Dolce alla mousse di lamponi – di necessità virtù

Un dolce alla mousse di lamponi? E perché mai?

Chi mi conosce sa che non ho una grande passione per i dolci, in particolare il pan di Spagna, e ancor meno per la frutta fuori stagione.

Ergo: quale spiritello maligno mi ha improvvisamente invasata al punto da farmi realizzare un dolce con pan di Spagna e lamponi? Facile: si chiama MTChallenge.

Per chi non lo sapesse, è una sorta di sfida mensile tra foodblogger, (in realtà, direi una parata di miracoli culinari), che si rinnova ogni mese con un nuovo tema, indicato dal vincitore del mese precedente.

In questo caso, è toccato a Caris, del blog Cooking Planner, e il tema scelto è il pan di Spagna (leggete e vi si aprirà un mondo).

Ricordo i miei compleanni come una sorta di incubo a base di creme al sapore di detersivo al limone e di pan di Spagna simil-cartone pressato, intonacato con triplo strato di panna alla calce.

Era ora di resettare e ripartire. Chi meglio di Massari poteva aiutarmi? E quindi, vado con la sua ricetta montata a freddo.

Primo problema: sono per qualche giorno a casa di mia madre e non ho planetaria, non ho stampi, non ho anelli, non ho fogli di acetato. Il mio spacciatore di “roba” buona è lontano. Però, oramai sono partita e non posso fermarmi. La necessità aguzza l’ingegno.

Un comunissimo mixer a fruste, gli stampi multiformi prestati dalla vicina, l’acetato della cartoleria che non è rigido e si piega tutto, ma non fa nulla, in qualche modo ci si arrangia, partiamo con una dose piccolina, tanto per provare…

Pan di Spagna montato a freddo di Iginio Massari:

  • 150 gr. di uova intere
  • 100 gr. di zucchero
  • 1 gr. di sale
  • 75 gr. di farina Garofalo W170
  • 25 gr. di fecola di patate

In una planetaria, (ma può farsi anche con il semplice sbattitore), montare uova e zucchero lavorando a media velocità.

L’impasto è montato quando tenendo la spatola in verticale si forma questa colata leggermente appuntita ed arrotondata, chiamata a “becco d’uccello”

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Setacciare due volte la farina bianca e la fecola e incorporare delicatamente a pioggia.

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Versare negli stampi imburrati ed infarinati fino a 2/3 dell’altezza ed infornare a 170° per venti minuti.

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Il pan di Spagna è pronto quando, premendo con un dito, non rimane la fossetta.

Cospargete il fondo del pds con zucchero semolato e mettete a raffreddare su carta forno.

Quando sarà raffreddato, tagliate il pds all’altezza di un paio di cm.

Tutto qui? Si, tutto qui. E, nonostante i miei dubbi e le difficoltà aggirate in maniera molto artigianale, mi è venuto un pds fenomenale. Perché quando le ricette sono valide, riescono anche ai dummies.

A questo punto, come farcirlo in maniera originale, inusuale, fuori dagli schemi, particolare?

Intanto, decido per l’assemblaggio al contrario, per cui ci vuole una mousse, magari un po’ sostenuta.

Il Doc, mio paziente coinquilino a vita, assaggia le briciole e fa: ma perché qualcosa di particolare? E’ così buono!

A questo punto, mi ricordo dei lamponi raccolti l’estate scorsa che giacciono dimenticati nel freezer materno, e decido:

Mousse di lamponi e cioccolato bianco:

  • 150 gr. di cioccolato bianco Lindt
  • 250 gr. di panna fresca
  • 60 gr. di lamponi
  • il succo di mezzo limone
  • tre cucchiai di zucchero
  • 4 gr. di gelatina in fogli

Mettete i fogli di gelatina a mollo in acqua fredda.

Tagliate i lamponi (tenetene 4/5 per guarnire) e irrorateli con il succo di limone ed un cucchiaio di zucchero.

Portate a bollore 150 gr. di panna e versatela sul cioccolato bianco spezzettato.

Aggiungete la gelatina strizzata e mescolate bene con il frustino, fino a completo scioglimento.

Montate la panna con lo zucchero rimasto e passate i lamponi, ben scolati, al setaccio.

Unite la purea di lamponi al cioccolato bianco sciolto con la panna, poi aggiungete delicatamente la panna montata.

Poggiate uno stampo ad anello su un foglio di acetato e versate uno strato di mousse della stessa altezza del pan di Spagna, livellando bene, poi mettete in frigo.

Dopo una mezz’ora, togliete lo stampo dal frigo e ponete sulla mousse un disco di pds, di diametro inferiore al cerchio che state utilizzando, imbevuto con il succo in cui hanno macerato i lamponi.

Riempite con la mousse lo spazio tra il pds e le pareti dello stampo (una siringa per dolci vi sarà di grande aiuto), poi formate un altro strato di mousse e rimettete in frigo (vi prego di notare l’interno del pds: una nuvola!)

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Terminate con un altro disco di pds, riempite bene gli spazi e lasciate raffreddare.

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Sformate e decorate a piacere.

PdS Massari a freddo

E devo dare ragione al Doc, tanto per cambiare. Un pds da favola, sarebbe stato un peccato “inquinarlo” con sapori forti e sovrastanti. Una mousse leggera ci sta divinamente bene.

 

Per l’MTC n° 47 banner1

 

 

 

 

Plumcake soffice ai lamponi

Come vorrei farvi provare la morbidezza di questo plumcake soffice ai lamponi!

La ricetta l’ho presa dall’ebook “Pasta madre” dei Quaderni del Loggione, e ve la riporto esattamente.

Ingredienti:

  • 80 gr. di pasta madre,
  • 250 gr. di farina Manitoba 00,
  • 125 gr. di latte intero,
  • 50 gr. di zucchero di canna,
  • 40 gr. di burro,
  • 1 cucchiaio di cannella,
  • 1/2 cucchiaino di vaniglia (io ho usato i semi di una bacca),
  • 1/2 cucchiaino di sale,
  • 2 cucchiai di sciroppo d’acero,
  • 150 gr. di lamponi disidratati (oppure un misto con altri frutti di bosco),
  • 20 gr. di pinoli

Ed ecco il procedimento per il plumcake soffice: la sera prima ammorbidire bene i lamponi in acqua tiepida per un’ora, scolarli e metterli a macerare per un paio d’ore con lo sciroppo d’acero. Poi filtrare e conservare a parte lo sciroppo.

Sciogliere la PM nel latte ed aggiungere la farina mescolando velocemente, unire lo zucchero di canna, lo sciroppo d’acero e, per ultimo, il sale.

Impastare in una ciotola per qualche minuto, poi trasferire sulla spianatoia. Quando l’impasto è ben amalgamato aggiungere la cannella e la vaniglia e il burro ammorbidito.

Coprire con pellicola per alimenti e lasciare lievitare per circa un’ora, poi sgonfiare l’impasto e fare una serie di pieghe; rimettere a lievitare ancora mezz’ora in una ciotola leggermente unta coperta dalla pellicola, poi trasferire l’impasto in frigo per 10/12 ore.

Il giorno successivo togliere dal frigo l’impasto e lasciare acclimatare un’ora. Stendere a rettangolo e distribuirvi i pinoli tritati grossolanamente ed i lamponi leggermente schiacciati.

Arrotolare l’impasto e saldarne i bordi poi metterlo a lievitare in un luogo tiepido, copreto dalla solita pellicola, in uno stampo da plumcake precedentemente imburrato (io ho utilizzato uno stampo in silicone) fino al raddoppio del volume (3 ore circa).

Cuocere il plumcake soffice ai lamponi a 180° per circa 40 minuti.

Questa ricetta è dedicata a “UnLampoNelCuore”:

Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a “unlamponelcuore” intendono far conoscere il progetto “lamponi di pace” della Cooperativa Agricola Insieme (http://coop-insieme.com/), nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi.

Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell’antica coltura dei lamponi e sull’organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull’aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti.
A distanza di oltre dieci anni dall’inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola “ritorno” nella scelta del “restare”.

L’iniziativa parte da Anna Maria Pellegrino di Lacucinadiqb che ringrazio per averci reso partecipi e un pochino più consapevoli del fatto che i blog non servono solo per condividere ricette ma hanno un potenziale enorme, forse ancora non sfruttato pienamente, ossia quello di veicolare e comunicare messaggi importanti.

Dove si possono trovare i prodotti della Cooperativa Agricola Insieme:
– sono distribuiti da Coop-Adriatica e NordEst quindi si trovano più facilmente nel Veneto, Friuli Venezia Giulia, parte dell’Emilia e della Lombardia al convinte.
– sono distribuiti anche da Altromercato e dal commercio equosolidale e dal loro sito (altromercato.it) è possibile, tramite anche una richiesta via email, ottenere i punti vendita;
– nel milanese vengono distribuito da MioBio (http://www.mio-bio.it/), un gas molto attivo;
– Rada Zarcovick, la responsabile della cooperativa, sta prendendo accordi con le Coop che si occupano dei punti vendita della Lombardia e della Toscana per poter distribuire anche in queste zone i loro prodotti.

Confettura di frutti di bosco e grappa

La confettura di frutti di bosco è da evitare se non amate i “granellini” sotto i denti o i sapori un po’ aspri.

Io la trovo deliziosa, con mirtilli, ribes, lamponi, more e fragoline.

E la preparo così: ad un chilo di frutti misti, ben lavati ed asciugati, unisco 800 gr. di zucchero.

Rimescolo nella pentola (che sia ben capiente, è importante per evitare schizzi pericolosi) che utilizzerò per la cottura e lascio riposare per 24 ore. Metto a cuocere a fuoco lentissimo, rimescolando ogni tanto.

Dopo circa mezz’ora spengo, e lascio intiepidire. Frullo il più possibile con il minipimer, aggiungo un bicchierino di grappa di erbe e riporto a bollore fino alla prova piattino (altri dieci/quindici minuti).

Verso nei vasetti precedentemente sterilizzati in acqua bollente, chiudo e lascio raffreddare capovolti, finché si forma il vuoto d’aria.

Non è necessario bollire nuovamente i vasetti. Se non si è formato il vuoto (premendo il coperchio si sente un “clac”) si può riportare a bollore la confettura e versarla in un nuovo vasetto.

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