Nella prima parte della mia vita, gli unici carciofi con i quali mi sono trovata a tu per tu erano quelli sott’olio, sulla pizza quattro stagioni.
Poi la svolta: Firenze, università, scuola di cucina. Tra le prime lezioni, la pulizia dei carciofi (se vi torna utile, QUI trovate un tutorial).
Ok, pensai, li ho puliti anche abbastanza bene. E mò, che ci faccio?
Furono preparati in una miriadi di modalità diverse; fritti, impanati, impastellati, in umido, al forno, trifolati, a spicchi, a foglie, a fette, interi, farciti. Continua a leggere “Carciofi con salsa di capperi”→
“Saranno serviti allora dei funghi trifolati, pomposamente elogiati dal solito cacciatore maniaco: — «Li ho raccolti io stesso tutti, tra una pernice e una lepre, nei boschi pistoiesi inzuppati di pioggia. Sono funghi di ogni specie, eccettuata quella velenosa… A meno che la mia miopia mi abbia giuocato un brutto scherzo. Ad ogni modo sono così ben cucinati che vi consiglio di addentarli audacemente. Io non esito, pur temendone alcuni qui dentro assolutamente mortali». Scoppia naturalmente una gara eroica. — «Sono tanto buoni» — dice la sposa. — «Non hai paura, amore?» — «Li temo meno dei tuoi probabili tradimenti, brutto!» Allora, certo un po’ presto, si mette a urlare tenendosi la pancia il solito bellimbusto di tutti i pranzi di nozze. Farà finta di soffrire o realmente sarà torturato da dolori di origine misteriosa lontana o vicina?
Anche questo mese il Club del 27 propone una selezione di ricette particolari, gustose, stagionali e perfette per ogni occasione.
QUI ne troverete molte altre, tutte a base di funghi o castagne.
Io ho la grande fortuna di abitare ad un passo dalla Sila, dove funghi e castagne si trovano in abbondanza, per cui avevo solo l’imbarazzo della scelta.
Se vi piace passeggiare tra i boschi in cerca di funghi, ci sono regole e consigli basilari da seguire:
non strappate i funghi, ma tagliateli alla base con un coltello affilato;
puliteli sul posto, in modo che le spore ricadano sul terreno;
utilizzate cestini di vimini e non buste di plastica;
sistemate i funghi raccolti su fogli di giornale: l’odore dell’inchiostro attira all’esterno gli eventuali parassiti presenti nel fungo;
non consumate più di 2/300 gr. di funghi al mese;
fateli sempre controllare da un esperto;
abbiate cura dei boschi e dei luoghi che attraversate;
munitevi dell’apposito tesserino.
I funghi sono organismi eterotrofi, ovvero assorbono il loro nutrimento dall’ambiente esterno, attraverso le loro pareti spugnose, ecco perché è sconsigliato raccoglierli in luoghi fortemente inquinati: nella vicinanza di discariche ad esempio, o nei pressi di strade trafficate.
Mio padre era un appassionato cercatore di funghi. Soprattutto porcini, che qui in Sila si trovano con relativa facilità. Però non li mangiava. Lui amava la sfida, la sorpresa, la soddisfazione del ritrovamento. Ma in particolare godeva della passeggiata tra i boschi, di solito in mia compagnia (mai andare per boschi da soli, me lo ripeteva sempre).
Secondo lui era un’esperienza multisensoriale e se ne doveva gustare ogni attimo. Io amavo molto questi momenti trascorsi insieme, anche se dell’esperienza in se’ comprendevo ben poco. A distanza di tempo ho poi capito cosa volesse dire. Continua a leggere “Tartare di porcini, acciughe e noci”→
A me una crostata salata integrale attira molto più di una dolce. Se poi la base è una ricetta di Christophe Felder, vabbé, parliamone.
Io ho avuto l’ardire di modificarla, e per questo brucerò nelle fiamme dell’inferno, però è stata divorata in un lampo e allora direi che ne è valsa la pena. Magari me la caverò con qualche secolo di purgatorio e amen.
La ricetta è questa.
Crostata salata integrale piccante
Ingredienti
160 g di farina 0
40 g di farina integrale
5 g di sale
90 g burro a pezzetti
1 uovo
20 g di acqua fredda
300 g di funghi porcini puliti
due spicchi di aglio
un peperoncino piccante
prezzemolo fresco
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
un albume
Lavorate il burro morbido con la farina fino a quando sarà stato completamente incorporato. Per evitare di riscaldarlo troppo io uso un tarocco, o la lama di un coltello, come mi insegnarono le mitiche sorelle Simili, tanti anni fa.
Unite l’uovo e l’acqua e continuate ad impastare per ottenere un panetto compatto che avvolgerete in pellicola alimentare.
Lasciate riposare in frigo per un paio d’ore.
Sbucciate l’aglio e soffriggetelo nell’olio insieme al peperoncino, poi schiacciate entrambi e toglieteli.
Mettete nel tegame i funghi a tocchetti e fateli insaporire, aggiustate di sale e aggiungete il vino.
Fate evaporare, poi spolverateli con il prezzemolo fresco tritato.
Spegnete il fuoco e lasciateli riposare coperti.
Stendete due terzi del panetto e ricoprite il fondo e le pareti di una tortiera da 24/26 cm. con fondo staccabile.
Spennellate il fondo con albume d’uovo e infornate per qualche minuto. L’albume aiuterà ad impermeabilizzare la base, che resterà croccante.
Scolate e tamponate i funghi, disponeteli nella tortiera e ricoprite con strisce ricavate dall’impasto rimasto. Io ho realizzato una bellissima griglia con questo simpatico aggeggino.
Infornate a 180° per 30/40 minuti e gustate la vostra crostata salata integrale in tutto il suo splendore.