarassaco e cuocetelo per 5 minuti. Poi scolatelo, lasciatelo intiepidire e strizzatelo.

Tagliatelo con un coltello in modo da spezzettarlo grossolanamente.

Sbucciate l’aglio e schiacciatelo con il palmo della mano.

Tagliate a bastoncini la pancetta, mettetela in una padella antiaderente con l’aglio e fatelo dorare a fuoco medio alto.

Eliminate l’aglio, aggiungete il tarassaco, saltatelo qualche istante e poi lasciatelo intiepidire.

Sbattete le uova con sale e pepe, aggiungete il tarassaco, mescolate e fate riposare per 10 minuti.

Scaldate un filo d’olio in una padella antiaderente, versatevi il composto di uova ed erbe e cuocete a fuoco medio basso finché anche la superficie inizierà a rapprendersi.

A questo punto girate la frittata con l’aiuto di un coperchio o di un piatto, terminate la cottura e servitela tiepida.

Frittata tarassaco e pancetta

(da Sale & Pepe – Maggio 2020)

Fagiolini serpente al forno, una frittata soffice soffice

Per quanto si seguano blog, riviste, corsi, trasmissioni tv, pagine di cucina, arriva sempre quello stramaledettissimo giorno in cui non si sa assolutamente cosa mettere in tavola. Ed è proprio in giorni come quelli che, inaspettatamente, nascono ricette strepitose.

In un giorno così mi ero lasciata tentare dall’acquisto dei fagiolini serpente. Li conoscete? Sono sottilissimi e lunghi lunghi. Continua a leggere “Fagiolini serpente al forno, una frittata soffice soffice”

The day after spaghettata di mezzanotte

the day after

The day after” è il titolo di un film del filone catastrofico tanto di moda negli anni 80, che ipotizzava la situazione dopo un attacco nucleare.

Considerato che una spaghettata di mezzanotte come si deve è anche peggio di un attacco nucleare, proviamo ad immaginare cosa succede il giorno dopo.

The day after la spaghettata, inizia molto tardi: se mangi fino alle 3 di certo non ti alzi prima delle 10, e pure a fatica.

L’erbetta del giardino, che fino al pomeriggio precedente era verde, vispa e arzilla e puntava energicamente verso il cielo, oggi è tristemente spiaccicata contro il terreno, calpestata da una mandria di bisonti inferociti con tanto di tribù indiana al seguito. Anche il colore sembra virare verso il grigiastro spento, ma forse sono gli occhi ancora mezzi chiusi che non mettono perfettamente a fuoco. Continua a leggere “The day after spaghettata di mezzanotte”

Nghiambara o nchiambara, la frittata senz’uovo con cipolle di Tropea

nchiambara

La nghiambara, o ‘nchiambara, o ‘nghiammara, gnammara o maiatica: non è altro che una frittata di cipolle senza uova; piatto povero tipico della Calabria, si prepara rigorosamente con cipolle di Tropea.

La cipolla, si sa, fa bene: contiene antiossidanti, previene l’infarto, è un sedativo naturale, favorisce la digestione, abbassa la glicemia… in più, la cipolla di Tropea (I.G.T. e I.G.P.) ha un gusto particolare che la rende unica.

Come si prepara questa gustosissima frittata? Semplicissimo:

  • Una cipolla di Tropea,
  • 150 gr. di farina,
  • 150 ml. di acqua,
  • sale,
  • olio per friggere.

Sbucciare ed affettare la cipolla.

Farla appassire in padella, aggiungendo un poco di acqua (non deve colorire).

Preparare una pastella fluida con farina, acqua e sale. Asciugare bene le cipolle e mescolarle alla pastella.

Riscaldare l’olio in un padella larga (la ‘nghiambara deve essere piuttosto sottile) e versarvi la pastella con le cipolle.

Appena cotto un lato, girarla come una frittata e completare la cottura.

All’ultimo momento, se si vuole, si può aggiungere una spolverata di pepe oppure di pecorino grattugiato.

Facile, vero? Ma vi assicura che è davvero buonissima!

Proponete la nghiambara tagliata a quadrotti in un buffet fingerfood, magari accompagnata da un cubetto di pecorino fresco poggiato sopra la nghiambara quando è ancora calda, in modo che si sciolga appena… è un suggerimento da EatParade con gusto!

Asparagi e luganega in frittata

Una frittata di asparagi e luganega?

Si, ma di asparagi selvatici, o asparagina.

Lo confesso, non amo particolarmente gli asparagi. Li cucino, li mangio, ma non sono tra i miei alimenti preferiti. Però adoro gli asparagi selvatici, l’asparagina; nelle pizze rustiche, nelle quiche, ma soprattutto nella frittata.

Un piatto di una semplicità immensa, ed altrettanto buono. Bastano pochi ingredienti: Continua a leggere “Asparagi e luganega in frittata”