La crema di asparagi non è mica poi così facile da fare, sapete!
Tocca schiacciarli nel passaverdura, altrimenti rimangono tutti quegli antipatici sfilacci che la rendono simile, più che ad una crema, ad una matassa di canapa ammuffita. In effetti, andrebbero usate solo le punte, ma nella mia filosofia antispreco riutilizzo anche i fondi di bottiglia per decorare l’albero di Natale, sicché…
Ma partiamo dall’inizio. Sommersa da un mare di ricette dai titoli vagamente evocanti le formule del Necronomicon (cito a caso: “capasanta turgida con zuppa di lenticchie, topinambur e jamon iberico joselito” – Cedroni ti adoro, anche se mi fai il salmone con il Philadelphia – “Gnocchetti di acqua di patate affumicata, in brodo dashi di scorfano rosso addensato con amido di kuzu, con “caramelle” di scorfano ghiacciato e marinato con soia bianca e aceto di lamponi, e crescioni di ravanello viola” – Alfredo Iannaccone, e qui ci possiamo anche fermare), mi scervello per inventare una ricetta o, quantomeno, un titolo, originale, particolare, di quelli che fanno sbarrare gli occhi ed esclamare: “wow, figo, strepitoso, ma che roba è?”
Mentre al mercato, davanti al banco dei frutti esotici, mi chiedo come starebbe il litchi in una galantina di pollo, suona la sveglia sul cellulare. Si, avevo messo la sveglia. Dovrebbe esserci la nuova sfida dell’MTChallenge. Leggo: pasta al pomodoro. Ecco, il solito scherzo della Van Pelt. Uff, saranno in ritardo.
Prendo solo le patate e gli asparagi, anzi, visto che me lo hanno ricordato, anche i pomodori, che sono già belli cicciottelli e succosi, e saranno in tavola, da qui ad ottobre, quasi tutti i giorni. Chips di asparagi con sfere di patate e aria di… oddio, no, quella schiumetta mi fa sempre un po’ senso. Intanto, già che l’ho letto, stasera pasta al pomodoro e va là che vai bene.

Epperò il computer dice che la sfida è proprio quella. E guardi, riguardi, strizzi gli occhi, rileggi attentamente, sollevi il pc, sia mai che ti sia scivolata sotto una faccina prendi-in-giro o un virgolettato importante, e invece no, proprio-pasta-al-pomodoro, così ha deciso Paola Sabino, del blog Fairie’s Kitchen, la vincitrice dello scorso MTC, ed io la bacerei, se l’avessi qui. Ti rilassi, sorridi, ti senti a casa. Poi cominci a leggere i vari post sull’argomento, e sorridi sempre meno. Girando in rete, ti vanno gli occhi su “Bottura e la sua ricetta degli spaghetti al pomodoro” e pensi ohibò, ma allora c’era il trucco: se anche un Bottura ha una sua personale ricetta, forse non è poi così semplice.
“Aììììììììtaaaaaaaa!” E il Doc, che ormai è addestrato: “che succede? Qual è l’oggetto della sfida?” “la pasta al pomodorooooooo!!!!!” “e allora? La prepari almeno due volta a settimana” “si, ma devo renderla un po’ diversa, no?” “ma si, dai, in fondo la fai anche con i piselli, con gli asparagi” “ma la pasta al pomodoro con gli asparagi NON E’ una ricetta da sfida!” “e perché no? E’ buona!”. Già, perché no? E’ buona!

Ingredienti per 4 persone:
- 500 gr. di asparagi
- 500 gr. di pasta formato “mafaldine”
- mezzo chilo di pomodori ciliegini
- tre cucchiai di olio extra vergine di oliva
- due spicchi di aglio
- un peperoncino piccante
- sale
Pulire gli asparagi e lessarli per 10 minuti in acqua salata. Se non si possiede l’apposita pentola, legarli a mazzetto in modo che restino “in piedi”, con le punte verso l’alto, fuori dall’acqua.
Scolarli conservando l’acqua di cottura.
Staccare delicatamente le punte, e tagliare a rondelline la parte più tenera del gambo.
Soffriggere nell’olio l’aglio sbucciato e privato del germoglio interno, ed il peperoncino, poi schiacciare entrambi e toglierli.
Saltare nell’olio metà delle punte e rondelle di asparagi, e toglierle quando diventano quasi croccanti.
Tagliare grossolanamente a pezzi i pomodori ben lavati e metterli nell’olio, schiacciandone una parte con la forchetta, non appena saranno ammorbiditi. Lasciare asciugare il sugo.
Riportare a bollore l’acqua di cottura degli asparagi e cuocere le mafaldine al dente (11/12 minuti).
Tritare al passaverdure le punte e le rondelle di asparagi tenute da parte, e unire la crema ricavata alle punte precedentemente soffritte.
Scolare le mafaldine e passarle nella crema di asparagi.
Metterle nei piatti e versarvi il sugo di pomodoro.
Doc docet.
Per l’MTChallenge n° 48
