Da bambina ero piccola e minuta e mia nonna mi chiamava “coscine di quaglia”.
Io non sapevo cosa fosse una quaglia e collegavo la parola al verbo “squagliare”, nel senso di “sciogliere”, per cui vissi per un po’ nel terrore, controllando di tanto in tanto che le mie gambe fossero integre e non liquefatte, fino a quando mi spiegarono cosa fosse una quaglia.
Con il tempo scoprii anche le deliziose qualità gastronomiche dell’uccelletto in questione e periodicamente lo ripropongo in diverse varianti, come questo risotto.