Frittelle di ricotta fresca per le cronache dal bunker

Tra qualche tempo a me, o ad altri, potrebbe ricapitare sotto gli occhi questa ricetta di frittelle di ricotta.

Sarà passato qualche mese da oggi, magari qualche anno.

Mi chiedo se saremo uguali a ieri, o se l’esperienza di questo periodo ci avrà cambiati in qualche modo.

Io di certo, al termine di questa quarantena forzata da pandemia di Covid-19 sarò MOLTO cambiata, almeno fisicamente. Avrò almeno 10 chili in più, soprattutto se non smetto di cucinare per passare il tempo. Continua a leggere “Frittelle di ricotta fresca per le cronache dal bunker”

Fiori di zucca ripieni di nduja

Fiori di zucca ripieni di nduja

Ecco, è già scritto tutto nel titolo del post: fiori di zucca ripieni di nduja.

E pecorino. E passati in pastella. E poi fritti. E che ve lo dico a fà? Spizzicando e spizzuliando, non fanno nemmeno in tempo ad arrivare in tavola.

Il Doc ha un improvviso ed insopprimibile desiderio della mia vicinanza e per ogni visita ruba una frittellina.

Dal momento che è una ricetta gluten free, ne metto da parte un paio per mamma. Continua a leggere “Fiori di zucca ripieni di nduja”

Lumache inpittuliate: lo stuzzichino che non ti aspetti

Le lumache inpittuliate (che poi sono, in realtà, chiocciole), nascono dall’esigenza di presentare questi squisiti, ma poco apprezzati, gasteropodi, in maniera… camuffata.

Ammetto che anch’io sono sempre stata alquanto restìa all’approccio, ma da quando ho scoperto le chiocciole dell’azienda Iusi in vendita da Corte Italiana, ho iniziato a rivalutarle.

Mi ero ripromessa di farle assaggiare ad alcuni amici assolutamente contrari all’idea perchè ero sicura che alla fine le avrebbero apprezzate.

Così, approfittando della giornata dedicata alle lumache nel Calendario del cibo Italiano, li ho invitati a cena e le ho preparate sotto forma di “pittulille“. Continua a leggere “Lumache inpittuliate: lo stuzzichino che non ti aspetti”

Sgonfiotti alle olive – perché lui li chiama così

Perché sgonfiotti?

Perché tanti anni fa mio figlio, vedendomi sgonfiare l’impasto ben lievitato che avevo preparato, e suddividerlo in pezzetti, mi chiese: “mamma, perché fai tutti quegli sgonfiotti?” Da allora, queste palline ripiene, facili da preparare e ottime come antipasto, merenda o buffet fingerfood, nella mia EatParade si chiamano così.

Volete provare? Allora preparate questi ingredienti, per 15 sgonfiotti:

  • 300 gr. di farina 00
  • 180 gr. di acqua
  • un cucchiaino di olio di semi di girasole
  • 4 gr. di sale
  • un pizzico di zucchero
  • mezzo cubetto di lievito di birra
  • 100 gr. di mozzarella
  • 15 olive verdi
  • sale e pepe

Sciogliete il lievito in poca acqua leggermente intiepidita, con lo zucchero.

Impastate bene con la farina e la restante acqua.

In ultimo, aggiungete l’olio ed il sale, e continuate ad impastare fino ad ottenere una palla morbida e liscia.

Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola, coperta da uno strofinaccio, in un posto riparato. L’ideale è il forno con la lucina accesa. Lasciatelo fino al raddoppio (3/4 ore).

Tagliate la mozzarella a dadini, lasciatela scolare bene ed asciugatela, poi insaporitela con sale e pepe. Snocciolate le olive.

Riprendete l’impasto, sgonfiatelo delicatamente e suddividetelo in quindici pezzi.

Schiacciate ogni pezzo e sistemate al centro un’oliva ed un dadino di mozzarella, poi richiudete i lembi e sigillatelo bene, arrotolandolo tra le mani.

Lasciate riposare le palline così formate per 10/15 minuti. Nel frattempo, riscaldate abbondante olio in un tegame dai bordi alti (potete usare anche la friggitrice).

Friggete gli sgonfiotti due/tre per volta, togliendoli appena dorati.

Passateli sulla carta assorbente, e serviteli caldi.

 

Frittelle di acacia al miele

Le frittelle di acacia al miele mi ricordano la mia infanzia, e la mia amata nonnina che le preparava di nascosto, perché altrimenti non le avrei dato il tempo: i fiori di acacia mi piacevano anche crudi, presi direttamente dall’albero.

Adesso, appena si affaccia la primavera, sorveglio attentamente l’acacia sotto casa, in attesa che facciano la loro comparsa quei profumatissimi grappoli bianchi. E poi li preparo con l’esubero di LiCoLi, o con una pastella di acqua e farina. Continua a leggere “Frittelle di acacia al miele”

Pastella per frittelle con LiCoLi

Esubero di lievito madre… l’incubo ricorrente, il dilemma costante. Proprio non riesco a buttarlo via. E così stavolta è diventato pastella per frittelle

150 gr. di LiCoLi (idratazione 100%) non rinfrescato da 5 gg.

Fiori di zucca lavati, asciugati e farciti con un dado di mozzarella e un pezzetto di acciuga. Passati nella pastella così com’era (senza nemmeno un’aggiunta di sale, vista l’acciuga). Fritti in olio abbondante. Croccanti e gonfi. Fantastici.

Però è rimasta un po’ di pastella. Aggiungo un uovo, un cucchiaio di farina, sale, pepe e gamberetti.

Le cucchiaiate nell’olio bollente gonfiano, e gonfiano e gonfiano. Ma che buone!!!