Senza glutine? Si può, certo. Non è facilissimo, ma non è una tragedia.
Venti anni fa mia madre è rimasta vedova e si è data al consumo smodato di dolci e cibo precotto, preferibilmente fritto e stracondito. Risultato: 20 kg in più, difficoltà respiratorie, diabete, colesterolo e pressione alle stelle, aneurismo aortico con conseguente intervento, arterie semiostruite e dai e dai.
Però, se le difficoltà digestive potevano anche starci, lo spropositato gonfiore addominale no. E nemmeno la fragilità ossea esagerata (si rompeva ogni tre per due), gli eritemi pruriginosi che la ricoprivano di croste in ogni parte del corpo, l’anemia inspiegabile che le impediva anche solo di alzarsi dal letto. E altri sintomi che non sto ad elencare per senso del pudore. Insomma, una situazione disastrosa.
Dieci anni di esami, ricoveri, cure, terapie, senza risultato. Comprese gastroscopia e colonscopia con biopsie, MAI, e sottolineo MAI finalizzate alla ricerca della celiachia.
Ci sono arrivata io. Da non credere. Un sospetto, un’analisi del sangue ed eccola lì, chiara e lampante come un faro nella notte. E nessun medico-scienziato-specialista del piffero ci era arrivato.
Fate le analisi. Fatele fare ai vostri bimbi alla nascita, non aspettate i sintomi, che a volte non ci sono!
La celiachia non è una moda, non è un’intolleranza, non è un capriccio e non è nemmeno un’allergia. E’ una patologia che comporta una irritazione cronica dell’intestino tenue.
Questo causa una varietà di sintomi (diarrea, dimagrimento, gonfiore, anemia, fragilità ossea, vomito, dermatite e altri) che possono comparire tutti insieme, o addirittura non essere presenti, nel caso della celiachia asintomatica, che è la peggiore, perché si scopre quando il grosso del danno è ormai fatto.
Una semplice analisi del sangue vi può dire non solo se siete celiaci, ma anche se avete la predisposizione genetica a sviluppare questa patologia, che può insorgere in seguito ad altre malattie, ad eventi traumatici, o per un’alimentazione scorretta.
Questo non vuol dire eliminare il glutine dalla propria dieta: il glutine di per sé fa male solo ai celiaci. Come per tutti gli alimenti, l’importante è evitarne l’abuso. Quindi, alternare vari tipi di pasta, pane e farine, seguire un’alimentazione varia e bilanciata e ricordare che la dieta mediterranea, se seguita correttamente, è universalmente riconosciuta come la più salutare in assoluto.
E se scoprite di soffrirne? Non è la fine del mondo. Al momento non esistono cure risolutive, ma seguendo alla lettera la dieta senza glutine e alcuni accorgimenti nella preparazione dei pasti, si vive benissimo.
Sfatiamo alcuni miti:
- la cottura NON elimina gli effetti del glutine (ahimé, ho sentito anche questa)
- la celiachia NON è una moda come le diete settechiliinsettegiorni, una scelta come il veganesimo, o uno stile di vita: è una patologia e va presa MOLTO sul serio: se un vegano mangia un pezzetto di carne senza accorgersene, non gli succede nulla. Se un celiaco mangia un alimento anche lievemente contaminato, sta male. Quindi: occhio.
- NON esistono diversi gradi di celiachia: esistono le risposte individuali, più o meno accentuate.
- Di per sé non è mortale, ma possono esserlo le conseguenze, se protratte troppo a lungo nel tempo.
- NON è corretto “sglutinare” tutta la famiglia se uno dei componenti è celiaco. E’ solo una questione di comodità, ma espone a inutili carenze gli altri familiari.
- Preparate da soli tutto ciò che potete. Gli alimenti gluten-free industriali NON sono particolarmente sani e non sono affatto dimagranti, come molti credono. Al contrario, sono ricchi di addensanti, additivi, grassi saturi e zuccheri.
- Fate ufficializzare la diagnosi tramite gastroscopia per poter usufruire dei buoni per l’acquisto dei prodotti gluten-free, che non sono propriamente economici. Limitando i vostri acquisti alle farine per preparare da soli pane, pasta e dolci, e sfruttando il mare di alimenti naturalmente senza glutine, non risentirete del peso economico.
- Prima di acquistare un alimento, se non riporta il simbolo della spiga sbarrata o la dicitura “senza glutine”, controllate nel prontuario dell’A.I.C.
Detto questo, vi ricordo che è molto importante seguire queste rigorose regole di igiene nella preparazione dei cibi per un celiaco. Dopodichè, sbizzarritevi con tante ricette e con la vostra fantasia!