Panicielli di cedro: da un’oasi, con amore

Panicielli

Avrò avuto… boh, tre anni? So che andavo all’asilo, era il giorno della recita di Natale, io impersonavo la stella sulla punta dell’albero (!) che dall’alto osservava e raccontava ciò che succedeva. Però avevo poche battute e mi annoiavo, così quando uno dei “pacchetti regalo” andò in panico e si impappinò, io intervenni, recitando le sue battute e cambiando persino voce.  Ci presi talmente gusto che iniziai a recitare anche le battute di tutti gli altri, (visto che con il martellamento di neuroni minorili subito per tre mesi avevo imparato anche quelle) sovrapponendo la mia voce alla loro. Risultato finale: Continua a leggere “Panicielli di cedro: da un’oasi, con amore”

La cucina al tempo dei Borboni

La cucina al tempo dei Borboni“, ovvero quando la cucina povera divenne un lusso. Un periodo di rivoluzioni culinarie, di scoperte e riscoperte gastronomiche: l’esaltazione dei sapori mediterranei e l’ascesa di quello che oggi chiamiamo “street food” alle tavole reali.

Tutto questo, e molto di più, è magistralmente raccontato da Bruno Di Ciaccio nel suo splendido libro che si intitola, per l’appunto, “La cucina al tempo dei Borboni“.

Chi mi conosce sa del mio amore per il libri, e intendo proprio il cartaceo: l’odore della carta stampata, il fruscio delle pagine sfogliate, il peso del volume tra le mani, il gusto amaro dell’inchiostro sull’indice inumidito e, ovviamente, quella sfilata di segni che nella loro monotona sequenza nascondono il mondo e anche di più. Continua a leggere “La cucina al tempo dei Borboni”

Tagliatelle integrali al sugo di baccalà con zucchine croccanti

tagliatelle integrali

Queste tagliatelle integrali sono state realizzate per un’occasione davvero importante.

Qualche tempo mi fu chiesto di partecipare ad un interessante progetto sul rischio alimentare, promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

In quella occasione io ed alcuni colleghi foodblogger seguimmo un corso sulla sicurezza e l’igiene degli alimenti, davvero ben fatto e molto interessante.

Al termine del corso ci fu chiesto di ideare una ricetta, il più “sana” e “completa” possibile dal punto di vista nutrizionale, segnalando anche i potenziali rischi in fase di lavorazione. Continua a leggere “Tagliatelle integrali al sugo di baccalà con zucchine croccanti”

Rubina Rovini e storie di sopravvivenza

rubina rovini

Rubina Rovini è la perfetta rappresentazione della famosa frase di Eleanor Roosevelt: “il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni“.

Rubina è una bella ragazza, aveva una vita tranquilla e un sicuro impiego in banca.

Però aveva anche un sogno. Bello, anzi bellissimo, anzi meraviglioso.

Tanto meraviglioso che per seguirlo ha rinunciato all’impiego sicuro e si è iscritta a Masterchef. Non ha vinto, almeno non ufficialmente. Ma di quella edizione è stata la vincitrice morale: la più amata, la più apprezzata, la più richiesta anche dopo. Continua a leggere “Rubina Rovini e storie di sopravvivenza”

vade… ” DIETRO LA LASAGNA ” – Il nuovo libro dell’MTChallenge con la mia ricetta

 
 ” Dietro la lasagna ” è il titolo del nuovissimo libro dell’MTChallenge che esce oggi in libreria.
 La casa editrice è Gribaudo (Gruppo Feltrinelli), ed il libro raccoglie le ricette dei partecipanti all’MTChallenge, la sfida gastronomica più famosa e longeva del web, con i testi di Alessandra Gennaro, le foto di Paolo Picciotto, illustrazioni e styling di Mai Esteve.
Come per i precedenti successi: “L’ora del paté“, “Dolci regali” “Torte salate” e “Insalata da Tiffany“, il ricavato del libro andrà alla “Piazza del Mestieri“.

 Nel libro ” Dietro la lasagna ” cosa troverete?

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Superfluo dirlo: troverete le migliori, le più corrette, le più gustose, le più fantasiose ricette di lasagne, ma non solo: un’infinità di modi per preparare paste al forno di tutti i tipi e formati, in  piatti di sicura riuscita (compreso il mio… piccolo momento di autocelebrazione).
Il libro si può trovare nelle migliori librerie, oppure potete ordinarlo online su Amazon o sul sito della Feltrinelli.
 160 pagine di puro godimento, con bellissime foto ed illustrazioni sbalorditive.
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Natale si avvicina, questo libro sarà sicuramente un regalo graditissimo per amici e parenti ed inoltre farete anche un’opera di bene aiutando i ragazzi della Piazza dei Mestieri.
Che aspettate? Accattativillo!!!

Siamo tournati – torte salate e MTC in tour

Siamo tournati, ovvero è arrivato in libreria il 4° libro a firma MTChallenge e oggi si apre il tour di presentazione dell’opera nelle librerie delle principali città d’Italia.

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Siamo tournati e, come potete vedere dalla copertina, è cambiato l’editore: siamo entrati in casa Gribaudo – Gruppo Feltrinelli. Non è cambiato però il nostro spirito: parte del ricavato (e sicuramente tutti i diritti d’autore degli MTChallengers coautori) finanzierà delle borse di studio a favore dei ragazzi di Piazza dei Mestieri, con cui abbiamo stretto un sodalizio fin dal secondo libro e a cui ci lega un particolare affetto.

Il libro si trova in vendita in tutte le librerie d’Italia e credetemi, vale davvero la pena di averlo nella propria biblioteca culinaria: perché le ricette sono tutte testate, perché le illustrazioni di Mai Esteve sono bellissime, perché l’introduzione e le dritte di Alessandra Gennaro sono strepitose e precise, e perché i coautori appartengono tutti alla Community più pazza e più ironica del web, quella di MTChallenge. E poi c’è anche una mia ricetta, quindi il libro è un must have, giusto? 😉

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Questi i luoghi e le date del tour di presentazione “siamo tournati”, a cui invito tutti voi a partecipare.

  • Milano Giovedì 31/03 ore 18,30 Libreria Mondadori Megastore via Marghera 28 – interviene Fernanda Roggero
  • Genova Martedì 05/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica Via Ceccardi 16r – interviene Sergio Rossi
  • Verona Mercoledì 06/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via Quattro Spade 2 – interviene Stefania Berlasso
  • Padova Giovedì 07/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie via S.Francesco 7 – interviene Antonino Padovese
  • Firenze Venerdì 08/04 ore 18.30 – la Feltrinelli RED piazza Repubblica 26 – interviene Raffaella Galamini
  • Bologna Martedì 12/04 ore 19 Librerie Coop Eataly via Orefici 19 – interviene Gino Fabbri
  • Parma Mercoledì 13/04 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica via Farini 17 – interviene Arianna Gandolfi
  • Roma Giovedì 14/04 ore 18 la Feltrinelli Libreria via Orlando 78/81 – interviene Eleonora Cozzella
  • Napoli Venerdì 15/04 ore 18 la Feltrinelli Librerie P.za Dei Martiri 23 – interviene Luciano Pignataro
  • Catania Sabato 16/04 ore 18 laFeltrinelli Librerie via Etnea 285 – interviene Andrea Graziano

Trovate il luogo più vicino a casa vostra e andateci: è un tour da non perdere!

Impiattiamo la vita – un racconto per ricordare

Il mio racconto sui miracoli della mia Terra, tratto dalle “memorie storiche” di genitori e nonni, pubblicato nella raccolta “Impiattiamo la vita” a cura del Centro Donna del Comune di Venezia, congiuntamente all’associazione culturale “Voci di carta” e al Centro culturale Candiani

“C’u culu ruttu e senza cirase”

“Nel piccolo paesino della presila calabrese a ottobre era ancora piena estate. Già i primi grappoli d’uva, grossi e succosi, pendevano dagli intrecci dei vigneti e le prime clementine si sostituivano ai piccoli fiori bianchi, ma nel terreno di Ciccio il vecchio e maestoso ciliegio regalava ancora i suoi rossi e lucidi frutti. L’unico ciliegio del paese: una rarità, invidiato da tutti e guardato a vista dal proprietario che, tuttavia, in quel momento non c’era. Come resistere alla tentazione? Così, senza pensarci due volte, i due furfantelli erano entrati nella proprietà: Nicolino si era arrampicato e gettava a terra le ciliegie che il cugino Micuzzo raccoglieva nella maglietta.

Proprio quando avevano ormai svuotato l’albero dalle sue ricchezze e Nicolino era saltato giù dal ramo più basso, era arrivato il legittimo proprietario, inferocito.   “Fuja Nicò, fuja!” “Corri, Nicola, corri!” gridò Micuzzo.

Ma Nicola era più piccolo di lui, aveva solo cinque anni e le gambette corte, e per il contadino che lo inseguiva gridando “ladro, si ti pigliu t’ammazzu” fu uno scherzo acchiapparlo per la maglietta e strattonarlo, rifilandogli un sonoro scapaccione.

Nel 1936 il telefono azzurro non esisteva ancora, i genitori erano ben felici quando qualcuno si sostituiva a loro nel ruolo di educatore e comunque Nicolino non si sarebbe mai sognato di protestare: sapeva bene di essere in torto, la sculacciata ci stava tutta, ma quelle ciliegie erano troppo appetitose per resistere, e poi lui ad arrampicarsi era più agile di un gatto!

Nel frattempo Micuzzo, otto anni e gambe lunghe, si era dileguato con il maltolto. “Chi era l’altro? Era Micuzzo d’a timpa, vero? Dimmelo!” Ma Nicolino, sebbene piccolo, conosceva già l’importanza dell’omertà: non si parla, non si confessa, non si tradiscono gli amici. Così, non rispose e si lasciò trascinare, camminando tutto di traverso perché il contadino lo teneva saldamente per l’orecchio.

Micuzzo, nel frattempo, era arrivato alla sua casa, affacciata sul pendio scosceso, la timpa da cui derivava il soprannome che lo distingueva dagli altri Micuzzi del paese. La madre stava pazientemente ripulendo gli acini della profumata uva fragola che poi gettava nel pentolone dove altra uva già bolliva, per preparare per la sua solita mostarda. “Ohi mà, ammuccia, ca Cicciu m’ammazza!” gridò Micuzzu, rovesciandole in grembo le ciliegie: la mamma comprese in un attimo l’accaduto, prese le ciliegie e le versò nel pentolone, rimestando con la cucchiara di legno dal lungo manico. “Tu siediti, e continua a pulire!”

Ciccio arrivò ansimando in quel momento, con il malcapitato Nicolino, che guardando Micuzzo strinse le labbra per fargli capire che lui, uomo d’onore, non aveva parlato.   Il contadino si trovò davanti ad un tranquillo quadretto fa- miliare: il ragazzino, seduto sulla bassa sedia di legno, che puliva uva fragola e la madre che mescolava nella pentola un rosso intruglio che profumava non tanto di uva, o di fragole, quanto, stranamente, di ciliegie.

Il povero Ciccio restò perplesso ma, davanti ai fermi dinieghi della madre di Micuzzo e non avendo prove, fu costretto ad andarsene, per nulla convinto, a mani vuote. Ottenne una piccola vendetta con Nicolino, il quale, avendole buscate sonoramente dal padre, e senza aver assaggiato una sola ciliegia, nemmeno con il verme, restò, come nel famoso detto, “c’u culu ruttu e senza cirase”.

Micuzzo prese una sonora cucchiarata sul didietro dalla madre, che, però, era pur sempre sua madre e gliele perdonava tutte. Mangiarono insieme i pochi frutti rimasti nelle tasche di Micuzzo, e dall’improvvisato miscuglio bollente che nascondeva l’ennesima marachella dell’irrequieto birbante, nacque la mitica confettura di uva e ciliegie di mamma Né.”

 

Dolci regali – un dono maestoso

Quest’anno solo dolci regali.

Nel senso di doni zuccherati? Certo, ma anche nel senso di preparazioni zuccherine per regnanti, nobili, sovrani, aristocratici e quant’altro.
In fondo, un libro rimane sempre uno dei più bei regali che si possano fare. Questo, che è il terzo libro dell’MTChallenge, parla proprio di dolci preparati per personaggi iper blasonati, ed è bellissimo e molto interessante leggerne la storia ed i retroscena.

Un libro da regalare anche a chi non è particolarmente appassionato di cucina, perché è scritto bene, scorrevole, ed anche divertente. Non per nulla è curato, con la cultura e la maestria che la contraddistinguono, dall’amica Alessandra Gennaro (per avere un’ideuzza di ciò di cui è capace, visitate questo blog)

Insomma, il libro ve lo consiglio senza il minimo dubbio. Per regalarlo, ma anche per voi, perché sarà fonte di ispirazione a tutto tondo.

Lo trovate QUI: Dolci regali

 

Acquistando una copia di DOLCI REGALI, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l’atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.