Roccoco’ napoletani, ricetta tradizionale

Roccoco'

I roccoco’ non li avevo ancora fatti, ma per questo Natale ho voluto sperimentare qualche dolce nuovo, almeno per me, come ad esempio la gubana, o le fave dei morti.

Una volta orientata su questi aromatici biscotti, sono andata a cercarli sul mio fido libricino di dolci napoletani.

L’ho trovato anni fa sulla bancarella di un mercatino, svenduto a 1 euro. Continua a leggere “Roccoco’ napoletani, ricetta tradizionale”

Petrali, viaggi da incubo e i treni di una volta

Petrali

Quando viaggiavo da e per Firenze, negli anni dell’Università, esistevano quattro categorie di treni: locale, diretto, espresso e rapido, poi sostituito dal mitico TEE, il Trans Europe Express che nell’immaginario era una sorta di Orient Express de noantri. Continua a leggere “Petrali, viaggi da incubo e i treni di una volta”

Giurgiulena, il croccante di sesamo

Giurgiulena

Nell’era della globalizzazione, la parola d’ordine è: multietnico.

In ogni settore sembra iniziata la gara a chi è più “inclusivo”, ogni città e nazione, ogni settore lavorativo e artistico, pubblica a manetta grafici e tabelle da cui si evincono le percentuali di multirazzialità, quasi fosse un qualcosa di speciale, di cui andare fieri, quando dovrebbe essere la normalità. Continua a leggere “Giurgiulena, il croccante di sesamo”

Susumelle al miele di Alessandra

Susumelle al miele

Le susumelle al miele sono biscotti calabresi dolci e aromatici.

Noti anche in altre regioni, con piccole varianti e nomi differenti, non possono mancare sulle tavole natalizie.

Io ne produco in quantità industriali, e li distribuisco nei cestini che regalo ad amici, parenti e conoscenti.

Quest’estate ho avuto la fortuna e la gioia di conoscere Alessandra Uriselli, del blog “Dolcemente inventando“, quando ho presentato il suo libro di “Dolci di Calabria” nel corso di una manifestazione culturale e mi hanno colpito la sua professionalità e la sua conoscenza della materia, così per questo Natale ho deciso di sperimentare la sua ricetta, con l’aggiunta dei canditi che non sono previsti nella preparazione originale, ma che a me piacciono molto.

Un successo, ma non avevo dubbi! Per cui, se volete cimentarvi nei dolci calabresi e volete essere certi dell’ottima riuscita, regalatevi e regalate il suo libro, farete un figurone.

Oggi il Calendario del Cibo Italiano ricorda i biscotti di Natale ed ecco le

SUSUMELLE AL MIELE

Susumelle al miele

350 g di farina 00
80 g di miele d’arancio
80 g di zucchero
50 ml di acqua tiepida
50 ml di succo di arancia
5 g di ammoniaca per dolci
20 g di cacao amaro
1 cucchiaino di mix di spezie (noce moscata, cannella, chiodi di garofano)
75 g di uvetta ammollata in acqua
75 g di cedro e arancia canditi

PER CIRCA 20 PEZZI

Accendete il forno a 180 °C in modalità statica.
Sciogliete il miele nell’acqua tiepida e lasciate raffreddare.
Setacciate la farina con il cacao, poi aggiungete lo zucchero e le spezie e mescolate bene.
Sciogliete l’ammoniaca nell’acqua con il miele, unite il succo di arancia e versate tutto nelle polveri, amalgamando bene.
Aggiungete l’uvetta strizzata e i canditi ed impastate fino ad ottenere una consistenza soda e leggermente appiccicosa.
Stendete l’impasto tra due fogli di carta forno, all’altezza di un dito e ricavate dei biscotti con un coppapasta della forma desiderata (tradizionalmente ovale).
Fate cuocere per 15 minuti.
Lasciate raffreddare bene, poi ricoprite con cioccolato fondente o bianco, sciolto con un poco di burro.

Natale a casa mia – il nuovo ebook gratuito

natale a casa mia

NATALE A CASA MIA – Nuovo E-book gratuito di ricette da LIBRICETTE.eu

È online il nuovo e-book gratuito di LIBRICETTE.eu, la prima libreria online dedicata agli e-book di
cucina, fondata dalla torinese Paola Uberti.

Cosa porteranno in tavola gli autori di LIBRICETTE.eu durante le prossime feste?

Piatti della tradizione del territorio o di famiglia e ricette che fanno il loro ingresso a casa degli
autori per la prima volta. Continua a leggere “Natale a casa mia – il nuovo ebook gratuito”

Susumelle calabresi allo zafferano

Susumelle: dolci tipici calabresi, a base di miele e farina, come altri dolci della tradizione.

Il miele è un ingrediente molto presente nella cucina calabrese, specialmente nei dolci come le susumelle, i turdilli, la cicerchiata, la pittampigliata, spesso insieme alla frutta secca.

Si consumano tradizionalmente nel periodo natalizio, ma sono talmente buone che personalmente le preparo in qualunque periodo dell’anno, anche perché si conservano a lungo, in scatole di latta.

Preparare le susumelle è semplice, non richiedono grosso impegno e nemmeno molto tempo.

Si possono ricoprire con cioccolato fuso, oppure con la classica glassa di zucchero.

La ricetta originale prevede la cannella, ma io ho voluto osare una variante allo zafferano, e devo dire che mi piace di più!

Vi va di provare? Ecco la ricetta:

  • 130 g di farina 00
  • 50 g di miele intiepidito
  • 50 g di zucchero
  • 20 g di cacao amaro
  • un cucchiaino di zafferano in polvere (meglio usare gli stimmi: li trovate QUI tra l’altro, aiuterete un gruppo di ragazzi pieni di impegno e voglia di fare. Secondo me lo meritano e sono certa che sentirete parlare molto di loro)
  • mezza bustina di lievito per dolci
  • 50 g di uvetta ammollata in acqua

Sciogliete il lievito ed il miele in poca acqua.

Versatelo nella farina con lo zucchero, il cacao e lo zafferano ed impastate tutto insieme.

L’impasto sarà leggermente appiccicoso: aggiungete l’uvetta ben strizzata e formate 8 biscotti ovali con le mani infarinate.

Metteteli sulla teglia ricoperta da carta forno e cuocete a 180° per 15/20 minuti.

Quando saranno ben freddi ricopriteli con 100 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, o la glassa preparata con 125 g di zucchero a velo ed un cucchiaino di acqua.

Vi piacciono queste ricette? Se vi va, seguitemi anche sulla mia pagina Facebook.

 

Vin d’orange di Coral Reef – maneggiare con cura

Il vin d’orange (ricetta di Coral Reef di Coquinaria.it), è presente da anni nei miei cestini natalizi. E guai a dimenticarlo, me lo richiedono espressamente! In effetti, è un liquore molto aromatico e particolare, ottimo come aperitivo, allungato in un buon prosecco ghiacciato, o centellinato al naturale per un digestivo di sicuro effetto.

Originario del sud della Francia, il vin d’orange si prepara con un certo anticipo, ma ho scoperto che dopo una sola settimana di infusione, ha già tutti gli aromi che lo rendono unico, sebbene meno forti, il che lo rende adatto a chi non ama i sapori troppo deciso, o la gradazione alcolica troppo elevata.

Ecco come si prepara:

  • 1 litro di vino rosé
  • 4 arance (non trattate)
  • 1 limone (non trattato)
  • 1 baccello di vaniglia
  • 200gr di zucchero
  • 25cl di grappa

Pulite e spazzolate le arance ed il limone, poi tagliateli in quattro spicchi (senza sbucciarli)

Metteteli in un boccale nel vino rosé con la bacca di vaniglia aperta per il lungo.

Aggiungete lo zucchero e la grappa e riponete in un luogo fresco ed al buio, per un periodo variabile dai dieci giorni a due mesi.

Filtratelo accuratamente più volte e versatelo nelle bottiglie.

Servite il vin d’orange come aperitivo miscelandolo a prosecco o champagne ben ghiacciati.

Si può bere anche liscio, come digestivo, ma in questo caso meglio limitarsi ad una dose minima: è molto alcolico!

 

Turdilli al miele – ogni volta è l’ultima

I turdilli. Il tormento e l’estasi. La gioia ed il dolore.

Il gusto e… la frittura! Odio friggere, detesto gli schizzi untuosi, l’appiccicume, l’odore invadente. Ho provato, giuro, anche la versione al forno, ma non sono “loro”. I turdilli vanno fritti, e così ogni anno giuro di non farli mai più, ed ogni anno, puntualmente, ci ricasco.

Ed ogni anno, oltretutto, provo anche ricette diverse. Questa, della mia amica Mate, mi è piaciuta molto, così gliel’ho estorta, promettendole una citazione ed una menzione d’onore. Ergo, sappiate che se vengono bene, il merito è tutto della Mate!

Ingredienti:

  • 300 g di farina
  • un bicchierino di vermut (50 gr. circa)
  • mezzo bicchiere di vino bianco dolce, 100 ml circa (il moscato va benissimo)
  • 150 ml di olio extra vergine di oliva (o di girasole)
  • 50 g di zucchero
  • un pizzico di cannella o anice
  • 1 pizzico di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale

Portate a bollore i liquidi con lo zucchero, il sale e l’aroma scelto.

Togliete dal fuoco e versatevi la farina ben setacciata, mescolando con un cucchiaio di legno.

Rovesciate il tutto sulla spianatoia e continuate ad impastare, aggiungendo il lievito.

Se necessario, aggiungete ancora un po’ di farina: l’impasto deve essere morbido e lavorabile, ma non appiccicoso.

Formate dei rotolini dello spessore di un pollice, tagliateli a pezzetti da 7/8 cm. circa, strisciateli sui rebbi di una forchetta, sul retro di una grattugia, o sull’apposito attrezzo, come per fare gli gnocchi.

Scaldate abbondante olio in una padella dai bordi alti. I turdilli devono essere immersi nell’olio bollente per 5/6 minuti, fino a doratura.

Scolateli su carta assorbente.

Scaldate a bagnomaria il miele, fino a renderlo liquido, poi immergetevi i turdilli, uno alla volta.

Volendo, potete decorarli con monpariglia colorata.

Si, la casa puzza di fritto, mi sono scottata un dito, dovrò snidare le goccioline fin sotto il tappetino… ma che Natale sarebbe, senza turdilli?

Questa ricetta è pubblicata nel libro “Cucina Calabrese – ricette sapori sagre” – Ed. Affinità Elettive

E, se vi va di provare i turdilli, QUI c’è un’altra ricetta.