Ièvuse. O comunque si chiamino.

Le ièvuse non sono una novità su questo blog. Ricche di vitamine, fibre, acido folico e sali minerali, ne esistono di diversi colori. In calabrese sono chiamate anche siècule, secre, e in altri modi altrettanti stravaganti.

Qualche ricetta con le ièvuse, che poi non sono altro che le bietole, la trovate QUI e QUI

Confesso che a me le bietole non piacciono, come gli spinaci. Nonostante i tentativi di mia nonna di camuffare questo fogliame in ripieni, frittelle, intingoli, già nella primissima infanzia il mio palato selettivo le sgamava e sputava il tutto. “Datemi una pizza!” era il mio desiderio fin da allora.

Però al Doc piacciono, e considerata la sua proverbiale pazienza e lo spirito di sopportazione con il quale sorride davanti ad ogni mia astrusa preparazione, merita di essere ricompensato con un comfort food, ogni tanto.

E adesso passiamo al nostro piatto, tipicamente calabrese.

Ièvuse e patate.

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g di patate silane IGP
  • 500 g di bietole
  • 200 g di pomodori sammarzano
  • un peperoncino piccante
  • due spicchi di aglio
  • olio extra vergine di oliva Lametia DOP
  • brodo di verdure

Non vi ho messo le indicazioni per preparare il brodo di verdure, perché ognuno lo prepara a modo suo. Evitate possibilmente il dado, a meno che non sia stato preparato da voi.

Io utilizzo scarti di verdure che essicco e poi polverizzo con sale grosso. All’occorrenza, ne sciolgo un cucchiaio in acqua bollente e ho il mio brodo pronto.

Soffriggete nell’olio il peperoncino e lo spicchio d’aglio scamiciato. Non è necessario togliere il germoglio interno, tanto poi andrà schiacciato con la forchetta e tolto dopo poco. Lo stesso va fatto con il peperoncino.

Nell’olio insaporito soffriggete brevemente i pomodorini tritati e le patate sbucciate e tagliate a cubetti. Se utilizzate le patate silane non gettate la buccia, ma sfruttatela come suggerito QUI.

Aggiungete le bietole, lavate e tagliuzzate grossolanamente, poi coprite con il brodo e lasciate sobbollire fino a quando le patate saranno ammorbidite.

Passatene alcuni pezzi al setaccio, se volete un condimento più denso.

Servite la zuppa di ièvuse calda con crostini di pane casareccio.

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