Tortine panna e miele – la pasta biscotto è di Santin, un mondo a parte

Le tortine panna e miele, sia chiaro, non sono le “simil-fette-ecc.”.

Odio le ricette che descrivono le merendine proprio come quelle del supermercato. Ma scherziamo? Io me le faccio in casa proprio perché non voglio che siano come quelle del supermercato. Anzi, la differenza si deve sentire, eccome. Ecco perché queste tortine ricordano qualcosa in commercio, se non altro come forma, ma sono tutt’altra cosa. Più sana, per esempio.

Per fare la base ho utilizzato la ricetta della pasta biscotto di Maurizio Santin, tanto per andare sul sicuro. Ecco come si fa:

  • 125 gr. di zucchero semolato
  • 50 gr. di tuorlo
  • 250 gr. di uova intere
  • 35 gr. di cacao amaro
  • 30 gr. di fecola di patate
  • 30 gr. di farina 00
  • 50 gr. di burro

Accendere il forno a 180°.

Setacciare cacao, farina e maizena. Sciogliere il burro e lasciarlo intiepidire.

Nel frattempo, montare uova e tuorlo con lo zucchero, aggiungendolo poco per volta. Si deve ottenere una crema molto soffice e spumosa.

Aggiungere in due riprese farina, maizena e cacao setacciati insieme.

Prendere un po’ del composto e miscelarlo al burro fuso, poi unirlo al resto dell’impasto, con delicatezza.

Versare l’impasto in uno strato sottile (4/5 mm.) sulla teglia ricoperta di carta forno ed infornare per 12 min.

Montare 500 gr. di panna fresca e quando è quasi pronta versare a filo 50 gr. di miele di tiglio.

Con questa crema farcire metà della pasta biscotto e ricoprire con l’altra metà.

Raffreddare bene, poi tagliare in quadretti o in fette rettangolari.

Volendo, si può anche spolverare con zucchero a velo oppure, per una farcitura più dolce, si può aggiungere un po’ di zucchero alla panna.

Tutto un altro mondo!IMG_0094[1]

 

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Torta caprese di Maurizio Santin

 La torta caprese: l’avrò fatta 3 o 4 volte.

Fondamentalmente mi sembra che la ricetta sia sempre la stessa, anche molto semplice. Però non mi è riuscita due volte allo stesso modo. Sarà la temperatura, la lavorazione, il forno. Stavolta ci tenevo particolarmente perché me l’ha chiesta mia nuora per il suo compleanno. Mia nuora è un emoticon vivente: tenera e coccolosa, fa le faccine buffe e ti guarda implorante con gli occhioni sgranati; che fai, le dici di no? Oltretutto va avanti da due mesi con lenticchie scondite e tristi insalatine di rucola, per cui il minimo che io possa fare è sacrificare un equatoriale 55% di Valrhona. Sopra la torta, lei in versione fumetto 3D, realizzata in pasta di zucchero:

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Ingredienti (dal libro I dolci di Maurizio Santin):

  •  4 uova
  • 200 gr. di burro morbido
  • 200 gr. di farina di mandorle
  • 200 gr. di cioccolato 55%
  • 200 gr. di zucchero

Premesso che ho dimezzato le dosi del libro, ed ho sostituito parte della farina di mandorle con farina di nocciole, vi riporto il procedimento così com’è scritto.

Tritare il cioccolato non troppo finemente.

Lavorare il burro a pomata.

Montare i tuorli con 150 gr. di zucchero fino ad avere un composto gonfio e spumoso.

Continuando a mescolare, aggiungere il burro pomata e, quando è bene amalgamato, la farina di mandorle ed il cioccolato.

Montare a neve gli albumi con il resto dello zucchero e unirli delicatamente al composto con un movimento dall’alto in basso.

Versare l’impasto in una tortiera capiente oppure preparare delle porzioni individuali, utilizzando dei cerchi di acciaio o delle formine per tortine individuali.

Infornare a 170° e controllare la cottura con uno spiedino di legno che, infilato al centro della torta, dovrà uscire completamente asciutto.

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