Macadamia e miele di sulla per biscotti da concorso

Macadamia: chi era costei?

Convinta da sempre che “Macadamia” designasse la provenienza delle omonime noci (che so, una roba tipo Madagascar), ho scoperto da poco che deriva invece da MacAdam, il cognome del botanico che per primo le descrisse.

Della sulla, invece, so tutto, o quasi. Erba selvatica perenne, appartiene alle leguminose ed è molto diffusa nei luoghi più caldi. Un tempo era utilizzata esclusivamente come foraggio, anche perché combatte le infezioni gastro-intestinali di bovini ed ovini.

Da quando si è scoperto che è anche anticolesterolo, è entrata nelle nostre cucine, con i suoi dolci fiori rossi e le foglie amarognole ed ottime per ripieni e contorni.

Ma i suoi dolci fiori sono molto apprezzati anche dalle api ed il miele che producono ha un aroma di prato in fiore ed un gusto fresco e leggero.

Ottimo quindi per questa ricetta derivante dai noti “mostaccioli” calabresi, diffusi nel periodo pasquale e tradizionalmente legati ai festeggiamenti legati a San Giuseppe, il 19 marzo.

A produrre questa ricetta mi hanno spinta Eleonora Colagrosso e Michael Meyer, del blog BurroeMiele, che vincendo l’ultimo MTChallenge hanno scelto il miele come argomento della nuova sfida.

Ovviamente, c’è sempre il tocco piccante a sorpresa che contraddistingue le ricette calabresi. Della serie: noi il peperoncino lo mettiamo pure nel caffè!

Macadamia 2

Ecco la semplicissima preparazione dei biscotti.

Ingredienti per una ventina di biscotti:

  • 250 g di farina 0
  • 200 g di miele di sulla
  • 60 g di noci Macadamia spezzettate
  • 8 g di lievito per dolci
  • un peperoncino

Preparazione:

Tenere il peperoncino in infusione nel miele per qualche giorno, poi toglierlo.

Setacciare la farina con il lievito.

Intiepidire il miele per renderlo fluido, se necessario, ed aggiungerlo poco alla volta alla farina, alternando alle noci Macadamia spezzettate.

Impastare il tutto fino a formare un cilindro, compattandolo bene con l’aiuto di un foglio di carta forno.

Schiacciarlo in modo da appiattirlo leggermente, poi metterlo in frigo per un’ora.

Tagliare a fettine dello spessore di un cm. e disporle sulla teglia ricoperta da carta forno.

Infornare a 160° per 20 minuti.

Lasciare raffreddare prima di toglierli dalla teglia.

Macadamia 4

Questa ricetta è stata creata per l’ MTC n. 54

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Raviolini ai funghi con fegatini al miele tartufato

Il miele è un alimento molto comune e conosciuto in Calabria.

Con alcuni tipi di miele, più leggeri e fruttati,  si realizzano molti dolci, dai turdilli ai mostaccioli, dalla pitta ‘mpigliata alla cicerchiata. Per queste ricette sono adatti il miele di acacia, di millefiori, di sulla, tanto per citarne alcuni.

Per i secondi piatti di carne si usano molto i mieli più aromatici e pungenti, come il miele di rosmarino, di timo, di erica.

Confesso di non avere studiato molto: la cultura sul miele me la sono fatta sul campo, e nel video qui sotto ne avete una dimostrazione: quell’essere in scafandro bianco a sx non è il terzo interprete di Gravity, quello che non si vede mai perché lo spediscono, a calci, nel profondo nulla all’inizio del film. No, quella sono io che, sprezzante del pericolo e -quasi- indifferente alle api che si insinuano su per le maniche, filmo l’ape regina in tutto il suo verde splendore.

C’è da dire che, dopo un assaggio diretto come quello che vedete in quest’altro video, si acquisisce un concetto diverso del miele e si comprende che non è la monodose che rifilano nei b&b per colazione.

L’MTChallenge di questo mese, il cui fil rouge è proprio il miele per volere dei vincitori della scorsa edizione (Eleonora Colagrosso e Michael Meyer del blog BurroeMiele),  mi ha ispirato questa preparazione.

Noi abbiamo gradito; infatti le foto sono penose perché, sentendo i mugolii di piacere del Doc che degustava il suo piatto, non vedevo l’ora di mangiare la mia porzione. Per cui, quattro scatti selvaggi e via.

E la ricetta è questa.

Ingredienti per 2 persone:

Per l’impasto

  • 100 g di farina 0
  • 100 g di semola rimacinata
  • 80 ml di acqua
  • Un pizzico di sale
  • Mezzo cucchiaino di miele di castagno al tartufo

Per il ripieno

  • 200 g di funghi porcini
  • Uno spicchio d’aglio
  • Un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • Un pizzico di prezzemolo essiccato
  • Un pizzico di sale
  • Una noce di burro

Per il condimento

  • 200 g di fegatini di pollo
  • 50 ml di olio extra vergine di oliva
  • 40 g di mollica di pane
  • Un cucchiaino colmo di miele di castagno al tartufo

Procedimento:

Preparare l’impasto amalgamando tutti gli ingredienti, raccoglierlo a palla e lasciarlo riposare a temperatura ambiente, coperto da un canovaccio.

Soffriggere brevemente l’aglio scamiciato nell’olio, schiacciarlo e toglierlo.

Aggiungere i funghi tagliuzzati, insaporirli per 5/6 minuti, poi unire il sale ed il prezzemolo.

A fuoco spento, aggiungere il burro.

Mescolare bene il tutto e tritare nel mixer.

Stendere l’impasto in strisce sottili (penultima tacca se usate l’apposita macchina).

Farcire con l’impasto ottenuto, ripiegare l’impasto a metà e sigillare bene i bordi con un pennellino inumidito (solo acqua, non serve uovo).

Ritagliare i ravioli con lo stampino, una rotella dentata o anche un coltello e disporli su un vassoio spolverato di semola.

Tritare grossolanamente i fegatini e soffriggerli nell’olio per una decina di minuti.

Toglierli dal condimento scolandoli bene e sbriciolare nell’olio la mollica di pane.

Dopo un minuto aggiungere il miele, rimescolare bene ed unire ai fegatini.

Cuocere i ravioli per 6/7 minuti in acqua bollente leggermente salata, scolarli e condirli con il misto di fegatini e mollica al miele.

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Con questa ricetta partecipo all’ mtchallenge n. 54.

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