Torta salata senza glutine alle verdure

torta salata senza glutine

Una torta salata senza glutine bella da vedersi e anche buona.

La preparo spesso in tutte le occasioni in cui mi viene richiesto un piatto gluten free, perché questa pasta brisée (liberamente adattata da una ricetta tratta dal libro “Il dolce gluten free“di Gaia Pedrolli) è molto buona, rimane friabile senza sbriciolarsi come spesso accade agli impasti privi di maglia glutinica.

L’ho riproposta per la festa della mamma e mia madre, celiaca scarsamente rassegnata, l’ha gradita molto.

La scelta delle verdure di stagione regala gusto e freschezza e la rende leggera e proponibile a tutti. Continua a leggere “Torta salata senza glutine alle verdure”

Cucinare senza glutine: accortezze e precauzioni

cucinare senza

Come ho spesso sottolineato, per cucinare alimenti senza glutine è necessario adottare alcune precise regole di igiene, per evitare pericolose contaminazioni.

Quando ho scoperto la celiachia di mia madre, ho scoperto anche che i cibi gluten free in commercio costano un botto.

Mia madre è anziana, ha subito analisi ed indagini mediche di tutti i tipi, invasive e spesso dolorose. Si è rifiutata di sottoporsi ad un’ulteriore gastroscopia e l’analisi del sangue non è sufficiente per ottenere la certificazione che dà diritto ai buoni. E comunque, anche un buono da 80 euro circa non è che aiuti molto a far quadrare i conti. Così, per risparmiare (e darle cibi un po’ più sani di quelli industriali, ricchi di grassi, zuccheri e quant’altro) mi sono ingegnata a cucinare senza glutine per lei. Continua a leggere “Cucinare senza glutine: accortezze e precauzioni”

Senza glutine, senza problemi. O quasi.

senza glutine

Senza glutine? Si può, certo. Non è facilissimo, ma non è una tragedia.

Venti anni fa mia madre è rimasta vedova e si è data al consumo smodato di dolci e cibo precotto, preferibilmente fritto e stracondito. Risultato: 20 kg in più, difficoltà respiratorie, diabete, colesterolo e pressione alle stelle, aneurismo aortico con conseguente intervento, arterie semiostruite e dai e dai.

Però, se le difficoltà digestive potevano anche starci, lo spropositato gonfiore addominale no. E nemmeno la fragilità ossea esagerata (si rompeva ogni tre per due), gli eritemi pruriginosi che la ricoprivano di croste in ogni parte del corpo, l’anemia inspiegabile che le impediva anche solo di alzarsi dal letto. E altri sintomi che non sto ad elencare per senso del pudore. Insomma, una situazione disastrosa.

Dieci anni di esami, ricoveri, cure, terapie, senza risultato. Comprese gastroscopia e colonscopia con biopsie, MAI, e sottolineo MAI finalizzate alla ricerca della celiachia.

Ci sono arrivata io. Da non credere. Un sospetto, un’analisi del sangue ed eccola lì, chiara e lampante come un faro nella notte. E nessun medico-scienziato-specialista del piffero ci era arrivato.

Fate le analisi. Fatele fare ai vostri bimbi alla nascita, non aspettate i sintomi, che a volte non ci sono!

La celiachia non è una moda, non è un’intolleranza, non è un capriccio e non è nemmeno un’allergia. E’ una patologia che comporta una irritazione cronica dell’intestino tenue.

Questo causa una varietà di sintomi (diarrea, dimagrimento, gonfiore, anemia, fragilità ossea, vomito, dermatite e altri) che possono comparire tutti insieme, o addirittura non essere presenti, nel caso della celiachia asintomatica, che è la peggiore, perché si scopre quando il grosso del danno è ormai fatto.

Una semplice analisi del sangue vi può dire non solo se siete celiaci, ma anche se avete la predisposizione genetica a sviluppare questa patologia, che può insorgere in seguito ad altre malattie, ad eventi traumatici, o per un’alimentazione scorretta.

Questo non vuol dire eliminare il glutine dalla propria dieta: il glutine di per sé fa male solo ai celiaci. Come per tutti gli alimenti, l’importante è evitarne l’abuso. Quindi, alternare vari tipi di pasta, pane e farine, seguire un’alimentazione varia e bilanciata e ricordare che la dieta mediterranea, se seguita correttamente, è universalmente riconosciuta come la più salutare in assoluto.

E se scoprite di soffrirne? Non è la fine del mondo. Al momento non esistono cure risolutive, ma seguendo alla lettera la dieta senza glutine e alcuni accorgimenti nella preparazione dei pasti, si vive benissimo.

Sfatiamo alcuni miti:

  • la cottura NON elimina gli effetti del glutine (ahimé, ho sentito anche questa)
  • la celiachia NON è una moda come le diete settechiliinsettegiorni, una scelta come il veganesimo, o uno stile di vita: è una patologia e va presa MOLTO sul serio: se un vegano mangia un pezzetto di carne senza accorgersene, non gli succede nulla. Se un celiaco mangia un alimento anche lievemente contaminato, sta male. Quindi: occhio.
  • NON esistono diversi gradi di celiachia: esistono le risposte individuali, più o meno accentuate.
  • Di per sé non è mortale, ma possono esserlo le conseguenze, se protratte troppo a lungo nel tempo.
  • NON è corretto “sglutinare” tutta la famiglia se uno dei componenti è celiaco. E’ solo una questione di comodità, ma espone a inutili carenze gli altri familiari.
  • Preparate da soli tutto ciò che potete. Gli alimenti gluten-free industriali NON sono particolarmente sani e non sono affatto dimagranti, come molti credono. Al contrario, sono ricchi di addensanti, additivi, grassi saturi e zuccheri.
  • Fate ufficializzare la diagnosi tramite gastroscopia per poter usufruire dei buoni per l’acquisto dei prodotti gluten-free, che non sono propriamente economici. Limitando i vostri acquisti alle farine per preparare da soli pane, pasta e dolci, e sfruttando il mare di alimenti naturalmente senza glutine, non risentirete del peso economico.
  • Prima di acquistare un alimento, se non riporta il simbolo della spiga sbarrata o la dicitura “senza glutine”, controllate nel prontuario dell’A.I.C.

Detto questo, vi ricordo che è molto importante seguire queste rigorose regole di igiene nella preparazione dei cibi per un celiaco. Dopodichè, sbizzarritevi con tante ricette e con la vostra fantasia!

Finocchi caramellati al formaggio di capra di Ottolenghi

I finocchi caramellati di Ottolenghi non perdo nemmeno tempo a descriverli: vanno assaggiati, e tanto basta.

Dopo, non riuscirete più a farne a meno.

La ricetta è sul suo libro “Plenty” e se non l’avete ancora compratelo, è una vera miniera di ricette, abbinamenti e sapori. Continua a leggere “Finocchi caramellati al formaggio di capra di Ottolenghi”

Risotto zafferano, stocco e bergamotto

risotto zafferano

Risotto zafferano, stocco e bergamotto. Un poker d’assi per partecipare al contest del Calendario del Cibo Italiano, in occasione della giornata del risotto alla milanese con il profumato e colorato zafferano dell’azienda Bramante.

Le ricette saranno valutate da una giuria di esperti, della quale fanno parte Anna Zerbi dell’Azienda Agricola Bramante, Sara Preceruti del ristorante Acquada e Simona Sansonetti dell’Associazione Maestro Martino Continua a leggere “Risotto zafferano, stocco e bergamotto”