Zucchero agrumato antispreco per dolci e bevande

Questo fantastico zucchero agrumato è nato dalla mia fissazione per il riciclo anti-spreco.

Vi piace preparare i liquori agli agrumi? Io li rifaccio ogni anno, e mi è sempre dispiaciuto buttare via quelle scorzette ancora così profumate, dopo tutta la fatica fatta per tagliuzzarle e ripulirle dalle parti bianche; così mi sono inventata lo zucchero agrumato.

 

Scorze in alcool

Ingredienti:

  • 100 g di scorze di agrumi essiccate (quelle utilizzate per fare i liquori, ben scolate dall’alcool)
  • 200 g di zucchero semolato
  • se piace, un pizzico di polvere di vaniglia (non vanillina, mi raccomando!)

Procedimento:

Dopo aver filtrato le scorzette di limoni e mandarini, le ho lasciate asciugare per alcuni giorni sul calorifero, poggiate su un foglio di carta forno che, essendo poroso, lasciava traspirare l’umidità.

 

Scorze essiccate

Quando le ho viste ben secche, al punto da sbriciolarsi tra le dita, le ho pesate: erano circa 100 grammi.

A questo punto ho aggiunto 200 grammi di zucchero semolato ed ho tritato tutto nel mixer.

Scorze zuccherate

Ci sono voluti circa 15 minuti.

Con il Bimby, per chi ce l’ha, bastano 20 secondi vel. turbo.

Se vi piace, potete aggiungere anche un pizzico di polvere di vaniglia. Non usate vanillina, che è tutt’altra cosa e cambierebbe totalmente il sapore.

A tal proposito vi consiglio di riutilizzare anche le bacche della vaniglia mettendole in un contenitore ermetico con dello zucchero (altro utile riciclo). In questo modo avrete sempre dell’ottimo zucchero aromatizzato.

Ho setacciato accuratamente la polvere ottenuta ed ho conservato questo profumatissimo zucchero agrumato in un contenitore ermetico, per utilizzarlo nelle frolle, nei biscotti, nei ciambelloni, e magari anche per aromatizzare un the o altre bevande.

Liquore al mandarino – le clementine di Corigliano Calabro

Il liquore al mandarino si prepara all’inizio dell’inverno, quando compaiono i frutti, profumati e succosi.

In Calabria, nella piana di Corigliano, si coltivano le rinomate “clementine”, ovvero mandarini particolarmente dolci e completamente senza semi.

Questa varietà esiste solo in questa zona. Studiosi di varie parti del mondo (ultimi in ordine di apparizione, gli israeliani) hanno esaminato questi mandarini così particolari, con lo scopo di esportarne la produzione nei loro paesi, ma hanno dovuto rassegnarsi all’evidenza: solo qui si crea la particolare combinazione di conformazione geologica, qualità del terreno, purezza dell’aria, incrocio di correnti di due mari, che danno origine a questi frutti che colorano le tavole  e regalano i loro preziosi contenuti.

Rricchissimi di vitamina C e antiossidanti, aiutano a prevenire anche il rischio di ictus e tumore all’apparato digerente… e scusate se è poco!

Fortunatamente ne ho sempre in abbondanza, e li utilizzo, tra l’altro, per questo

Liquore al mandarino

Per ogni litro di liquore: sbucciare una dozzina di mandarini non trattati, ed asportare accuratamente tutta la parte bianca.

Lasciare le bucce in infusione in 500 ml. alcool alimentare a 95° per almeno un mese al buio, agitando ogni tanto la bottiglia (io la tengo in cantina per mesi e imbottiglio il liquore da un anno all’altro).

Trascorso il tempo desiderato, filtrare il liquido, pesarlo, e preparare uno sciroppo con lo stesso peso in acqua ed il 60% di zucchero (es: 400 ml. di alcool = 400 ml. di acqua + 240 ml. di zucchero).

Ovviamente, le dosi dipendono dal gusto personale: c’è chi lo gradisce più o meno alcoolico, o più o meno dolce. Cominciate con poco sciroppo ed aumentate la dose man mano, assaggiando (attenti alla sbornia!).

Portate lo sciroppo a bollore con dentro le bucce filtrate, fatelo bollire per 2/3 minuti, poi unitelo all’alcool, lasciate raffreddare e filtrate nuovamente con un filtro a trama sottile (tipo quelli da laboratorio, li trovate in farmacia).

A questo punto potete imbottigliare. Si conserva per mesi.

mandarinetto