Tart di zucca al gorgonzola e timo

Tart di zucca, gorgonzola e timo

La summa excelsa mater, della quale tante volte ho già narrato, ha un’idiosincrasia nei confronti dei formaggi.

Attenzione: non si tratta di un’intolleranza ai latticini, perché di panna montata, crema, budino e panna cotta é capace di scofanarsene una quintalata e un tot. No, è proprio un’antipatia, un odio viscerale nei confronti dei formaggi. Ovviamente, del gorgonzola in particolare.

Nel periodo in cui studiavo a Messina e vivevo lì con mio padre Continua a leggere “Tart di zucca al gorgonzola e timo”

Tortelli di zucca ricetta tradizionale

Tortelli di zucca

Uno dei miei più grandi interessi é sempre stato il ballo, in tutte le sue forme. Ho frequentato corsi di danza classica, moderna, ginnastica ritmica, artistica, ballo da sala, latino-americani, tango, e chi più ne ha più ne metta.

L’ho amato talmente tanto che ho preso un diploma da maestra di ballo e ho insegnato per anni.

Il mio primo incontro con i tortelli di zucca, lo ricordo perfettamente: fu proprio in occasione dell’esame, Continua a leggere “Tortelli di zucca ricetta tradizionale”

Ciambelle di zucca: gli zuccarielli

ciambelle di zucca

Le ciambelle di zucca sono nate pensando ai cullurielli.

L’impasto base dei cullurielli è simile a quello degli gnocchi: patate, farina e sale. L’unica differenza è l’aggiunta del lievito.

Ora, mi sono detta, se gli gnocchi si possono fare anche con la zucca al posto delle patate, perché non provare a realizzare anche queste ciambelle?

Potrei chiamarli zuccarielli, magari.

Detto, fatto. Ho seguito la ricetta tradizionale della mia vicina di casa, con lievito di birra per non rischiare troppo.

Il risultato è stato davvero sorprendente, tanto che conto di rifarle a breve con il lievito madre. Vi saprò dire.

Intanto, godetevi i miei zuccarielli, o ciambelle di zucca.

Gli ingredienti sono indicativi, nel senso che possono variare molto a secondo della qualità della zucca, dell’umidità della farina e via dicendo. Regolatevi in base all’impasto, che deve essere morbido e leggermente appiccicoso.

Avendo tempo a disposizione, potete diminuire la quantità di lievito di birra ed allungare la lievitazione, ma non troppo: rischiate che la zucca inacidisca.

E’ possibile preparare le ciambelle di zucca anche in versione dolce, aggiungendo un cucchiaino di zucchero all’impasto e diminuendo il sale ad un pizzico (non eliminatelo totalmente) e cospargendole di zucchero ancora calde.

Molto appetitosa anche la versione piccante, con un pizzico di peperoncino.

Per la frittura io utilizzo olio extra vergine di oliva. In alternativa, vi consiglio olio di semi di girasole.

E passiamo all’esecuzione.

CIAMBELLE DI ZUCCA – GLI ZUCCARIELLI

500 g di farina 0
500 g di zucca
un cucchiaino di sale
50 ml di acqua tiepida
un pizzico di zucchero
un cubetto di lievito di birra da 25 g
abbondante olio per friggere

Tagliate la zucca a fette e cuocetela in forno a 200° per 15 minuti circa.
Togliete la buccia, mettete la polpa in uno strofinaccio e strizzate per asciugarla bene.
Dovreste ottenere circa 250 g, che passerete al setaccio ed impasterete con la farina ed il sale.
Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida con lo zucchero e aggiungetelo all’impasto.
Se necessario, aggiungete farina, o acqua. L’impasto dovrà risultare morbido e leggermente appiccicoso.
Metteteli in una ciotola infarinata e lasciatelo raddoppiare coperto da uno strofinaccio.
Riprendete l’impasto, sgonfiatelo e suddividetelo in venti palline, che lascerete nuovamente lievitare.
In un tegame capiente e dai bordi alti scaldate abbondante olio, poi prendete le palline, bucatele al centro con le dita ed allargatele a formare la ciabella.
Immergetele nell’olio e friggetele fino a doratura da ambo i lati.
Lasciatele intiepidire su un foglio di carta assorbente per eliminare l’eventuale eccesso di olio.

Trovate gli zuccarielli, insieme a tante altre ricette, curiosità e notizie anche sulla pagina Facebook: EatParadeBlog

Riso ai piselli e crema di zucca – confort food

Il riso ai piselli e crema di zucca è, per me, uno di quei piatti definiti “comfort food”, il cibo che ti conforta, che ti gratifica.

Un piatto rassicurante, caldo, colorato, nutriente, che sa di tavola familiare e di tradizione.

Per me il “comfort food” è qualcosa che preparo quando ho bisogno di una calda coccola.

Ecco allora questa ricetta da autunno inoltrato, da gustare avvolti nella copertina di pile, magari con un camino acceso osservando fuori dalla finestra il rosseggiare delle ultime foglie rimaste sugli alberi.

Vi spiego come lo preparo.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 gr. di riso carnaroli
  • 300 gr. di zucca gialla
  • 300 gr. di piselli sgusciati
  • uno scalogno
  • un pizzico di zenzero
  • sale, pepe, prezzemolo, olio evo
  • abbondante acqua salata

In una pentola dai bordi alti versate abbondante acqua, aggiungete del sale e poggiate sopra uno scolapasta, un vassoio bucherellato, o qualunque recipiente adatto alla cottura a vapore.

Sbucciate la zucca, togliete i semi e la parte filamentosa e tagliatela a dadini.

Sistemate i dadini di zucca nel recipiente sopra la pentola d’acqua, coprite e portate a bollore.

Tritate lo scalogno e soffriggetelo nell’olio evo, senza farlo dorare. Se volete rendere il piatto ancora più leggero, fate appassire lo scalogno senza olio, con poca acqua, fino a quando diventa trasparente.

Unite i piselli ed un mestolo di acqua.

Lasciate cuocere per 15 minuti. A fine cottura unite un pizzico di prezzemolo tritato.

Lessate il riso nell’acqua bollente, sempre con la zucca sopra, poi scolatelo conservando un po’ dell’acqua di cottura.

Con il mixer, riducete la zucca in crema, ammorbidendola con un po’ dell’acqua conservata. Regolatevi a piacere, a seconda della densità da voi desiderata.

Insaporite con pepe e zenzero, che serviranno a contrastare ed esaltare piacevolmente i sapori, altrimenti troppo dolciastri, di zucca e piselli.

Unite il riso ai piselli, poi amalgamate con la crema di zucca.

Impugnate il cucchiaio e… coccolatevi con EatParade!

Vellutata di zucca di Anna Maria Pellegrino – un gioco ad incastro

In realtà non vi racconterò la ricetta della vellutata di zucca, bensì la mia avventura gastronomica con un piatto che, da banale, diventa di haute cuisine, se a metterci le mani, la genialità e la professionalità, è una che se ne intende!.

Premessa: nel fine settimana appena trascorso, si è tenuto a Siena, la magica città del Palio, dei tetti e dei vicoletti (e della pavimentazione scoscesa, nemica di tacchi e caviglie, ma questa è un’altra storia), il primo raduno dell’Associazione Italiana Food Blogger, alla quale mi vanto di appartenere.

Di questo raduno vi parlerò diffusamente in un altro articolo; per il momento mi limiterò a dirvi che la sera del venerdì si è tenuta, nella sede storica del Consorzio Agrario di Siena, (uno stupendo palazzo del 1935), un’amichevole “sfida culinaria” tra la presidente dell’Associazione, Anna Maria Pellegrino, e lo chef toscano Filippo Saporito, titolare del ristorante “La leggenda dei Frati” di Castellina in Chianti.

Tre piatti a testa in gara, tutti con una loro storia da raccontare ed una loro particolarità. Perché mi ha colpita la vellutata di zucca? Ve lo spiego subito.

La zucca non mi dispiace, in fondo, in tante preparazioni. Però l’ho sempre trovata… banale, forse è il termine giusto. Bella, senza dubbio, con quel suo colore vivo e solare, ma inconsistente, dal gusto poco deciso. Anzi, la vellutata a me dava l’idea di mensa ospedaliera. E così, l’ho sempre miscelata agli aromi più improbabili, per toglierle il gusto “zuccoso” e farla diventare tutt’altro, con risultati non sempre piacevoli.

Un altro punto a sfavore di questo piatto, era la quenelle di fegatini posata lì al centro. Io odio i fegatini. Il solo odore mi fa scappare, di solito. Però, mi son detta: hai affrontato un viaggio degno di Phileas Fogg da Cosenza a Siena, non proprio ottanta giorni, ma poco ci manca, per poi fuggire davanti ad una polpettina? Giammai. Resto salda al mio posto, ed affronto eroicamente l’ardua prova. Assaggio la vellutata: sa di zafferano. Bella forza: c’è. Si, ma sento solo quello. No, aspetta, c’è un pizzicorino, forse zenzero? Un’altra cucchiaiata: una punta di… cos’è, sembra liquirizia. Sì, è liquirizia. Che ci fa con la zucca? Vado avanti. Nel palato zafferano, zenzero e liquirizia cercano di sopraffarsi, ma nessuno dei tre la spunta. E mentre le papille sono distratte dalla lotta, arriva la terza cucchiaiata, ed un sapore improvvisamente prepotente che prevale sugli altri due e si esprime in tutta la sua dolce morbidezza. Largo, io sono la zucca. La regina del piatto. Capisco, in un lampo, cosa vuol dire “ingrediente principale”. E’ la zucca che la fa da padrona: gli altri sono valletti che la portano in trionfo. Ecco la lezione importante: invece di mascherare un gusto, lo si può esaltare, con un corretto bilanciamento di ingredienti ed aromi.

Però, mi dico è comunque dolciastra. Lo zafferano non è amaro, lo zenzero pizzica appena un poco, la liquirizia aggiunge dolcezza. Mi sa che mi sono persa qualcosa. Un altro atto di eroismo: con la quarta cucchiaiata raccolgo una puntina di quenelle e mi è tutto chiaro. La ricetta è completa e perfetta. Lì c’è il particolare che mi mancava. L’esatto opposto. La punta di amarognolo e pastoso che non c’era. E tutto si incastra alla perfezione.

Capite perché questa portata mi ha colpita in maniera così profonda? C’è tutto uno studio dietro: cosa può valorizzare un gusto, cosa lo esalta, cosa lo contrasta, come fare di un ingrediente quello principale. Come far piacere qualcosa che non piace. E questa è davvero una grande vittoria.

Nel raduno appena concluso ho imparato tante cose. Una è che ho ancora tantissima strada da fare. Un’altra è che almeno la direzione è quella giusta. Grazie AIFB!

Panini asparagi e semi di zucca

I panini asparagi e semi di zucca sono stati supergraditi e divorati in un attimo: l’abbinamento tra la dolcezza della zucca e l’amarognolo degli asparagi, con in più la croccantezza dei semi, è risultato vincente.

L’idea mi frullava in testa già da un po’, però non volevo utilizzare asparagi, o peggio ancora la zucca fuori stagione. Poi ho pensato ad una “farina” di semi di zucca, e si è accesa la scintilla. Continua a leggere “Panini asparagi e semi di zucca”

Torta di zucca al cioccolato

Torta di zucca al cioccolato

  • 150 gr. di fecola di patate,
  • 130 gr. di farina,
  • 20 gr. di cacao,
  • 200 gr. di zucchero,
  • 30 gr. d’olio di semi –
  • 2 tazzine di latte –
  • 250 gr. di zucca cotta a vapore e frullata,
  • 100 gr. di gocce di cioccolato,
  • 50 gr. di mandorle tritate finemente,
  • 2 cucchiai di sassolino (o altro liquore di proprio gradimento),
  • 1 bustina di lievito per dolci,
  • 3 uova.

Montiamo gli albumi a neve ben ferma con una goccia d’aceto.

Montiamo i tuorli d’uovo con lo zucchero, poi aggiungiamo il latte, l’olio, le gocce di cioccolata, la zucca ed il liquore, amalgamando bene.

Aggiungiamo, alternando, la farina e la fecola ben setacciate con il lievito e il cacao, e gli albumi, fino ad esaurimento.

Imburriamo una teglia, versiamo il composto e livelliamolo (io prendo in mano la teglia e la agito in senso rotatorio).

Inforniamo a 180 gradi fino a doratura (mezz’ora circa; fare la prova stecchino).

Sforniamo e mettiamo la torta di zucca nel piatto di portata decorando a piacere, magari con una copertura di cioccolato ed un gustoso ripieno di confettura di zucca….

Morbida e gustosa, non troppo dolce, proprio buona

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Confettura di zucca al cioccolato

La confettura di zucca

è velocissima e semplice da preparare, e con l’aggiunta del cioccolato è una vera ghiottoneria!

Sterilizziamo i vasetti ed i coperchi, facendoli bollire in acqua per almeno un quarto d’ora. In alternativa si possono riempire d’acqua e mettere nel MO a potenza max. Però rischiate di avere dopo un bel po’ di acqua da raccogliere…

Scottiamo in acqua bollente 700 gr. di zucca tagliata a pezzi (pesata senza buccia, semi e parte fibrosa), poi frulliamola e mettiamola in una pentola dai bordi alti con 500 gr. di zucchero.

Lasciamola riposare, in frigo, coperta, per qualche ora (anche tutta la notte).

Facciamola cuocere a fiamma media mescolando e schiumando ogni tanto.

Quando la confettura di zucca comincia ad addensarsi (prova piattino), aggiungiamo 200 gr. di cioccolato fondente grattugiato. Invasiamo e capovolgiamo i vasetti fino a raffreddamento.

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