Macaron Granny Smith

macaron
Dopo avere seguito un corso sui macaron presso la Fabbrica del Gusto, con la bravissima Marcella Minù Orsi, dovevo, ovviamente, mettere subito in pratica gli insegnamenti ricevuti.

Chiaramente, come al solito, con le mie personali variazioni che, il più delle volte, causano degli spatasci da manuale. Stavolta, devo dire che la variazione mi è riuscita bene. Così l’ho inviata per il contest Marlene (la trovate QUI)

Dopo un paio di giorni, mi è arrivata un’email di congratulazioni, nella quale mi è stato comunicato che la mia ricetta è entrata nella rosa delle finaliste del contest.

In verità, ho avuto qualche difficoltà nel reperire le mele Marlene, che qui in Calabria non è che si trovino facilmente, tant’è vero che me le sono fatte portare da un’amica proveniente da Roma (confesso che ora che le ho assaggiate, noto la differenza con le altre).

Ed ora, felice ed orgogliosa del risultato, vi dirò che mi piacerebbe vincere (anche perché una settimana in Trentino, grazie alla generosità di Marlene, non capita tutti i giorni). Ma se anche non vincessi, è già un gran bel risultato.

Per confermare, una volta ancora, che le mele fanno bene!!!

Aggiorno il post per comunicarvi che sono arrivata settima, ed è una gran bella soddisfazione.

Tra l’altro, mi hanno inviato un fantastico libro di ricette, che non vedo l’ora di provare, ed un bel cestino portafrutta.

Così, a contest concluso, posso trascrivervi la ricetta dei miei macaron. Eccola qui:

Ingredienti
  • 75 g di farina di nocciole ben asciutta e setacciata
  • 75 g di zucchero a velo
  • 55 g di albumi vecchi di un paio di giorni
  • 75 g di zucchero semolato
  • 20 g di acqua
  • mezza mela Marlene Granny Smith
  • 30 g di burro
  • due cucchiai di zucchero di canna tritato al mixer
  • 100 g di cioccolato gianduia
  • 75 g di panna fresca
  • un pizzico di cannella
  • facoltativo: rum
1.
Preparate prima la ganache: spezzettate il cioccolato e scioglietelo al microonde, pochi secondi per volta, in una ciotola di vetro.
2.
Portate al fremito (subito prima del bollore, appena compaiono le prime bollicine) la panna e versatela sul cioccolato, mescolando delicatamente con una spatola. Ponete in frigo a raffreddare.
3.
Miscelate lo zucchero a velo con la farina di nocciole e la cannella, poi aggiungete metà degli albumi e miscelate bene. Se volete aggiungere del colorante, rigorosamente in polvere, o in gel, potete farlo a questo punto.
4.
Mettete lo zucchero in un pentolino e versatevi l’acqua, avendo cura di bagnare tutta la superficie.
5.
Iniziate a montare, con le fruste elettriche a media velocità, metà degli albumi. Quando iniziano a schiumare, accendete il fuoco sotto il pentolino con lo zucchero.
6.
Quando lo zucchero sarà sciolto e arriverà intorno ai 116° (misurateli con l’apposito termometro da cucina), versatelo a filo sugli albumi, continuando a montarli alla massima velocità.
7.
Unite gli albumi montati all’impasto di farina di nocciole, amalgamando il tutto con una spatola, con un movimento deciso, ma senza fare incamerare troppa aria, fino a quando l’impasto scenderà a nastro denso dalla spatola.
8.
A questo punto, mettete l’impasto in una sac à poche con la bocchetta larga e liscia e formate dei dischetti del diametro di 3,5 cm. sulla placca ricoperta di carta forno, cercando di farli il più possibile tutti uguali. Potete utilizzare i modelli facilmente stampabile dal web, oppure gli appositi tappetini di silicone.
9.
Lasciate riposare per 30 minuti, poi sfioratene delicatamente la superficie: non deve essere appiccicosa e si deve percepire la sottile crosticina (questa fase si chiama, per l’appunto, “croutage”).
10.
Sbucciate la mela, tagliatela a fettine molto sottili e passatele in poco zucchero di canna. Ho scelto la qualità “Granny Smith”, che è soda e croccante e non si disfa subito in cottura, e poi, essendo leggermente asprigna, contrasta alla perfezione l’estrema dolcezza del macaron. Ovviamente, marchio Marlene, il migliore in assoluto.
11.
Sciogliete il burro in un tegamino e soffriggete le fettine di mela, senza toccarle, fino a doratura. Scolatele delicatamente e lasciatele raffreddare su una griglia. Infornate i macaron a metà altezza, a 150° per 13 minuti.
12.
Appena sfornati, fate scivolare delicatamente la carta forno dalla teglia ad un piano freddo e attendete un paio di minuti. Staccateli dal foglio esercitando una leggera pressione dal basso, poi affondate un dito al centro del macaron, nella parte inferiore, in modo da creare una fossetta che verrà riempita con la farcitura.
13.
Dopo averli farciti, uniteli a due a due con una fettina di mela caramellata al centro. Sciogliete il caramello rimasto dalla cottura della mele, aggiungendo il restante zucchero di canna e, se piace, qualche goccia di rum ed utilizzatelo per guarnire.

 

 

 

 

Gianduia cookies – un tormentone incomprensibile

I gianduia cookies,

che ho copiato da Pattydicorsa che a sua volta li ha copiati da altra fonte, che a sua volta li avrà copiati da chi sa chi, sono uno dei più recenti tormentoni gastronomici del mondo del foodblogging. Meglio conosciuti come “nutellotti”, vengono normalmente preparati con la nota crema spalmabile da cui prendono il nome (sospetto che il nome giochi un ruolo fondamentale nel loro successo). A noi quella crema non piace, in compenso consumiamo senza risparmio quella autoprodotta, e l’ho utilizzata anche in questo caso.

Ovviamente, per amore di giustizia, ho assaggiato anche i “nutellotti” di cui sopra, preparati dalla mia dirimpettaia che, al contrario di me, metterebbe crema di nocciole industriale anche nel risotto. Ed a lei, in cambio, ho fatto assaggiare i miei. Dopo avere coinvolto nell’assaggio “al buio” familiari e vicini, la stragrande maggioranza ha scelto i miei, più aromatici, più friabili e meno gommosi, tié. Homemade is better!

Ecco gli ingredienti:

Accendete il forno (statico) a 170°

Impastate gli ingredienti, prima con la spatola, poi a mano, fino ad ottenere un impasto compatto e lucido.

Ricavatene 15/16 palline e sistematele sulla teglia ricoperta da carta forno.

Potete schiacciarle e creare una cavità al centro, che poi farcirete, dopo il raffreddamento, con altra crema (tanto per non farsi mancare nulla) oppure aggiungere delle gocce di cioccolato, o cuocerli negli stampini.

La cottura standard è 8 minuti, ma varia da forno a forno. L’importante è che siano morbidi quando li sfornate.

Provate anche con la crema di mandorle!

Torta gianduia al microonde

La torta gianduia al microonde

è una variante della torta al cioccolato del ricettario Whirlpool. Io non ho la tortiera crisp, e la cuocio in una teglietta in vetro, imburrata ed infarinata. E’ un’ottima soluzione per un dolce dell’ultimo minuto; tra l’altro è molto adatta alla farcitura, e la utilizzo spesso come base per torte decorate.

Ecco gli ingredienti ed il procedimento:

  • 250 gr. di farina –
  • 150 gr. di zucchero –
  • 2 uova –
  • 1/2 bustina di lievito per dolci –
  • 80 gr. di cioccolato gianduia –
  • 125 gr. di burro – 50 gr. di cacao amaro –
  • 1/2 bicchierino di liquore sassolino –
  • latte q.b.

Ammorbidite per 30 secondi a potenza minima il burro e la cioccolata a pezzetti nel MO.

Aggiungete il cacao e lo zucchero e amalgamate il tutto, badando che non si formino grumi.

Unite le uova leggermente sbattute, il liquore, la farina e il lievito setacciati insieme.

Mescolate con la frusta o sino ad ottenere un composto omogeneo e molto cremoso, aiutandovi con poco latte.

Versate nella tortiera imburrata ed infarinata.

Cuocete con la funzione crisp per 7 minuti + funzione microonde per 2 minuti a 500W.

Lasciate raffreddare bene. La torta gianduia al microonde si può farcire a piacere. Provate con crema di nocciole e panna montata, con confettura di pesche, o una crema pasticcera aromatizzata a piacere. Potete anche aggiungere delle gocce di cioccolato all’impasto, o variare il tipo di liquore per adattarlo alla farcitura scelta.