Premetto che la pizza al salame, o nelle altre millemila possibili varianti, è presente in tavola almeno una volta la settimana.
Ho provato tanti impasti e procedimenti e mi sono fermata a quello che più mi ha soddisfatta e, soprattutto, ha soddisfatto l’abitudinario palato del Doc.
Però è successo che
- Antonietta Golino del blog “La trappola golosa” ha vinto l’ MTChallenge n. 57;
- La stessa, soprannominata “tepossino” per tutto il resto del mese, ha scelto la pizza come tema della nuova sfida;
- la creatura, presa da sacro inestinguibile fuoco impastoso, ha fornito non una, non due, ma TRE ricette e procedimenti diversi, che trovate CLICCANDO QUI.
E io che faccio, mi tiro indietro? Ovvio che no.
Ora, se per la sfida sul brodetto di pesce sono andata a pescare e per i biscotti ho scomodato Iginio Massari, cosa potrei combinare per la pizza? Ovviamente, il corso con il Maestro Michele Intrieri.

Come di consueto, non potevano mancare nella mia preparazione i canonici tocchi calabresi. Per cui, ecco la mia
Pizza al salame di suino nero di Calabria

Nonostante io utilizzi da sempre il lievito madre, ho voluto provare la seconda ricetta proposta da Antonietta, quella con lievito di birra e doppia lievitazione.
Ingredienti per l’impasto:
- 450 g di farina (metà Manitoba w460 e metà 0 w260)
- 290 ml di acqua oligominerale
- 12 g di sale
- 1 g di lievito di birra
Procedimento
Setacciare la farina, trasferirla in ciotola, fare la fontana, aggiungere il lievito di birra sciolto in una tazzina di acqua prelevata dal totale, il resto dell’acqua e il sale sulla farina, verso il bordo della ciotola.

Iniziare a incorporare man mano la farina, intridendola con le dita e poi una volta terminato ribaltare sul piano da lavoro e impastare per 10 minuti, piegando e ripiegando più volte, schiacciando l’impasto senza strapparlo.

Trasferire in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar a temperatura ambiente per 1 ora. Trasferire poi in frigo per 8/10 ore, ma volendo anche 15/18 ore (le farine forti ci permettono questi tempi) .
Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino a quando l’impasto risulti gonfio.
Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con le mani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo, infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci e traferire in una teglia oliata.

Lasciar lievitare altre 2 ore.
Riscaldare il forno alla massima temperatura, senza mai aprire lo sportello. Condire la pizza, infornare sul ripiano centrale e cuocere per 20 minuti. Controllare la cottura: se sotto si presenta bianca, abbassare il ripiano, viceversa sopra.
Per il condimento:
- pomodori pelati schiacciati tra le mani, come da disciplinare
- origano
- sale
- peperoncino piccante
- fettine di salame di suino nero di Calabria
- provola affumicata silana
Miscelare l’origano, il sale e il peperoncino sminuzzato ai pomodori pelati e condire la pizza prima di infornarla.
Dopo 12/15 minuti aggiungere la provola affumicata a fette ed il salame.
Proseguire la cottura per altri 5/8 minuti.

Ultima annotazione: il Doc ha gradito la nuova pizza al salame. Come sempre, io gli ho ceduto un po’ del centro, lui mi ha lasciato il cornicione. Ma, devo dire, a fatica.

Con questa pizza al salame partecipo all’ MTC n. 58
