Melanzane ripiene di ragu’ gratinate in forno

Melanzane ripiene di ragu

Mio figlio, appena nato, aveva il faccino viola e la testolina un poco allungata, a punta.

Mentre il parentado, estatico, si lanciava in esclamazioni poco credibili (da: “quant’è bello” a “che meraviglia”) io, sfatando il detto “ogni scarrafone è bello a mamma sua” dissi semplicemente “sembra una melanzana”. Per la serie: madre snaturata e degenere, istinto materno pari allo zero assoluto. Continua a leggere “Melanzane ripiene di ragu’ gratinate in forno”

Gnocchi al ragu per il Club del 27. Per niente facili.

Se credete che preparare gnocchi al ragu sia semplice, per la serie “eccheccevo’“, non avete mai sentito parlare di MTChallenge e non avete mai letto il libro “Facciamo gli gnocchi” edito da Gribaudo dove, immodestamente, compaio anch’io tra gli autori delle ricette.

In occasione del Club del 27 vengono riproposte alcune delle ricette del libro ed io ho voluto scegliere la più tradizionale, la più classica, per dare il giusto risalto alla preparazione degli gnocchi stessi.

Lo gnocco perfetto è quello che non contiene uova, ma non si sfalda. Si scioglie in bocca, ma non si spappola. E’ consistente, ma non va richiede masticazione. Raccoglie il condimento, ma non lo sovrasta. E vi pare poco?

La ricetta del ragù è di Annarita Rossi del blog Il bosco di alici.

Gnocchi al ragu per il Club del 27

Gnocchi al ragu

Per gli gnocchi

  • 600 g di patate
  • 180 g di farina
  • sale

Per il ragu

  • 500 g di macinato misto di maiale e manzo
  • 1 vasetto di concentrato di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 1/2 cipolla
  • 1 carota piccola
  • 1 costa di sedano
  • 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale, pepe

Per servire, grana grattugiato.

Preparare gli gnocchi seguendo il procedimento che trovate QUI

Gnocchi al ragu

Tritate finemente la cipolla, la carota, il sedano e fateli soffriggere in un’ampia casseruola, in olio caldo, ma non bollente.

Quando gli odori saranno teneri, aggiungete la carne e fatela rosolare bene, mescolandola di frequente, a fiamma viva.

Bagnate poi con il vino rosso e fate evaporare.

Aggiungete infine il concentrato di pomodoro, salate leggermente, abbassate la fiamma e coprite: fate cuocere il ragu per almeno un’ora e mezza, controllando di tanto in tanto.

Aggiungete un mestolino di acqua calda, o di brodo, nel caso fosse troppo denso, e regolate di sale e pepe.

Cuocete gli gnocchi in acqua bollente leggermente salata, per pochi minuti, raccogliendoli con una schiumarola man mano che salgono a galla.

Conditeli con il ragu in una terrina, spolverate con abbondante grana grattugiato e gustatevi i vostri gnocchi al ragu.

Ravioli con salsiccia calabrese al ragù di suino nero

Conoscete la salsiccia calabrese?

E’ quella a grana grossa, tagliata rigorosamente a mano e arricchita da peperoncino dolce, o piccante e semi di finocchio selvatico.

Nella lenta cottura del ragu’ scioglie il suo grasso, che va ad arricchire il sapore del sugo, e si ammorbidisce al punto di poter essere facilmente tritata per un ripieno.

E’ stato un mese faticoso, pieno di impegni ed imprevisti, ed ho temuto fino all’ultimo momento di non poter partecipare alla consueta sfida dell’ MTChallenge. Invece, ce l’ho fatta, anche se sarà un post veloce e senza svolazzi, visto che mi sono dilungata nella preparazione della sfoglia, che non posso non tirare a mano.

Come si è capito, il tema della sfida MTC n°52 è la pasta ripiena. Vi invito a leggere il post di Monica e Luca di Fotocibiamo, vincitori del contest n° 51, per imparare tutto, ma proprio tutto, sui “RAIEU CO-O TUCCU“.

Se poi volete saperne di più sui sughi a lenta cottura, qui c’è l’ormai immancabile infografica di Daniela del blog Acquaementa.

sughi a lenta cottura Model (1)

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

  • 100 g di farina 0
  • 100 g di semola rimacinata
  • 1 uovo
  • mezzo bicchiere di acqua
  • mezzo cucchiaino di sale

Per il ripieno e il ragu’:

  • una salsiccia calabrese (dolce o piccante, a piacere)
  • 500 g di lonza di suino nero di Calabria
  • un gambo di sedano
  • una carota
  • una cipolla di Tropea
  • qualche foglia di basilico
  • un bicchierino di vino Cirò rosso
  • 1 lt. di passata di pomodoro di Belmonte
  • un cucchiaino di sale
  • un pizzico di prezzemolo essiccato
  • due cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un uovo
  • pecorino crotonese stagionato grattugiato

Preparazione:

Tagliare a pezzi una parte della lonza e tritare il resto.

Soffriggerla brevemente nell’olio caldo con la salsiccia a tocchetti.

Unire sedano, carota e cipolla interi ed aggiungere il vino.

Farlo evaporare ed unire la salsa di pomodoro ed il sale, allungando con un bicchiere di acqua.

Sobbollire lentamente a fuoco bassissimo fino a restringimento (circa 4 ore).

Verso la fine, aggiungere il basilico.

IMG_6272 (Modificato)

A metà cottura, prelevare la salsiccia, le verdure ed i pezzi di lonza e tritare il tutto finemente, aggiungendo il prezzemolo e l’uovo.

Formare tante palline della grandezza di una nocciola ed utilizzare per farcire i ravioli.

Impastare le farine con l’uovo ed il sale, aggiungendo poco per volta l’acqua, fino ad ottenere un impasto compatto e non appiccicoso.

Lasciare riposare, coperto da un strofinaccio, per un’ora.

Riprendere l’impasto, dividerlo in due parti ed iniziare a tirare la sfoglia (con il mattarello, o con la sfogliatrice) fino allo spessore desiderato.

Disporre la sfoglia sullo stampo, riempire le cavità con l’impasto preparato e spennellare i bordi con poca acqua.

IMG_6261

Ricoprire con altra sfoglia, passando più volte il mattarello sullo stampo e premendo bene.

Staccare delicatamente i ravioli dallo stampo, disporli sulla spianatoia bene infarinata e lasciarli asciugare per qualche ora.

Lessarli per 4/5 minuti in abbondante acqua leggermente salata, condirli con il ragu’ di suino nero e cospargerli di pecorino crotonese stagionato grattugiato.

Salsiccia

Con questa ricetta partecipo all’ MTChallenge n° 52

MTC52

 

Lasagna alle carrube, sugo di lepre e fiori croccanti

La lasagna alle carrube mi girava per la testa, insistentemente, da quando ho visto un ragazzino che ne mangiava una per strada.

Sapete che le carrube sono chiamate il cioccolato dei poveri? Si, perché sono piuttosto dolciastre. Sarà per questo che piacciono tanto ai cavalli?

Volendo preparare una ricetta per il contest “La macchia nel piatto“, dove per macchia si intende quella mediterranea (e non quella che si autoproduce puntualmente il Doc sulla camicia fresca di bucato e stiratura), ho pensato di realizzare l’idea.

E fin qui va anche bene. La lasagna non è difficile, basta provare le dosi, affinché non sia troppo dolce, la compattezza dell’impasto perché non si sciolga in cottura. Ma il condimento?

Macchia mediterranea: immagino il verde acceso degli alberi, e vedo l’acacia. Poi quello appena più intenso e spento degli arbusti e delle erbette: sulla, glicine, mirto, rosmarino, ginepro. In mezzo alle erbe, un veloce lepre corre. No, in definitiva non era poi così veloce…

Carrube e fiori

Ingredienti per 4 persone:

  • due uova intere
  • 300 gr. di farina 0
  • 100 gr. di farina di carrube
  • un bicchiere di acqua tiepida
  • 20 gr. di sale
  • 10 bacche di ginepro
  • un rametto di rosmarino
  • un peperoncino piccante
  • uno spicchio d’aglio
  • mezzo cucchiaino di foglie di mirto
  • 300 gr. di carne di lepre già frollata e macinata
  • 30 ml. di aceto di vino rosso
  • 300 gr. di salsa di pomodoro
  • 40 gr. di foglie di sulla
  • una ventina di fiori di sulla ed acacia (oppure glicine, o sambuco)
  • 40 gr. di farina 00
  • un pizzico di pepe nero
  • 50 gr. di olio extra vergine di oliva

Scaldare in un tegame dai bordi alti metà dell’olio e soffriggervi l’aglio tagliato a metà e privato del germoglio interno, ed il peperoncino, poi schiacciarli e toglierli.

Mettere nel tegame la carne di lepre, rosolare e sfumare con l’aceto.

Unire metà del sale, la salsa di pomodoro e poca acqua.

Coprire con un coperchio e lasciare cuocere a fuoco lento.

Impastare la farina 0 e la farina di carrube con un uovo ed un tuorlo uova ed il sale rimasto, aggiungendo, poco per volta, l’acqua, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico, non appiccicoso.

Tirare le sfoglie, con il mattarello o l’apposita macchina, e ricavarne dei cerchi da 10 cm. di diametro (o altre forme a vostra scelta)

Lessare laasta in acqua bollente per 5/6 minuti.

Tritare a mortaio il ginepro, il rosmarino ed il mirto ed aggiungerli al ragu insieme alle foglie di sulla ben lavate.

Lavare ed asciugare i fiori su carta assorbente, poi passarli nell’albume leggermente sbattuto con un pizzico dimpepe nero e nella farina e friggerli brevemente in olio bollente.

Alternare nel piatto 4 lasagne ad altrettanti strati di ragu.

Completare con i fiori croccanti e qualche foglia di sulla.

Lasagna c1

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Sugo di melanzane al pomodoro fresco e finocchietto

Un sugo di melanzane

arricchito dalla polpa del pomodoro fresco. Ecco un condimento che d’estate si gradisce particolarmente. A dire il vero, io ne preparo in quantità, poi lo conservo in vasetti sottovuoto, per poter gustare il sapore delle melanzane anche d’inverno, quando quelle sui banchi del supermercato non sanno di nulla.

Per prepararlo, questi sono gli ingredienti:

  • 3/4 grosse melanzane lunghe (quelle viola scuro, trovo che siano le più saporite)
  • un kg. di pomodori cuore di bue o costoluti
  • un bicchiere di olio evo
  • mezzo bicchierino di aceto bianco
  • mezzo litro di acqua
  • due cucchiaini di sale
  • due cipolle di Tropea
  • 3/4 spicchi d’aglio
  • due peperoncini piccanti
  • un gambo di sedano
  • una carota
  • basilico fresco
  • finocchietto selvatico

Tritate il sedano, la cipolla e la carota, unite i peperoncini e gli spicchi d’aglio e soffriggete il tutto.

Pulite e sbucciate la melanzana (io lascio sempre un po’ di buccia perché mi piace il colore e la compattezza), poi tagliatela a dadini.

Schiacciate l’aglio ed i peperoncini e toglieteli, aggiungendo i dadini di melanzana.

Friggete fino a quando iniziano a prendere colore, poi sfumate con l’aceto e lasciate evaporare.

Unite i pomodori a pezzetti, il sale, l’acqua il finocchietto ed il basilico fresco.

Lasciate asciugare a fuoco lento, ma non troppo, deve restare un po’ liquido per la conservazione.

Versate nei vasetti sterilizzati, chiudete bene e capovolgete fino al raffreddamento.

Al momento di consumarlo, rimettete il sugo di melanzane sul fuoco ad asciugare un po’.

E buon gusto da EatParade!

 

 

Ragu di capra

Il ragù di capra è molto diffuso in Calabria, soprattutto come condimento per la pasta fatta in casa, ad esempio i fileja.

Per rendere più tenera la carne di capra (circa 250 gr. per 4 persone), è indispensabile marinarla per 12 ore in frigo con vino rosso, 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano,2 spicchi di aglio, rosmarino, finocchietto selvatico, pepe in grani.
Io raccolgo tutti gli aromi in un sacchetto di tela (utile anche un infusore da the), così è più facile toglierli per riutilizzarli.
Oltre agli ingredienti già menzionati, per il ragu di capra ci vogliono:
olio evo, mezzo litro di passata di pomodoro, un bicchiere del vino di marinatura, tutti gli aromi utilizzati, un cucchiaino di sale.
La carne, dopo la marinatura, va passata al tritacarne.
Gli aromi vanno tritati.
Nel frattempo, si scalda in una pentola alta l’olio con il peperoncino.
Si soffrigge la carne.
Si versa il vino e si lascia sfumare.
Si aggiunge la passata di pomodoro, il sale, e due bicchieri di acqua.
Si lascia sobbollire appena (pippiare, si dice) per 4 ore circa.

Vermicelli al ragù di pescespada

Da precedenti preparazioni mi sono avanzati dei ritagli di pescespada. Quale occasione migliore per preparare i vermicelli al ragù di pescespada?

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr. di vermicelli
  • 300 gr. di ritagli di pesce spada
  • 250 gr. di salsa di pomodoro
  • basilico, aglio, cipolla, sale, pepe nero
  • olio extra vergine di oliva
  • 1 bicchierino di gin

Affettate sottilmente la cipolla, tritate l’aglio, e metteteli a soffriggere nell’olio.

Aggiungete i ritagli di pesce spada e fate insaporire.

Versate il gin e lasciate evaporare, poi aggiungete la salsa di pomodoro, il basilico, sale e pepe.

Lasciate cuocere a fuoco vivace per cinque minuti, poi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire fino a quando il sugo si sarà ristretto.

Condite i vermicelli cotti al dente e spolverate di prezzemolo.